Diciottesima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Origini
Le sue origini sono controverse: non si sa con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci avessero presa a modello per la lettera da [...] semplice o da un gruppo di muta più liquida (per es., sb, sbl, sbr), nei quali l’s fa sillaba secondo l’ortografia col resto del gruppo e con la vocale seguente, ma secondo la pronuncia con la vocale precedente, staccandosi dal resto del gruppo ...
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Vedi CATACOMBE dell'anno: 1959 - 1994
CATACOMBE
E. Coche de La Ferté
Red.
Red.
1. L'espressione ad catacumbas, in catacumbas indicava una zona tra la seconda e la terza colonna miliare sulla via Appia, [...] in cui, secondo la tradizione, furono traslate nel 258 le spoglie degli Apostoli Pietro e Paolo. Quella espressione, la cui ortografia è attestata da alcune iscrizioni, fu usata per denominare il luogo di sepoltura degli Apostoli, e da qui poi passò ...
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Una delle funzioni dell’➔accento grafico è quella di indicare quale tra le sillabe di una parola sia accentata, cioè abbia prominenza rispetto alle altre. L’accento può essere distintivo coi monosillabi: [...] , né ~ ne. Nei polisillabi che si distinguono solo per la posizione dell’accento, esso non è marcato nell’➔ortografia italiana (negli esempi seguenti lo si nota solo per evidenza): àncora ~ ancóra, càpitano ~ capitàno. È però obbligatorio segnarlo ...
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Letterato (Ferrara 1608 - Roma 1685). A 15 anni entrò nella Compagnia di Gesù, di cui nel 1650 fu nominato storiografo, e da tale anno dimorò stabilmente a Roma. Le sue opere sono numerosissime: storiche, [...] Il torto e il diritto del non si può (pubblicato sotto il nome di Ferrante Longobardi, 1655) e Trattato dell'ortografia italiana (1670) combatté argutamente l'intransigenza della Crusca. In campo scientifico lasciò studî di meccanica e di acustica e ...
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Poeta francese, nato nel 1529 e morto, forse, nel 1576. È l'anello di congiunzione fra la scuola lionese, che perseguiva un ideale di poesia metafisica e astrusa, e la Pleiade (v.). Spirito aperto alle [...] la tradizione nazionale rappresentata da Clément Marot, difende alcune forme dell'antica poesia, e combatte tentativi di riforma dell'ortografia. Ronsard lo ebbe assai caro e gli dedicò, fra l'altro, la celebre Élegie, fonte prima della sua biografia ...
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Letterato (Firenze 1503 - ivi 1572). Ecclesiastico, servì fedelmente i Medici e ne fu (1562-72) agente politico in Venezia. Scrisse d'argomenti varî (Del modo di misurare le distantie, le superficie, i [...] in Italia, nella premessa alla sua edizione (1544) del commento di M. Ficino al Convito di Platone, a sperimentare una scrittura ortofonica intesa non come riforma dell'ortografia ordinaria, ma come espediente per agevolare la corretta pronunzia. ...
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Neuropsicologia del linguaggio
Gianfranco Denes
(Divisione di Neurologia, Ospedale Civile di Venezia SS. Giovanni e Paolo, Venezia, Italia)
Lo scopo di questo saggio è di illustrare il contributo fornito [...] che hanno una rappresentazione nel lessico grafemico d'uscita e per le quali non è possibile ricavare la corretta ortografia attraverso le regole di transcodificazione (si pensi, per esempio, ai prestiti da lingue straniere tipo blue jeans o toilette ...
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Nome con cui è noto l'umanista spagnolo E. A. Martínez de Cala y Hinojosa (Nebrija 1444 - Alcalá de Henares 1522); risiedette in Italia per dieci anni e tornò in Spagna nel 1473; prof. a Siviglia, Salamanca, [...] (Gramática sobre la lengua castellana, 1492; Dictionarium Latinum-Hispanicum et Hispanicum-Latinum, 1492-95; Reglas de ortografía castellana, 1517), si occupò fra l'altro di critica filologica dei testi giuridici (Sanctissimi iuris civilis lexicon ...
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Scrittore sloveno, nato il 19 novembre 1808 a Kranj (Krainburg), morto il 28 novembre 1881. Frequentò in patria le scuole secondarie, e si laureò a Vienna in medicina e in veterinaria. Nel 1843 gli fu [...] , l'organo centrale, e per un tempo unico, della Slovenia. I meriti di B. per la lingua slovena (adozione dell'ortografia croata, correttezza e purismo linguistico) sono innegabili; ma non vi ha dubbio che, con la sua mentalità ristretta e il suo ...
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INGHILTERRA (ingl. e ted. England; fr. Angleterre; sp. Inglaterra; denominazioni che si equivalgono per il significato, che è "terra degli Angli"; in lat. Anglia; A. T., 47-48)
Roberto ALMAGIA
Pietro [...] sec. XVII le due vocali confluirono come [i:], e steal e steel sono oggi omofoni. Durante il sec. XVII l'ortografia divenne meno mutevole e al principio del sec. XVIII fu praticamente fissata. Da allora è stata mutata pochissimo.
Sembra essere stata ...
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ortografia
ortografìa s. f. [dal gr. ὀρϑογραϕία, comp. di οῤϑός «retto, corretto», e -γραϕία «-grafia»]. – 1. In grammatica, il modo corretto di scrivere, ossia l’impiego corretto dei segni grafici e d’interpunzione in una determinata lingua...
ortografico1
ortogràfico1 agg. [der. di ortografia] (pl. m. -ci). – Che riguarda l’ortografia, il modo corretto di scrivere: segni o.; errori o.; il sistema o. di una lingua; proposte per una riforma ortografica. ◆ Avv. ortograficaménte, per...