infibulamento
Metodo di osteosintesi usato in ortopedia nel trattamento delle fratture diafisarie delle ossalunghe, quando ne sia altrimenti difficile la contenzione. Consiste nell’introdurre uno speciale [...] chiodo metallico nel canale midollare dell’osso fratturato per tutta la sua lunghezza. Il chiodo viene rimosso dopo alcuni mesi, mentre l’uso dell’arto è possibile in pochi giorni. Il vantaggio di questo ...
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Ewing, James
Patologo statunitense (Pittsburgh, Pennsylvania, 1866 - New York 1943). Ha descritto un particolare tipo di tumore maligno delle ossa (sarcoma di E.), che si manifesta con vasta e rapida [...] distruzione e scarsa o nessuna reazione osteo-periostea: più colpite le ossalunghe della gamba, poi l’ulna, il cranio e le vertebre; il decorso è talora così acuto da confondersi con quello di un’osteomielite (rossore, tumefazione, febbre, anemia, ...
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Caffey, John
Medico statunitense (Castle Gate, Utah, 1895 - Pittsburgh 1978), prof. di clinica pediatrica (1928-53) e poi di radiologia (1953-61) alla Columbia University di New York. Sindrome di C.-Silverman: [...] corticale infantile, che insorge nel primo semestre di vita; gli individui colpiti presentano tumefazioni delle parti molli, febbre e anemia; radiologicamente risalta l’iperostosi corticale delle ossalunghe; tende alla guarigione spontanea. ...
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Voorhoeve, Nicolaas
Radiologo nederlandese (L’Aja 1879 - Leida 1927). Prof. di radiologia a Leida. Malattia di V.: malattia genetica di tipo autosomico dominante, è una forma particolare di osteosclerosi [...] evidenziabili radiograficamente addensamenti ossei in forma di striature lungo le ossa del bacino e le ossalunghe. Talvolta è presente anche un modesto interessamento delle ossa craniali. Possono associarsi difetti uditivi, scoliosi, spondilolistesi ...
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epifisite
Infiammazione dell’epifisi ossea. Le e. giovanili (o della crescenza) sono alterazioni a tipo necrotico o distrofico di alcune ossa corte o delle epifisi di ossalunghe (e più precisamente [...] dei loro nuclei di ossificazione), per cui tutta l’ossificazione si compie in maniera anormale e ritardata. La più nota è l’osteocondrite dell’anca o morbo di Perthes, in cui è colpita l’epifisi superiore ...
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eptotermina alfa
Proteina umana osteogenica (che ha cioè l’effetto di produrre osso nuovo), ottenuta con la tecnica del DNA ricombinante dalla proteina umana osteogenica 1. È utilizzata in chirurgia [...] ortopedica per saldare fratture di ossalunghe che non si saldano spontaneamente (dopo almeno nove mesi). Si usa anche quando non è possibile un innesto osseo autologo. ...
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encondromatosi
Alterazione congenita che colpisce lo scheletro nelle prime fasi dello sviluppo, caratterizzata dalla persistenza di tessuto cartilagineo parzialmente ossificato, ma senza caratteri di [...] malignità. Ne deriva alterazione dello sviluppo e della morfologia delle ossa, localizzata nelle falangi della mano e del piede, nei metacarpi e nei metatarsi, talvolta nelle metafisi delle ossalunghe. ...
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condrosarcoma
Tumore maligno che prende origine dalla cartilagine; localizzato soprattutto alle epifisi delle ossalunghe, colpisce prevalentemente i giovani in prossimità del ginocchio. Può derivare [...] da un condroma, per degenerazione maligna. Se il c. si presenta in più localizzazioni, si parla di condrosarcomatosi ...
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encondroma
Tumore, generalmente benigno, costituito da tessuto cartilagineo, spesso a carico delle piccole ossalunghe della mano e del piede, più raramente dello sterno, delle coste, delle metafisi [...] delle ossa tubulari lunghe. ...
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capitello
Estremità articolare, in genere quella superiore o prossimale, di alcune ossalunghe: c. del perone, estremità superiore del perone; c. del radio, estremità prossimale del radio. ...
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osso
òsso s. m. [lat. ŏs ŏssis] (pl. -i; in senso proprio e con valore collettivo, le òssa). – 1. a. Ciascuno degli elementi, duri, resistenti, di colore biancastro, formati di un particolare tessuto connettivo differenziato (tessuto osseo),...
sacco
s. m. [lat. saccus, dal gr. σάκκος, di origine semitica (ebr. sáq)] (pl. -chi; ant. o pop. tosc. le sacca). – Termine che, nell’antichità, indicò genericam. un tessuto grossolano, solitamente di crine di capra, di colore bruno o nero...