CIBORIO
A.M. D'Achille
Struttura quadrangolare fissa che sormonta l'altare, in genere aperta da ogni lato e costituita da quattro sostegni sorreggenti una copertura, che si riducono a due nei casi in [...] un pinnacolo (Acconci, 1993). Analogo nella tipologia e nella decorazione è il più tardo c. di S. Lorenzo in vineis a Orvieto, datato dalla tradizione locale al sec. 12° e rimontato nel 1905 con frammenti altomedievali del Mus. dell'Opera del Duomo ...
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TETTO
A. Peroni
Copertura di un edificio in quanto protezione superiore esterna dalle intemperie. Nelle forme più complesse il t. può comunemente essere inteso come autonomo elemento strutturale, equivalente [...] non mancano coperture in vista che seguono la tradizione, adeguandosi tuttavia ad architetture di elevato livello inventivo, come nel duomo di Orvieto, oppure al di sopra di edifici voltati (ben documentata ora l'orditura del t. sopra le navate di S ...
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CAMPANIA
M. D'Onofrio
Regione dell'Italia meridionale, i cui confini medievali, assai più estesi di quelli attuali, comprendevano, tra l'altro, centri artisticamente importanti come i monasteri di Montecassino [...] per circa un trentennio lo sviluppo della linea cavalliniana. Tale tendenza trovò il suo esito più significativo in Lello da Orvieto, nel mosaico di S. Restituta (1322) e nell'affresco del refettorio di S. Chiara (1340).Senza seguito sulla pittura ...
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Architettura e iconografia costantiniana a Roma fra Rinascimento e moderno
Rolf Quednau
«Io voglio spazzar via la polvere imperiale che c’è, da Costantino, sul trono di San Pietro». Queste parole, pronunciate [...] del ponte Milvio, un Oratorium Sanctae Crucis su ordine di Ponzio Perotti, Vicario di Roma e 1348-1362 (?) vescovo di Orvieto. Esso, oggetto di ripetute opere di ricostruzione (tra cui una nel 1470 dei fratelli Mario e Pietro Mellini), ricorda la ...
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CANDELABRO
C. Barsanti
Il termine c. (lat. medievale candelabrum, cereostata, cerostatum) designa un sostegno di grandi dimensioni per candele o ceri, la cui tipologia veniva di norma adottata - sia [...] Farioli, Il sarcofago "ravennate" di Ostiglia, FR, s. III, 94, 1966, 43, pp. 93-117: 103-110; A. Garzelli, Museo di Orvieto. Museo dell'Opera del Duomo, Bologna 1972, pp. 61, 153-154; Rhein und Maas. Kunst und Kultur 800-1400, cat. (Köln-Bruxelles ...
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CAPPELLA
C. Bozzoni
Dal lat. tardo capella (diminutivo di capa 'veste'), nome dato, nel palazzo dei re merovingi, al luogo dove era collocata e venerata la cappa di s. Martino, sulla quale veniva prestato [...] pianta quadrata o rettangolare e dimensioni relativamente ridotte: esemplificano questa soluzione la c. del palazzo di Urbano IV a Orvieto (1262-1264) e quella tardoquattrocentesca dello Hôtel de Cluny (Palais d'Amboise) a Parigi, che occupa il vano ...
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LAZIO
Piergiorgio Landini
Alessandra Manfredini
Fausto Zevi
Anna Lo Bianco
Daniela Di Cioccio
(XX, p. 681; App. II, II, p. 170; III, I, p. 971; IV, II, p. 317)
Popolazione e struttura insediativa. [...] comporta, nei centri maggiori, concentrazioni abitative su grandi pianori tufacei (Veio, Caere, Tarquinia, Vulci, anche Orvieto). Tuttavia, la lettura dell'evidenza si diversifica secondo prospettive di studio contrapposte: l'una riconosce una ...
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CASTELLO
W. Müller-Wiener
Struttura fortificata con funzioni difensive e talvolta anche abitative, il c. viene normalmente indicato nelle fonti latine medievali con i termini castrum e castellum, indirettamente [...] della dorsale difensiva umbra dello stato: le rocche di Narni, Spoleto e Assisi che, insieme alle rocche di Viterbo, Orvieto, Todi e a quelle di Iesi, Osimo e Ancona, formavano una cintura che si estendeva dal Tirreno all'Adriatico. Operarono ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Periodo tardoantico e medievale
Richard Hodges
Günter P. Fehring
Stefano Gizzi
Éliane Vergnolle
Anna Sereni
Elisabetta De Minicis
Francesca Romana Stasolla
Enrico [...] . Fichten, The Construction of Gothic Cathedrals. A Study of Mediaeval Vault Erection, Oxford 1961; R. Bonelli, Il Duomo di Orvieto e l'architettura italiana del Duecento e Trecento, Città di Castello 1972²; G. Zander, Abbazie e conventi, Milano 1973 ...
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CAPITELLO
C. Barsanti
Modulo architettonico fondamentale connesso con un sostegno (colonna, pilastro, lesena, anche eventualmente addossati a pareti, nel qual caso si ha un semicapitello) e con altre [...] rievocare a confronto i tipi asciutti dell'arnolfiana Santa Croce di Firenze con i rigogliosi c. del duomo di Orvieto. Per l'area italiana, come anche per quelle transalpine, problemi particolari sono posti dal confronto fra tradizioni di cantiere ...
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orvieto
orvièto s. m. – Nome di un pregiato vino bianco prodotto nella zona di Orvieto, cittadina e comune in prov. di Terni, da uve dei vitigni trebbiano toscano e, in minor proporzione, verdello, grechetto, drupeggio e malvasia toscana;...
orvietano
agg. e s. m. (f. -a). – Di Orvièto (v. orvièto), appartenente o relativo a Orvieto; abitante, originario o nativo di Orvieto. Come s. m., e con iniziale maiuscola, il territorio di Orvieto: la produzione vinicola dell’Orvietano.