tarsia Termine usato sin dal 14° sec. in riferimento a una sorta di mosaico (intarsio) ottenuto accostando sottili lastre lignee, di varia forma, facendole aderire su una superficie, a formare un disegno [...] 1505). Questo tipo di t. ebbe a Siena, già nel 14° sec., maestri come Vanni dell’Ammannato (coro del duomo di Orvieto) e, all’inizio del 15°, Domenico del Coro. Della scuola fiorentina si ricordano B. Pontelli (Palazzo Ducale di Urbino) e soprattutto ...
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(XIII, p. 898; XXIX, p. 928; App. II, I, p. 849 e II, p. 740; III, I, p. 540; IV, I, p. 683)
Popolazione. - La popolazione residente, che aveva registrato un incremento di circa il 3% nell'intervallo censuario [...] 1975 (pubbl. 1976), pp. 163-80; G. Colonna, Problemi dell'archeologia e della storia di Orvieto Etrusca, in Annali della Fondazione per il Museo ''Claudio Faina'', i, Orvieto 1975 (pubbl. 1980), pp. 43-53; C. Morigi Govi, G. Colonna, L'anforetta con ...
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APOCRIFI
M.V. Marini-Clarelli
Nella letteratura cristiana più antica il termine a. designava i libri 'segreti', in quanto non letti pubblicamente (Origene, Comm. ser. 46 in Mt. 24, 23-28, PG, XIII, [...] I, 2, pp. 106-109) e dal Vangelo dello Pseudo-Matteo (18-24; ivi, pp. 55-57): i draghi che adorano Gesù (Orvieto, duomo, rilievo della facciata, primo quarto del sec. 14°), la palma che si inchina per lasciar cogliere i frutti (Pisa, duomo, porta di ...
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DELLA VALLE (de Valle, Vallense), Andrea
Christina Riebesell
Nato a Roma il 30 dic. 1463 da Filippo, archiatra pontificio, e da Gerolama Margani, il D. apparteneva a una famiglia di medici e giuristi [...] già una settimana dopo il palazzo venne assalito e saccheggiato dai lanzichenecchi. Il D. si rifugiò prima nel palazzo Colonna, poi a Orvieto, dove si era ritirata la corte pontificia. Il fatto che il D. fosse uno dei primi cardinali a tornare a Roma ...
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Vedi AFFRESCO dell'anno: 1958 - 1994
AFFRESCO
M. Cagiano de Azevedo*
Derivazione da a fresco, ossia pittura eseguita su intonaco ancora fresco. I colori vengono fissati non dalla loro penetrazione nella [...] e dai ritrovamenti fortuiti in numerosi centri, e principalmente a Tarquinia, a Veio, a Cerveteri, a Chiusi, a Orvieto e a Vulci. Lavori di restauro, recentemente eseguiti, hanno dimostrato in maniera inequivocabile che la tecnica usata è, nella ...
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GIOVANNI di Turino (Turini, Giovanni)
Andrea Franci
Nacque a Siena intorno al 1384 da Turino di Sano e da "madonna Tommasa di Giusto di maestro Vanni" (Milanesi, 1873, p. 136).
Il padre era a capo di [...] e il cintolo del Nome di Gesù. Nel 1426 restaurava il reliquiario del Corporale di Ugolino di Vieri per il duomo di Orvieto. L'anno successivo eseguì una placca di rame dorato con la Lupa di Siena, oggi nel palazzo pubblico.
Nel 1429 venne affidata ...
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GAIDANO, Paolo
Antonella Casassa
Nacque il 28 dic. 1861 a Poirino, presso Torino, da Matteo, di professione muratore, e da Maria Campiglia, tessitrice. Dal 1875 al 1878 studiò all'Accademia Albertina [...] il dibattito sull'arte sacra avviato nei congressi cattolici e sviluppato nell'ambito delle mostre eucaristiche tenutesi a Torino, Orvieto e Venezia tra il 1894 e il 1897. In questo contesto l'opera del G. godette di notevole considerazione ...
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GIOVANNI d'Agostino.
R. Bartalini
Scultore e architetto senese, figlio di Agostino di Giovanni, documentato dal 1331 al 1347. Oltre che a Siena, G. fu attivo ad Arezzo e a Volterra; fu inoltre capomaestro [...] probabilmente nella sua nuova veste che insieme al padre si recò l'anno successivo presso la fabbrica del duomo di Orvieto e poi a Carrara "pro facto marmi pro Ecclesie Sancte Marie" (Milanesi, 1854). L'incarico di capomaestro della cattedrale senese ...
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DANEO, Renato
Maddalena Malni Pascoletti
Figlio di Antonio, artigiano in legno, e di Edvige Koncnik, nacque a Trieste il 27 luglio 1905, fratello minore di Romeo. Alla pittura, "vocazione primitiva [...] frequenti tenutesi a Trieste e nella regione Friuli-Venezia Giulia, si devono ricordare almeno le sue presenze a Verona (1942), Orvieto (1943), Genova (1951 e 1969), Padova (invitato più volte alle Biennali d'arte triveneta dal 1951 al 1969), Napoli ...
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TERRENUOVE FIORENTINE
E. Guidoni
Si definiscono T. sei centri - San Giovanni Valdarno, Terranuova Bracciolini, Castelfranco di Sopra, Castello di San Barnaba (od. Scarperia), Firenzuola, Giglio Fiorentino [...] centrale. Un'analoga esaltazione del ruolo dell'edificio principale sulla piazza si trova per es. nella piazza del duomo di Orvieto e nella piazza e palazzo Comunale di Cagli (prov. Pesaro e Urbino), città nuova rifondata nel 1289 da Niccolò IV ...
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orvieto
orvièto s. m. – Nome di un pregiato vino bianco prodotto nella zona di Orvieto, cittadina e comune in prov. di Terni, da uve dei vitigni trebbiano toscano e, in minor proporzione, verdello, grechetto, drupeggio e malvasia toscana;...
orvietano
agg. e s. m. (f. -a). – Di Orvièto (v. orvièto), appartenente o relativo a Orvieto; abitante, originario o nativo di Orvieto. Come s. m., e con iniziale maiuscola, il territorio di Orvieto: la produzione vinicola dell’Orvietano.