Vedi CAPUA dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
CAPUA (Καπύη, Capŭa)
A. de Franciscis
Città principale dell'entroterra campano, una delle più importanti d'Italia nell'antichità; corrisponde all'odierna S. Maria [...] 'Appia), ma ciononostante in modo poco sicuro; secondo una recente ipotesi, in età etrusca erano nettamente distinti il villaggio osco e la città etrusca, ed in età sannitica esisteva una distinzione topografica tra la zona etrusca e quella sannitica ...
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. Si denomina così più propriamente la prima moneta enea romana librale fusa col tipo della prora, ma per estensione si comprendono sotto questa denominazione tutte le monete antiche fuse di bronzo della [...] penisola italica: romane, etrusche, umbre, picene, apule, ecc.
Fondata sul peso della libbra cosiddetta osco-latina di gr. 273, questa prima serie romana viene denominata della prora, perché mostra al rovescio di tutti i suoi nominali la prora di ...
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In grammatica, l’elemento (particella o parola) posto dopo una parola a indicare la relazione grammaticale o sintattica di questa con altre parole della frase. Il cum latino è preposizione in cum illis [...] «con noi». In latino le p. non sono frequenti (parumper «per poco» con la p. per); sono frequenti invece in osco-umbro, appaiono nelle lingue baltiche (lituano dievo-p «a dio») e servono a formare una nuova declinazione nelle lingue neo-indiane, nel ...
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L'Italia preromana. I siti laziali: Cassino
Giovanni Uggeri
Cassino
Città (lat. Casinum) osca, poi volsca e sannita, sulle pendici del monte omonino.
Sorta a controllo della valle del Liri e di diverse [...] un ruolo strategico nelle guerre sannitiche. Sentita di origini remote, fu detta Forum Vetus e il toponimo fu connesso con l’osco casnar, “vecchio” (Varro, Ling., VII, 29). La sommità di Montecassino – con i resti di un tempio – era cinta da mura in ...
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INFINITO (lat. infinitus o infinitivus [modus], impropria traduzione del greco ἀπαρέμϕατος [ἔγκλιοις], cioè "(forma) sprovvista di determinazioni supplementari")
Giacomo Devoto
Formazione nominale del [...] forme nominali irrigidite in un caso qualsiasi della declinazione, come il dativo nel greco -μεναι o l'accusativo dell'osco -om. Nelle lingue moderne il carattere nominale dell'infinito è piuttosto accentuato; più in tedesco e in italiano, dove ...
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CASSINO (Casīnum)
G. Carettoni
Il municipio romano sorgeva circa 1 km a S della città moderna, sulle pendici diMonte Cassino. Sono poco note le sue vicende; i resti di mura poligonali che lo raccordavano [...] schema difensivo ripetuto in altre città della regione (ad esempio a Palestrina), sono da attribuirsi alla popolazione indigena di ceppo osco che abitò il luogo prima dei Romani e la cui necropoli è venuta in luce nella zona dell'anfiteatro. Per la ...
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Pratica magica diffusa presso i Greci e i Latini fra il 4° sec. a.C. e il 4° sec. d.C., consistente nell’invocare la divinità per arrecare danno al nemico, il cui nome, insieme con formule particolari, [...] (tabellae defixionum). Ne sono state ritrovate molte in tutta l’area del mondo ellenistico-romano, scritte in greco, in latino, in etrusco, osco, celtico, iberico, punico. Sono importanti anche per lo studio delle lingue e delle scritture antiche. ...
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PULCINELLA (in dialetto napoletano Pullecenella o Pulleceniello)
Fausto Nicolini
Anche di Pulcinella, alla stessa guisa di Arlecchino (v.), si sono fantasticate genealogie favolose; e, come nel "tipo" [...] antiche atellane e delle fabulae satiricae, così nel suo nome (piccolo pulcino) è piaciuto a qualcuno ravvisare una riproduzione dell'osco cicirrus: parola di cui non s'è nemmeno certi che significhi "gallo". Ma ormai a codeste derivazioni dal teatro ...
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Filologo norvegese, nato a Larvik il 5 gennaio 1833, morto a Tanset l'8 luglio 1907. Insegnò glottologia e antico nordico nell'università di Cristiania dal 1866 al 1907. Germanista anzitutto, studiò principalmente [...] e la mitologia nordica, e della runologia fu maestro insigne. Comparatista, indagò la storia del latino e dei dialetti osco-umbri, dell'albanese e dell'armeno; interpretò le iscrizioni della Licia e tentò la sfinge etrusca. Vastissima risonanza ...
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LATINI
Giuseppe CARDINALI
Dalle origini alla fine della monarchia romana. - È il nome del popolo che in tempo storico abitava la vasta pianura chiamata Lazio (v.). La sua lingua appartiene al ceppo [...] lingue, secondo l'analisi linguistica, si distinguono in due rami: il ramo latino-falisco e il ramo umbro-sabellico od osco-umbro. Discendevano dunque i Latini da una tribù italica, che si era stanziata nella penisola in epoca preistorica. Quando ...
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osco
òsco agg. e s. m. (f. -a; pl. m. òsci o òschi). – Relativo o appartenente agli Osci (lat. Osci o Opsci), antica popolazione della Campania nata dalla fusione dei Sanniti con gli Opici verso la seconda metà del 5° sec. a. C., dopo l’invasione...
osco-umbro
òsco-umbro agg. e s. m. – Gruppo linguistico indoeuropeo che comprende la lingua degli antichi Umbri, la lingua osca dei Sanniti, i dialetti sabellici dei Peligni, Marrucini, Vestini e i dialetti dei Marsi, degli Equi e dei Sabini:...