BARTOLI, Giorgio
Piero Fiorelli
Nacque il 4 ottobre 1534.
"Gentiluomo Fiorentino" è qualificato nel frontespizio dell'unico suo libro, postumo, al quale è raccomandata la sua meritata fama di precursore [...] di magno, gh(i)di ghiaccio secondo la pronunzia antica; e con altre nuove lettere si tengon distinti altri suoni che l'ortografia normale confonde sotto uno stesso segno: c(i) affricato di cera e c(i) fricativo di pece secondo la pronunzia toscana, c ...
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VILARAS Giovanni ('Ιωάννης Βηλαρᾶς)
Silvio Giuseppe Mercati
Poeta neogreco, nato a Giannina nel 1771, laureatosi in medicina all'università di Padova, fu medico di Velì pascià figlio del famoso Alì, [...] sue lettere e in un trattatello intitolato La lingua romaika (H Pομεηχη γλοσα 1814) propose una radicale riforma dell'ortografia (senza spiriti e accenti, senza omega e consonanti doppie, ecc.).
Ediz.: Poesie, con prologo di G. Zervos, Atene, 1916 ...
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BAZZARINI, Antonio
Liana Capitani
Nacque a Rovigno d'Istria (Pola) nel 1782. Poco si sa della sua vita, che fu modesta e appartata: studiò a Venezia, seguendo gli studi classici, e ivi trascorse quasi [...] usci a Venezia, edita dallo stesso B. associato coi tipografi veneziani G. Tasso e F. Andreola, l'Ortografia enciclopedica, monumentale opera in quindici volumi, divisa in due pani (1: Dizionario linguistico; 2: Enciclopedia delle scienze, lettere ...
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Letterato (Vicenza 1478 - Roma 1550). Il nome di T. è noto soprattutto per la Sofonisba (1514-15, pubbl. 1524), prima tragedia 'regolare', cioè composta secondo le regole di Aristotele, e per il Castellano [...] sostegno a favore delle sue idee linguistiche esposte nel Castellano. Tra le altre cose, propose d'introdurre nell'ortografia italiana anche lettere greche (ε, ω), e di utilizzare in senso funzionale certe varianti tipografiche di lettere latine ...
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ZESEN, Philipp von
Leonello Vincenti
Poeta tedesco, nato a Priorau (Dessau) l'8 ottobre 1619, morto ad Amburgo il 13 novembre 1689. Al ginnasio di Halle il rettore Gueintz gli comunicò il gusto degli [...] vita.
Spirito irrequieto, fantastico, Z. si compiaceva di navigare contro corrente. Il suo stravagante purismo, la sua curiosa ortografia basata sul principio fonetico gli attirarono molti scherni; ma egli valeva più dei suoi errori, dotato com'era ...
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Pubblicazione di un’opera a stampa e, anche, l’opera a stampa medesima.
Diritto
Contratto di e. Contratto mediante il quale l’autore concede a un editore, che si assume le spese e i rischi relativi, [...] all’opera originaria va intesa tuttavia con qualche restrizione: non sempre è possibile né conveniente restituire l’ortografia originaria; l’interpunzione si fa generalmente secondo criteri moderni e costituisce un principio di interpretazione del ...
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Letterato e storico (Firenze 1495 - ivi 1555), figlio di Bernardo. Canonico di S. Lorenzo a Firenze (1515) e primo custode della Laurenziana; tra i primi ascritti all'accademia degli Umidi (1540), ebbe [...] in essa scritti, sia che ne rivendicasse l'indipendenza dal latino nelle regole grammaticali e nella stessa origine storica; l'ortografia di cui ci serviamo oggi, vicina alla pronunzia molto più che all'etimologia latina, è quella di cui proprio G ...
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ZUKOFSKY, Louis
Cristina Giorcelli
Poeta, critico e prosatore statunitense, nato a New York il 23 gennaio 1904, morto ivi il 12 maggio 1978. Proveniente da una famiglia di ebrei russi di recente immigrazione, [...] "The", 1926). Una raccolta di poesie che s'intitola giocosamente I's (pronounced eyes), 1963, crea un doppio senso tra ortografia e fonetica, quasi a estrarre, già da ''unità'' minime, il processo dell'essere, che nella lingua trova espressione. L ...
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CALEPIO, Pietro
Sergio Romagnoli
Nacque il 13 genn. 1693 nell'antico feudo di Calepio che dette il nome alla sua famiglia comitale.
Bergamasco di nascita, dunque, poiché la valle di Calepio si stende [...] linguistici che si concreteranno in giunte e proposte per il vocabolario della Crusca e in un esame storico dell'ortografia italiana.
Opere: [J. J. Bodmer-P. Calepio], Briefwechsel von der Natur des poetischen Geschmakes, Urich 1736; Lettre de Mr ...
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Ugo Foscolo nacque a Zante nel 1778, da madre greca e padre veneziano. Si trasferì nel 1793 a Venezia. Dal 1797 al 1815 fu ufficiale del contingente italiano dell’esercito napoleonico e si dedicò prevalentemente [...] corretti. Rimasero però a lungo segnali d’incertezza, sia nell’applicazione delle regole grammaticali (in particolare nell’ortografia), sia nell’uso di espressioni in lingua greca nelle lettere.
L’esercizio poetico giovanile è caratterizzato dall ...
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ortografia
ortografìa s. f. [dal gr. ὀρϑογραϕία, comp. di οῤϑός «retto, corretto», e -γραϕία «-grafia»]. – 1. In grammatica, il modo corretto di scrivere, ossia l’impiego corretto dei segni grafici e d’interpunzione in una determinata lingua...
ortografico1
ortogràfico1 agg. [der. di ortografia] (pl. m. -ci). – Che riguarda l’ortografia, il modo corretto di scrivere: segni o.; errori o.; il sistema o. di una lingua; proposte per una riforma ortografica. ◆ Avv. ortograficaménte, per...