Scultore italiano (Catania 1913 - Roma 1995). Trasferitosi a Roma, si affermò nel dopoguerra, ottenendo numerosi riconoscimenti (Gran Premio per la scultura alla Biennale di Venezia del 1956). Autore delle [...] Greco. La vitalità della scrittura, Chieti, Palazzo de' Mayo; Opera sacra. I bronzi dei Musei Vaticani e di Orvieto, Orvieto, Museo Emilio Greco, Palazzo Soliano; Roma, Palazzo Braschi) e all'estero (Emilio Greco. Sacre and profane, Londra, Estorick ...
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DARDALINI (Dardolini), Consilio
Maria Grazia Branchetti
Figlio di Giunta, nacque a Monteleone nel contado orvietano: risulta attivo come maestro vetraio dal 1321 al 1363 (Fumi, 1891). Fabbricava smalti [...] . per la storia dell'arte senese..., I,Siena 1854, p. 198; L. Fumi, La facciata del duomo di Orvieto, in Arch. stor. dell'arte, II (1889), p. 187; Id., Il duomo di Orvieto...,Roma 1891, pp. 3, 103-106, 193, 209, e per i documenti pp. 118-121, 131 s ...
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NIOBIDI, Pittore dei
E. Paribeni
Ceramografo attico operante entro il secondo venticinquennio del V sec. a. C. Il nome è tratto dal famoso cratere a calice da Orvieto, nel Louvre, che riprende con tanta [...] Nationale, così anche la figura radiosa e immota di Atena tra gli eroi tormentati e scabri del cratere a calice da Orvieto, separati da lei appunto dalla loro umanità turbata e angosciosa. Rare sono invece le scene di inseguimenti d'amore, e anche ...
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TRITONE, Pittore del
P. Bocci
Ceramografo etrusco a figure nere, appartenente al cosiddetto Gruppo Pontico. Il nome gli vien dato dal Dohrn per il Tritone raffigurato in una coppa della Collezione Faina [...] mano devono essere tre frammenti di Bonn, ed una coppa con cavallo marino, che doveva fare pendant alla suddetta di Orvieto. Altri tre frammenti di Bonn con figure di animali, dipinti a vivacissimi colori, devono essere della stessa mano, come pure ...
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Pittore (Firenze 1420 circa - Pistoia 1497), noto, secondo la testimonianza del Vasari, come Benozzo Gozzoli. Aiuto di L. Ghiberti (1444); nel 1447 lavorava a Roma e a Orvieto con l'Angelico. Negli affreschi [...] con Storie di s. Francesco nella chiesa di S. Damiano a Montefalco (1450-52) già si delinea chiaramente il suo gusto dell'episodio piacevole e il suo naturalismo nel tratteggiare il paesaggio, allietato ...
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Scultore, orefice e architetto (Pisa inizio sec. 14º - ivi, forse 1368). Figlio e scolaro di Andrea Pisano, nel 1349 era succeduto al padre come capomastro del duomo di Orvieto. Dal 1357 al 1359 dai documenti [...] risulta attivo, come orafo, a Pisa. La ricostruzione del suo stile si basa essenzialmente sulle due sole opere firmate: la Madonna col bambino in S. Maria Novella a Firenze e quella che fa parte della ...
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VIVA di LANDO
A. Capitanio
Orafo senese attivo nel 14° secolo.
Attestato a partire dal 1336, V. è detto anche "ingegnere e scultore" da Romagnoli (Biografia), che ne anticipa inoltre la prima notizia [...] S. Domenico di Perugia, BArte, s.IV, 40, 1955, pp. 354-358; P. Dal Poggetto, Ugolino di Vieri: gli smalti di Orvieto, Milano 1965; E. Carli, Il duomo di Orvieto, Roma 1965, pp. 124-130, 141 n. 9; id., Su alcuni smalti senesi, AV 7, 1968, 1, pp. 35-47 ...
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PHILIA (Φιλία)
A. Gallina
Figura di baccante, rappresentata con tirso e lyra, insieme ad un satiro e ad una menade (?) sul cratere attico a campana del Pittore di Eupolis, da Orvieto, conservato a Vienna. [...] Il nome è ricordato da Diodoro (v, 52, 2), come quello di una ninfa di Nasso, che era una delle tre nutrici di Dioniso.
Bibl.: H. Heydemann, in Hall. Winckelmannspr., XII, Halle 1887, pp. 83, 43; Arch. ...
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VANTH, Gruppo di
M. Bizzarri
Vasi etruschi degli ultimi decennî del IV sec. a. C., o degli inizî del III (una dozzina in tutto fra crateri a volute ed anfore), la cui fabbrica sembra finora circoscritta [...] -23, II, fig. 475, I; C. Albizzati, in Diss. Pont. Acc., 1921, ser. II, XV, p. 252 ss.; S. Puglisi, Studi e ricerche su Orvieto etrusca, Catania 1934, p. 73; F. De Ruyt, Charun, Roma 1934, p. 211; D. Levi, Il Museo Civico di Chiusi, Roma 1935, p. 124 ...
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SETTECAMINI, Pittore di
P. Bocci
Ceramografo etrusco del primo periodo delle figure rosse, chiamato così da uno stàmnos di forma speciale al museo di Firenze, proveniente da Settecamini (vicino ad Orvieto). [...] Tutti i vasi che gli vengono attribuiti, hanno scene mitologiche, alcune delle quali di raro interesse.
Allo stàmnos di Firenze, con Ercole fanciullo che strozza i serpenti ed il riscatto di Ettore, se ...
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orvieto
orvièto s. m. – Nome di un pregiato vino bianco prodotto nella zona di Orvieto, cittadina e comune in prov. di Terni, da uve dei vitigni trebbiano toscano e, in minor proporzione, verdello, grechetto, drupeggio e malvasia toscana;...
orvietano
agg. e s. m. (f. -a). – Di Orvièto (v. orvièto), appartenente o relativo a Orvieto; abitante, originario o nativo di Orvieto. Come s. m., e con iniziale maiuscola, il territorio di Orvieto: la produzione vinicola dell’Orvietano.