ZEUS (Ζεύς; Δεύς, Δαίς, Δίς, Δάν, Δήν; Ζδεύς, Σδεύς, Ζάν, Ζεῖς, Ζήσ, Τάν)
E. Paribeni
Con una certa estensione di termini Z. è detto da Omero "padre degli uomini e degli dèi", il più potente, il più [...] contrasto all'elaborato trono di Zeus (v. fig. 1143). Soltanto il grande Exekias nell'anfora del Museo Faina in Orvieto si dispensa da questi bizantinismi assegnando a tutti, democraticamente, lo stesso tipo di seggio.
Peraltro le più antiche e più ...
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La falsificazione in archeologia
Licia Vlad Borrelli
Isabella Damiani
Filippo Salviati
Giovanna Antongini
Tito Spini
Claude-François Baudez
Guido Devoto
I falsi archeologici
di Licia Vlad Borrelli
Per [...] e una testa pure di guerriero, tutte in terracotta dipinta. Si trattava di falsi grossolani, fabbricati nel 1914 in un laboratorio di Orvieto da R. Riccardi, figlio del già menzionato P. Riccardi, da due suoi cugini e da A.A. Fioravanti. Vendute in ...
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CANDELABRO
C. Barsanti
Il termine c. (lat. medievale candelabrum, cereostata, cerostatum) designa un sostegno di grandi dimensioni per candele o ceri, la cui tipologia veniva di norma adottata - sia [...] Farioli, Il sarcofago "ravennate" di Ostiglia, FR, s. III, 94, 1966, 43, pp. 93-117: 103-110; A. Garzelli, Museo di Orvieto. Museo dell'Opera del Duomo, Bologna 1972, pp. 61, 153-154; Rhein und Maas. Kunst und Kultur 800-1400, cat. (Köln-Bruxelles ...
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Vedi TEMPIO dell'anno: 1966 - 1997
TEMPIO
S. Donadoni
F. Matz
M. L. Matini-Morricone
1. Egitto. - Dei primordi della civiltà egiziana non ci sono restate tracce di luoghi di culto: tuttavia alcune [...] t. di Veio e di Ardea (VI sec. a. C.); di Marzabotto, B e C; Bolsena, Satrico e Pyrgi (V sec. a. C.); Marzabotto D, Fiesole e Orvieto (IV sec. a. C.); Roma (Argentina C), Lanuvio, Alatri, Norba (III sec. a. C.). Più numerosi sono i t. del II sec. a C ...
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CAPPELLA
C. Bozzoni
Dal lat. tardo capella (diminutivo di capa 'veste'), nome dato, nel palazzo dei re merovingi, al luogo dove era collocata e venerata la cappa di s. Martino, sulla quale veniva prestato [...] pianta quadrata o rettangolare e dimensioni relativamente ridotte: esemplificano questa soluzione la c. del palazzo di Urbano IV a Orvieto (1262-1264) e quella tardoquattrocentesca dello Hôtel de Cluny (Palais d'Amboise) a Parigi, che occupa il vano ...
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TESSUTI
F. v. Lorentz
F. v. Lorentz
H. Reusch
F. v. Lorentz
1. - L'arte del tessere e del filare è tanto antica quanto la civiltà umana. Le sue origini risalgono ad epoche preistoriche e non è possibile [...] frequenza il motivo a pettine nel momento stesso in cui appare in Grecia, anche se in forme meno complicate (Tomba Golini a Orvieto e Tomba dell'Orco a Tarquinia). Nella Tomba François (da Vulci, a Villa Albani Collezione Torlonia, Roma) del periodo ...
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FILIPEPI, Alessandro (Sandro Botticelli)
Ronald W. Lightbown
Nato a Firenze nel 1444 (0 1445), era il più giovane dei figli di Mariano di Vanni, conciatore, e di sua moglie Smeralda, che avevano preso [...] F.; gli sono poi stati attribuiti i disegni per i ricami di una pianeta e di due dalmatiche per il duomo di Orvieto (ora conservati nel Museo civico della città). Benché Vasari dica che molti disegni del F. vennero incisi, la critica moderna prende ...
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SCHEMATA (σχῆματα, gestus)
I. Jucker
Senofonte (Mem., 3, 10) ci presenta Socrate a colloquio con Parrasio e con lo scultore Kleiton (Policleto?) e, parlando dell'arte; egli dimostra loro che il carattere [...] , fino a significare disperazione, e diventa quasi un gesto lamentatorio (E.A.A., i, fig. 518, v. il vate di Orvieto, ibid., iii, fig. 582 c).
Un senso musicale deve invece probabilmente significare la testa appoggiata in Pan, nelle ninfe e in ...
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CIMABUE
J. White
(o Cenni di Pepe o Cenni di Pepo)
Pittore fiorentino attivo principalmente in Toscana e ad Assisi tra l'ultimo quarto del Duecento e i primissimi anni del Trecento.L'importanza di C. [...] una coppia di angeli visibili per metà, alla maniera della Madonna di Coppo di Marcovaldo in S. Maria dei Servi a Orvieto, oltre a una Vergine di proporzioni molto diverse da quelle che è possibile osservare in qualunque altra opera di Cimabue. La ...
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ERACLE (῾Ηρακλῆς, Hercules, Hercoles)
H. Sichtermann
H. Sichtermann
Red.
Eracle "colui che è reso celebre da Hera" figlio di Zeus e di Alcmena, moglie di Anfitrione, fu l'eroe prediletto dai Greci, [...] di Atena, è rappresentato spesso su vasi a figure nere e rosse (come esempio si può citare un'anfora a figure nere ad Orvieto) e nel rilievo di un frontone arcaico in poros dell'Acropoli. 35) E. è stato rappresentato raramente in compagnia della sua ...
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orvieto
orvièto s. m. – Nome di un pregiato vino bianco prodotto nella zona di Orvieto, cittadina e comune in prov. di Terni, da uve dei vitigni trebbiano toscano e, in minor proporzione, verdello, grechetto, drupeggio e malvasia toscana;...
orvietano
agg. e s. m. (f. -a). – Di Orvièto (v. orvièto), appartenente o relativo a Orvieto; abitante, originario o nativo di Orvieto. Come s. m., e con iniziale maiuscola, il territorio di Orvieto: la produzione vinicola dell’Orvietano.