CIRCIGNANI, Antonio, detto il Pomarancio
Michele Cordaro
Fu il figlio primogenito del pittore Nicolò e di Teodora Catalucci e, come il padre, venne soprannominato il Pomarancio. Egli nacque con sicurezza [...] negli Stati estensi, Modena 1855, pp. 411 s.; Id., Lettere artistiche ined., Modena 1866, pp. 87-95; L. Fumi, Il duomo di Orvieto..., Roma 1891, pp. 111, 159; O. Nardini, Di due iscriz. rinvenute nell'abbazia di Valvisciolo, in L'Arte, III(1900), pp ...
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LAMPARELLI, Carlo
Barbara Savina
Sono scarsi i dati biografici sul L., di cui s'ignora anche la data di nascita, collocabile intorno alla metà del XVII secolo. Era originario di Spello, dove ricoprì [...] della città di Perugia, Perugia 1822, pp. 832, 843, 849; D. Bruschelli, Assisi città serafica e santuari che la decorano, Orvieto 1824, p. 70; S. Ticozzi, Diz. degli architetti, scultori, pittori, II, Milano 1831, p. 302; Catalogo della raccolta di ...
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LETTO (κλίνη, lectus)
S. de Marinis
Nel mondo antico il l. ricevette spesso varie decorazioni nelle gambe, nella spalliera, nelle traverse, divenendo un oggetto d'arte e come tale è qui soprattutto preso [...] materiali (l. bronzei: ellenistici da Priene, romani da Ercolano, Pompei, Boscoreale; l. d'avorio e d'osso da Norcia, Ancona, Orvieto); talvolta l'intelaiatura è lignea e solo alcune parti, come i piedi e gli ornamenti delle spalliere, sono di bronzo ...
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PERSONIFICAZIONE
H. Sichtermann
W. Köhler
Siamo soliti parlare di "personificazione" ogni qualvolta si attribuisce carattere di personalità ad una cosa o ad un concetto astratto. Il concetto non è [...] tradussero "nomi significativi" quale Γαλήνη per quello di una nereide, bensì lo trascrissero in etrusco: Calaina (specchio a Orvieto). Data la nostra scarsa conoscenza del vero modo di pensare etrusco, non siamo in grado di distinguere con certezza ...
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PALIOTTO
M. Di Berardo
Rivestimento mobile del fronte anteriore dell'altare, rispetto al quale esso costituisce un elemento a sé stante, caratterizzato nel tempo da una progressiva qualificazione del [...] o in scene come quella del Miracolo di Bolsena nel reliquiario a smalti del 1337-1338 di Ugolino di Vieri (Orvieto, duomo).Sostanzialmente connotato da un forte intento dogmaticodidascalico risulta comunque per tutto il sec. 13° l'apparato figurativo ...
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SIMPOSIO (συνπόσιον)
S. de Marinis
Il s. costituisce la parte finale del banchetto greco e romano (dove ha il nome di commissatio), cioè un momento successivo e distinto dal dèipnon vero e proprio, durante [...] serio e composto e, comunque, mai licenzioso dei banchetti o s. etruschi. Dal IV sec. in poi (Tomba Golini di Orvieto, Tomba dell'Orco di Tarquinia, Tomba Campana di Caere) le donne appaiono (così come sui rilievi funerarî attici), non più adagiate ...
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ORSINI
A. Tomei
Importante famiglia romana che nel corso del Medioevo annoverò tra i suoi membri almeno due papi e diversi senatori e cardinali; i due pontefici sicuramente appartenenti alla casata [...] Manoppello, Bollettino della R. Società umbra di storia patria 2, 1896, pp. 93-96; id., Rinaldo Orsini di Tagliacozzo, signore di Orvieto e gli Orsini di Tagliacozzo, di Licenza e di Campodifiore, ivi, 3, 1897, pp. 161-188; E. Dupré-Theseider, Roma ...
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LOMBARDELLI, Giovanni Battista
Bernadetta Nicastro
Nacque tra il 1535 e il 1540 a Montenuovo oggi Ostra Vetere, nell'Anconitano, e per questa sua provenienza è spesso ricordato dalle fonti come "della [...] adottati per il santuario di Mongiovino. Partecipò anche ai lavori nelle sale della palazzina Gambara a Bagnaia e palazzo Buzzi a Orvieto.
Ricci indicò quale data di morte del L. il 23 luglio 1592, sulla base del Libro dei necrologi della parrocchia ...
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LANCI, Baldassarre
Maria Grazia Ercolino
Figlio di Marino, nacque a Urbino nel 1510. Secondo Vasari il suo apprendistato artistico si svolse nella città natale, al seguito dell'architetto urbinate G. [...] metà del XVIII, in Miscellanea di storia italiana, XIV (1874), pp. 311-325; W. Valentini, S. Maria della Rosa di Chianciano, Orvieto 1892, p. 17; L.A. Maggiorotti, Gli architetti militari italiani, II, Roma 1935, p. 52; E. Donatini, La città ideale ...
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POCOLA (pocolom, poculum)
P. Moreno
Si indica col nome di p. un gruppo di vasi a vernice nera con decorazione policroma sopraddipinta, prodotti nel Lazio nella prima metà del III sec. a. C.: la maggior [...] da un rhytòn. - Coppa, Londra, British Museum F 542: giovane cacciatore seduto con un cane. - Phiàle, rinvenuta tra Orvieto e Bolsena, Roma, Museo di Villa Giulia: corsa di carri condotti da eroti, frammento. - Altri vasi: cratere, Bari, Museo ...
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orvieto
orvièto s. m. – Nome di un pregiato vino bianco prodotto nella zona di Orvieto, cittadina e comune in prov. di Terni, da uve dei vitigni trebbiano toscano e, in minor proporzione, verdello, grechetto, drupeggio e malvasia toscana;...
orvietano
agg. e s. m. (f. -a). – Di Orvièto (v. orvièto), appartenente o relativo a Orvieto; abitante, originario o nativo di Orvieto. Come s. m., e con iniziale maiuscola, il territorio di Orvieto: la produzione vinicola dell’Orvietano.