Grammatico alessandrino (216-144 a. C.), allievo di Aristofane di Bisanzio e suo successore nella direzione della Biblioteca di Alessandria. Combatté la scuola pergamena di Cratete di Mallo e fondò una [...] ; nemico delle spiegazioni allegoriche, sosteneva che fine del poeta è il piacere dell'animo. Curò anche l'ortografia omerica; giudicava col criterio dell'analogia. Influì molto sulla formazione della terminologia grammaticale; a lui risale la ...
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WACKERNAGEL, Jacob
Glottologo, figlio di Wilhelm, nato a Basilea l'11 dicembre 1853. Ebbe nella città natale il grado di libero docente nel 1876, di professore straordinario nel 1879, ordinario nel 1881; [...] , 1930; sono progettati i voll. II, II, e IV), e il tentativo fatto insieme con l'Andreas di restaurare l'ortografia arsacidica e la pronunzia originaria dell'Avesta. Per il greco, oltre al riuscito schizzo Die griechische Sprache (in Kultur der ...
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La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] di grammatica italiana (Firenze, 13-14 maggio 1994), Firenze, Accademia della Crusca, pp. 31-67.
Renzi, Lorenzo (2005), Il controllo ortografico del computer come tutore della norma dell’italiano, in Gli italiani e la lingua, a cura di F. Lo Piparo ...
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Il termine sandhi indica i processi fonetici che intervengono tra segmenti contigui al confine di morfema o di parola: nel primo caso, si tratta di sandhi interno (alla parola) o sandhi morfologico (per [...] , l’elisione prevede la caduta della vocale atona finale di una parola davanti alla vocale iniziale della parola seguente; nell’ortografia dell’italiano, il segno grafico che indica la caduta della vocale è di norma l’➔apostrofo, per es. una ombra ...
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Scrivere e digitare
Giuseppe Antonelli
Il ritorno alla scrittura
Fino a una ventina d’anni fa, il dominio dell’audiovisivo – dei media detti non alfabetici – faceva prevedere una progressiva perdita [...] condizioni di scrittura e allo statuto informale della lingua digitata; errori di competenza, dovuti cioè all’ignoranza della corretta ortografia. Ma è l’insieme dei tre fattori a creare le condizioni per una diffusa poligrafia. Nel corpus di Fairon ...
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In linguistica, mezzo morfologico molto usato, che può consistere nella ripetizione della parola (it. piano piano), o in quella della radice più o meno mutilata (lat. mur-mur-are) o della prima consonante [...] rafforzato, ossia si pronunciano come se fossero scritte doppie: per es., a me ‹a mmé›, come questo ‹kóme kku̯ésto›. L’ortografia moderna tiene conto del fenomeno solo quando le due parole si scrivono unite: per es., allato o a lato, affianco e a ...
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PIANIFICAZIONE LINGUISTICA
Gaetano Berruto
Per p.l. s'intende l'insieme degli interventi compiuti da stati o istituzioni al fine di modificare uno o più aspetti della situazione linguistica in un paese [...] lingua (o varietà di lingua) oggetto di pianificazione a uno o più livelli del sistema linguistico (lessico, grammatica, ortografia, eventualmente pronuncia) e/o volti a mutare l'uso, le funzioni e il riconoscimento socio-istituzionale di una lingua ...
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(o neerlandese) Lingua sovraregionale, denominata ufficialmente Algemeen Beschaafd Nederlands («nederlandese colto comune») o, in forma abbreviata, ABN. È lingua ufficiale dei Paesi Bassi (in n. Nederland), [...] con 35 fonemi e 26 grafemi, ha tendenza fonologica ed è regolato da criteri di uniformità, etimologia e analogia. L’ortografia, codificata e normalizzata nel 1863, è stata più volte riformata, e nel 1969 una commissione composta da rappresentanti dei ...
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Semantica
Tullio De Mauro
*La voce enciclopedica Semantica è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Il valore delle parole, arricchita e aggiornata da un contributo di Stefano Gensini.
sommario: [...] stessa sequenza, per chi legge, funge da della della sequenza fonica che a essa corrisponde in base alle regole dell'ortografia e della pronunzia dell'italiano. E tale sequenza fonica, senso corrispondente al segnale grafico, funge a sua volta, nel ...
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L’accento grave è un tipo di ➔ accento grafico, cioè un segno diacritico che, in forma di barretta obliqua orientata in alto verso sinistra (‵), si pone sulle vocali per segnalarne la messa in evidenza [...] accentare quà per analogia con là.
Il 1939 è un anno cruciale per l’accento grave: il Prontuario di pronunzia e di ortografia di Giulio Bertoni e Francesco A. Ugolini si apre, infatti, proprio con un capitolo sulla grafia dell’accento, sancendo l’uso ...
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ortografia
ortografìa s. f. [dal gr. ὀρϑογραϕία, comp. di οῤϑός «retto, corretto», e -γραϕία «-grafia»]. – 1. In grammatica, il modo corretto di scrivere, ossia l’impiego corretto dei segni grafici e d’interpunzione in una determinata lingua...
ortografico1
ortogràfico1 agg. [der. di ortografia] (pl. m. -ci). – Che riguarda l’ortografia, il modo corretto di scrivere: segni o.; errori o.; il sistema o. di una lingua; proposte per una riforma ortografica. ◆ Avv. ortograficaménte, per...