VANTH (VΑΝΘ)
S. de Marinis
Divinità etrusca dell'Oltretomba. Nelle rappresentazioni figurate accompagna spesso la figura del demone maschile della morte, Charun, ma, a differenza di quanto avviene per [...] Mitt., LVIII, 1943, tav. II. Tomba François: M. Pallottino, La peinture étrusque, Ginevra 1952, fig. a pp. 115 e 116. Vasi di Orvieto: J. D. Beazley, Etr. Vases Painting, 9, 170, tavv. 4-5. Urna: Brunn-Koerte, I rilievi delle urne etrusche, II, p. 36 ...
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DUOMO
C. Bozzoni
Termine con il quale si designa una chiesa importante o la chiesa maggiore di un centro urbano, attestato già alla fine del sec. 12° (Battaglia, 1966) e derivato dal lat. domus, come [...] ).L'uso del termine è diffuso in Italia e per molti prestigiosi monumenti, come il d. di Siena, il d. di Orvieto, il d. di Milano, costituisce la dizione con la quale vengono definiti non solo comunemente, ma anche nella letteratura specializzata.In ...
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Vedi OSTIA dell'anno: 1963 - 1973 - 1996
OSTIA (Ostia, Ostia Tiberina)
G. Becatti
Prima colonia di Roma, il cui nome deriva dalla foce del Tevere, ostium, presso il quale fu fondata, in funzione sia [...] duplice colonizzazione. Gli scavi, dopo le spogliazioni continue, che procacciavano fra l'altro marmi alle cattedrali di Pisa, di Orvieto, e alla basiliche romane di S. Pietro, di S. Giovanni Laterano, di S. Lorenzo in Lucina, divennero sistematici ...
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COSMA di Iacopo di Lorenzo
Francesco Gandolfo
Padre di Luca e Iacopo, fu marmoraro attivo nel sec. XIII. Benché sul suo nome sia stato modellato quel termine di "cosmatesco" che, per tradizione, indica [...] Castellana e ad Anagni e quindi fratello di Luca e di Iacopo. Suoi figli sarebbero stati a loro volta lacopo operoso ad Orvieto, Giovanni, Deodato e Pietro di Cosma, di cui nel frattempo lo Stevenson (1884) aveva rinvenuto il nome in un documento d ...
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PANDOLFI, Giovan Giacomo
Stefano De Mieri
PANDOLFI, Giovan Giacomo. – Nacque nel 1567 a Pesaro da Giovanni Antonio (Tesini, 1985), pittore di fama.
Il padre, anche se scomparso prematuramente, a Perugia [...] vicini a Girolamo Siciolante e, soprattutto, a Girolamo Muziano, le cui opere Pandolfi potrebbe aver studiato a Orvieto (Abbate, 1982; Barroero - Saraca Colonnelli, 1991) o a Roma, dove con ogni probabilità aveva soggiornato anteriormente al ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] furono eseguiti a Milano e a Bologna; l’oreficeria conta capolavori supremi: dal reliquiario del Corporale di Ugolino di Vieri a Orvieto, alla pala d’oro e ai reliquiari in S. Marco, ai reliquiari nella chiesa del Santo a Padova ecc.
La pittura ...
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PLATONE
M. Grasso
Filosofo greco (428/427-348/347 a.C.), il cui influsso fu fondamentale nel corso del Medioevo.Se appare arduo tentare di unificare gli sviluppi della filosofia medievale sotto titoli [...] 128; A. Nava, L'albero di Jesse nella cattedrale di Orvieto e la pittura bizantina, RINASA 5, 1935-1936, pp. Watson, The Imagery of the Tree of Jesse in the West Front of Orvieto Cathedral, in Fritz Saxl. 1890-1948. A Volume of Memorial Essays from ...
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CARTARO, Mario
Fabia Borroni
Incisore anche cartografico, disegnatore e mercante di stampe, è con molta esattezza definito in un gruppo di documenti citati dallo Ehrle (p. 12) come "intagliator seu [...] Cartaro e presumendone una parentela. Così come il Federici ritenne che il C. non fosse imparentato con Carlo Cartari di Orvieto, né con Giulivo, Muzio e Flaminio Cartari (p. 539), altrettanto non è verosimile che egli sia stato in rapporti di ...
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APOLLONIO RODIO (᾿Απολλώνιος ὁ ῾Ρόδιος)
A. Pertusi
Poeta ed erudito nato ad Alessandria o a Naucrati verso il 295 a. C., scolaro di Calimaco, dimorò lungamente a Rodi, di cui divenne cittadino ed ove [...] soggetto sulla Cista Ficoroni [IV-III sec. a. C.]; infine numerose sono le pitture vascolari, come quelle del cratere di Orvieto, del vaso di Talos, ecc.), ma certamente il poema di A. dovette contribuire non poco ad ispirare l'arte ellenistica ...
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Vena d’acqua a getto continuo e luogo da cui l’acqua scaturisce; anche getto d’acqua artificiale, architettonicamente configurato (➔ fontana). Per estensione, principio, origine, ciò da cui qualche cosa [...] di Saint-Barthélemy a Liegi (12° sec.) e il f. di Hildesheim (13° sec.). Notevoli anche i f. di Firenze (1370) e di Orvieto (15° sec.). Durante il Rinascimento e i secoli successivi il f. continuò a svilupparsi con varietà di forme e fu occasione di ...
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orvieto
orvièto s. m. – Nome di un pregiato vino bianco prodotto nella zona di Orvieto, cittadina e comune in prov. di Terni, da uve dei vitigni trebbiano toscano e, in minor proporzione, verdello, grechetto, drupeggio e malvasia toscana;...
orvietano
agg. e s. m. (f. -a). – Di Orvièto (v. orvièto), appartenente o relativo a Orvieto; abitante, originario o nativo di Orvieto. Come s. m., e con iniziale maiuscola, il territorio di Orvieto: la produzione vinicola dell’Orvietano.