Scrittore spagnolo (Toledo 1493 circa - Madrid 1554 circa); è autore, tra l'altro, di un Tratado de ortografía (1531), di un'opera morale, vero e proprio trattato ascetico, intitolato Agonía del tránsito [...] de la muerte (1538), e di un'opera filosofico-teologica: Diferencias de libros que hay en el Universo (1540) ...
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Erudito ed epigrafista (Prato 1776 - ivi 1865). Curò edizioni di testi antichi, tracciò un programma di riforma dell'ortografia italiana; assai lodate furono le epigrafi, ch'egli cominciò a comporre fin [...] dal 1813 e che pubblicò in dieci centurie tra il 1827 e il 1846: trenta di esse, su una fanciulla pazza (L'innamorata del Sole), sono un notevole tentativo d'una poesia in strofe-iscrizioni ...
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Scrittore sloveno (n. circa 1520 - m. circa 1600), autore della prima grammatica slovena (1584), modellata sulla grammatica latina di Melantone. L'ortografia da lui fissata rimase in vigore fino al 1843. ...
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Letterato (Torreglia 1682 - Padova 1769). Prof. dal 1723 all'univ. di Padova. Affidò a E. Forcellini la compilazione del Lexicon totius latinitatis; con lui corresse il Calepinus septem linguarum e compose [...] l'Ortografia moderna italiana (1721). Scrisse inoltre orazioni latine, e una fortunata opera su Il giovane cittadino istruito nella scienza civile (1740). ...
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Pseudonimo dello scrittore e drammaturgo lituano Vilius Storosta (n. presso Šilutė, Prussia Orientale, 1868 - m. Detmold 1953), tra le figure più originali del panorama culturale lituano (i suoi scritti [...] furono redatti in un'ortografia particolare, diversa da quella oggi in uso). Contrario alla germanizzazione della sua patria, teorizzò una dottrina incentrata sul rapporto uomo-nazione, sottolineando l'importanza del ruolo svolto dalla lingua ( ...
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Uomo politico e scrittore colombiano (Bogotà 1827 - ivi 1908). Fu presidente provvisorio della repubblica nel 1898, e presidente dal 1900 al 1904. M. fu un notevole filologo, direttore dell'Accademia Colombiana; [...] pubblicò varie opere di filologia (Tratado completo de ortografía castellana, 1858; Cartas a don Rufino J. Cuervo, 1886-89), liriche (Poesías, 1867) e romanzi (Blas Gil, 1896; El moro, 1897; Amores y leyes, 1898). ...
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Scrittore e uomo politico croato (Krapina 1809 - Zagabria 1872). Sotto l'influenza del movimento letterario ceco e in particolare di J. Kollár, propugnò l'idea di un'unica letteratura slavo-meridionale, [...] lingua. Per questo nel 1830 pubblicò uno studio sui principî della nuova ortografia della lingua croata (Kratka osnova horvatsko-slavenskoga provopisanja "Abbozzo di un'ortografia slavo-croata"), e nel 1835 diede vita al primo giornale croato Novine ...
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Letterato (Asciano, Siena, forse 1492 - Roma 1556). Autore di opere di critica, di storia e di filologia - alcune delle quali perdute - e anche di liriche, tra le quali non privi di valore i suoi sonetti [...] che concentrano nel giro di pochi versi, una visione di paesaggio campestre, si segnalò per aver per primo riformato l'ortografia italiana nel dialogo Il Polito (1525); ne Il Cesano (1555) sostenne la tesi della toscanità della lingua. Dal desiderio ...
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Grammatico romano, forse di Preneste, vissuto nel periodo augusteo (morì sotto Tiberio). Famoso maestro di grammatica, curò l'educazione dei nipoti di Augusto, Gaio e Lucio. Della sua vasta opera glossografica, [...] , si ha un compendio lacunoso, in 20 libri, di Sesto Pompeo Festo. Si hanno frammenti dei Fasti Praenestini, calendario inciso in marmo ed esposto nel foro di Preneste. Altre opere sull'ortografia, sugli Etruschi, sui Saturnali, ecc. sono perdute. ...
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Umanista (Bergamo 1360 circa - Milano 1431). Insegnò nello studio di Pavia (1403-1407), a Padova (1407-1421), poi a Milano; nel 1417 partecipò al concilio di Costanza, come segretario del papa Martino [...] e a molte lettere, un modello di epistolografia, un trattatello di retorica (De compositione, 1420 circa), un manuale di ortografia latina. Commentò tra l'altro le lettere A Lucilio di Seneca e il De officiis di Cicerone; ma soprattutto diede molte ...
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ortografia
ortografìa s. f. [dal gr. ὀρϑογραϕία, comp. di οῤϑός «retto, corretto», e -γραϕία «-grafia»]. – 1. In grammatica, il modo corretto di scrivere, ossia l’impiego corretto dei segni grafici e d’interpunzione in una determinata lingua...
ortografico1
ortogràfico1 agg. [der. di ortografia] (pl. m. -ci). – Che riguarda l’ortografia, il modo corretto di scrivere: segni o.; errori o.; il sistema o. di una lingua; proposte per una riforma ortografica. ◆ Avv. ortograficaménte, per...