PRODENZANI, Simone de
Fabio Carboni
PRODENZANI, Simone de. – Nacque da Ugolino di Nallo di Cino di Ranuccio di Provenzano di Lupiccino dei Monaldeschi con ogni probabilità a Orvieto nel 1351, dal momento [...] prima raccolta di corone di sonetti che formano un’unica opera e della singolarità che si incontra soltanto nella rimeria orvietana del dialogo dell’autore con il sonetto-messaggero. Le sue rime, che si radicano soprattutto nel Vecchio e nel Nuovo ...
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Vitalità e varietà dei dialetti
Carla Marcato
La questione del dialetto in Italia
È ancora valida una considerazione che il dialettologo tedesco Gerhard Rohlfs fece già in un discorso tenuto nel 1964 [...] di Castello, Umbertide, Gubbio), la sezione sudorientale (varietà di Foligno, Spoleto, Terni), la sezione sud-occidentale o orvietana, sostanzialmente affine al perugino, perciò si può parlare anche di bipartizione linguistica dell’Umbria, e in tal ...
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SANMICHELI, Michele
Maria Beltramini
SANMICHELI (da San Michele, Sanmichele, da San Michiel), Michele. – Figlio di Giovanni, nacque a Verona tra il 1487 e il 1488, in una rinomata famiglia di scalpellini [...] ed esperienza. Se ne deduce che Sanmicheli, sebbene di circa dieci anni più giovane, offrisse all’Opera orvietana credenziali sufficienti non solo in quanto intagliatore, ma anche come organizzatore di un complesso cantiere (non ancora concluso ...
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MUZIANO, Girolamo
Patrizia Tosini
– Nacque a Brescia nel 1532 da Marco, fabbricante di armi, milanese, e da Camilla Hometti bresciana, secondo la testimonianza di un’anonima biografia del 1584 (Procacci, [...] gli assegnò anche l’esecuzione degli stucchi in alcune cappelle, in collaborazione con Giovanni Antonio Dosio. L’attività orvietana di Muziano non si limitò a opere ecclesiastiche: entro il 1558 fu coinvolto nella decorazione profana della residenza ...
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ORSINI, Romano
Marco Vendittelli
ORSINI, Romano. – Figlio di Gentile di Bertoldo Orsini, certamente non viene ricordato come uno dei principali esponenti della famiglia dalla quale discendeva, tuttavia [...] d’arme, conduceva in combattimento milizie, compiva scorrerie e saccheggi, come quando nel 1317 fu alla testa della cavallieria orvietana contro il castello di Abbadia San Salvatore, occupato dai conti di Santa Fiora, o nel 1319 allorché si distinse ...
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MONALDESCHI, Monaldo
Mario Marrocchi
– Nacque in data imprecisata della seconda metà del XII secolo da Pietro di Cittadino. L’attività del M. è documentata tra il 1199 e il 1230.
Se il M. è senz’altro [...] Todi. A tali atti era presente il conte Ildebrandino degli Aldobrandeschi, a riprova dello stretto legame con la realtà orvietana. Questo esponente dei Monaldeschi è assente dalle fonti e dagli studi di taglio territoriale e dalla monografia di Waley ...
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GIOVANNI di Buccio di Leonardello
Cristina Ranucci
Non si conosce la data di nascita di questo pittore e maestro di vetrate e di mosaici, terziario dell'Ordine francescano, nativo di Orvieto e documentato [...] -06), pp. 433 s.; U. Gnoli, Pittori e miniatori nell'Umbria, Spoleto 1923, p. 152; R. Van Marle, La scuola pittorica orvietana del Trecento, in Bollettino d'arte, III (1923-24), pp. 306, 309 s.; Id., The development of the Italian schools of painting ...
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SALERNO di COPPO
S. Manacorda
Pittore fiorentino, figlio di Coppo di Marcovaldo (v.), documentato a Pistoia nel 1274.La vicenda critica di S. prende le mosse da un documento del 1274 (Bacci, 1912, pp. [...] , P. Dal Poggetto, Milano 1977, I, pp. 94-105; G. Previtali, Il Maestro della Madonna di S. Brizio e le origini della scuola orvietana di pittura, ivi, pp. 106-110; M. Boskovits, Coppo di Marcovaldo, in DBI, XXVIII, 1983, pp. 631-636; J. Polzer, The ...
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Vedi ETRUSCA, Arte dell'anno: 1960 - 1994
ETRUSCA, Arte (v. vol. III p. 466)
G. Colonna
La voce Etrusca arte è stata scritta da R. Bianchi Bandinelli nel 1960, quando, sull'onda della grande mostra del [...] colossali protomi di leone e di ariete in posizione angolare, come in una poco nota serie di cippi o altari orvietani e sovanesi. Mentre a Tarquinia la tradizione dei tumuli caoticamente accostati sul pianoro dei Montarozzi non accenna a venir meno ...
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VIVA di Lando
Lorenzo Margani
VIVA di Lando. – Sono incerti gli estremi della sua biografia: attestato a partire dal 1336 (Cioni, 1998, p. 478), Ettore Romagnoli (1835, 1976) ne anticipa la prima menzione [...] per cui il reliquiario di s. Savino fu un saggio di abilità tecnica dei due orafi per ottenere la prestigiosa commissione orvietana (Fumi, 1896; Id., 1919).
Il perduto calice di argento dorato, ornato di smalti, munito di patena con l’Annunciazione ...
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