trigramma Sequenza di tre lettere assunta a indicare un solo fonema, per ogni posizione di esso nel contesto di una lingua o solo per alcune posizioni. Così, per es., nell’ortografia italiana, il t. sci, [...] che rappresenta davanti ad a, o, u il fonema š; nell’ortografia tedesca, il t. sch, che rappresenta lo stesso fonema š in qualsiasi posizione. ...
Leggi Tutto
La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] di grammatica italiana (Firenze, 13-14 maggio 1994), Firenze, Accademia della Crusca, pp. 31-67.
Renzi, Lorenzo (2005), Il controllo ortografico del computer come tutore della norma dell’italiano, in Gli italiani e la lingua, a cura di F. Lo Piparo ...
Leggi Tutto
Semantica
Tullio De Mauro
*La voce enciclopedica Semantica è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Il valore delle parole, arricchita e aggiornata da un contributo di Stefano Gensini.
sommario: [...] stessa sequenza, per chi legge, funge da della della sequenza fonica che a essa corrisponde in base alle regole dell'ortografia e della pronunzia dell'italiano. E tale sequenza fonica, senso corrispondente al segnale grafico, funge a sua volta, nel ...
Leggi Tutto
Settima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Nell’alfabeto greco la lettera corrispondente alla G è il Γ (gamma), che occupa il terzo posto, nell’alfabeto latino occupato dalla C. Questa infatti [...] , anche come fonemi, dal fonema velare conservatosi intatto davanti alle vocali velari e davanti a consonante. Poiché l’ortografia è restata in questo particolare ancorata all’aspetto grafico delle forme latine, nella grafia delle lingue romanze la ...
Leggi Tutto
La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; [...] numerate in ordine progressivo, rispettivamente relative ai nomi, pronomi, verbi e avverbi, a cui seguono le norme dell’ortografia. Sotto queste regole, si affastellano esempi di Dante, Petrarca e Boccaccio, con una pletora di osservazioni di natura ...
Leggi Tutto
Si intende per italiano regionale un italiano che varia su base geografica. Nella formula si riassume perciò il variare dell’aspetto dell’italiano e insieme il suo differente organizzarsi sul territorio [...] sono pronunciate scempie al Nord, doppie al Centro-sud; lo stesso si dica per [ʦ] e [ʣ] intervocaliche quando l’ortografia non preveda il grafema doppio (ozio, bazar), ma al Sud sono reperibili pronunce come paziente con [ʦ] scempia in corrispondenza ...
Leggi Tutto
Per politica linguistica si intende ogni iniziativa o insieme di misure attraverso cui le istituzioni esercitano un influsso sugli equilibri linguistici esistenti in un Paese; tale etichetta ricopre in [...] programmazione di interventi specifici che hanno come oggetto la struttura, la fissazione di una norma, la creazione di un’ortografia, l’arricchimento lessicale capace di far fronte alle esigenze di una lingua di ampia comunicazione, ecc.
Parlare di ...
Leggi Tutto
Ventiquattresima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
L’origine della y è la stessa delle lettere u, v, w, da una lettera fenicia che rappresentava la semiconsonante u̯. La lettera che da questa [...] hanno i. Le grafie con i hanno poi preso nettamente il sopravvento quando il criterio fonetico ha finito col prevalere, nell’ortografia italiana, su quello etimologico. La pronuncia della y è stata sempre i, e così è pure nelle poche voci che tuttora ...
Leggi Tutto
Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] e fiorentino, la definizione della ➔ norma linguistica (anche le questioni di grafia e i tentativi di riforma ortografica; ➔ ortografia), la distanza maggiore o minore che si vuole interporre tra scritto e parlato (➔ lingua parlata; ➔ lingua scritta ...
Leggi Tutto
Vicino Oriente antico. L'analisi linguistica
Gábor Zólyomi
Giovanni Garbini
L'analisi linguistica
Grammatica
di Gábor Zólyomi
A partire dal III millennio, se non prima, in Mesopotamia vi furono due [...] di Lagash, almeno alcune delle forme verbali appaiono ordinate in base alla persona e al numero, ma l'ortografia ancora imperfetta di questo periodo remoto rende molto difficile interpretare con certezza le forme verbali elencate.
I primi paradigmi ...
Leggi Tutto
ortografia
ortografìa s. f. [dal gr. ὀρϑογραϕία, comp. di οῤϑός «retto, corretto», e -γραϕία «-grafia»]. – 1. In grammatica, il modo corretto di scrivere, ossia l’impiego corretto dei segni grafici e d’interpunzione in una determinata lingua...
ortografico1
ortogràfico1 agg. [der. di ortografia] (pl. m. -ci). – Che riguarda l’ortografia, il modo corretto di scrivere: segni o.; errori o.; il sistema o. di una lingua; proposte per una riforma ortografica. ◆ Avv. ortograficaménte, per...