Le origini dell'uomo e l'evoluzione dei primi ominidi
Donald C. Johanson
(Institute of Human Origins and Department of Anthropology Arizona State University Tempe, Arizona, USA)
Sebbene le forme mioceniche [...] scavare tuberi e radici, vi sono poche prove dell 'uso di utensili da parte degli australopitecini. Dart suggerì che certe ossa lunghe, mandibole di antilopi e coma venissero usati come attrezzi e armi dagli ominidi di Makapansgat. Si ritiene ora che ...
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In biologia molecolare, qualsiasi traccia di DNA proveniente da organismi estinti o estratto da resti scheletrici fossili, per il cui studio a partire dalla seconda metà degli anni Ottanta l'impiego della [...] della ricerca molecolare. Il presupposto, naturalmente, è che il DNA si conservi attraverso i secoli e i millenni nelle ossa o nei tessuti molli mummificati.
La prima dimostrazione convincente che un tale tipo di studio fosse realizzabile fu fornita ...
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L’insieme degli effetti calorifico e luminoso della combustione, che si manifestano nella fiamma. Il termine ha un uso figurato in fisica e in matematica.
Antropologia
Il possesso del f. è una delle più [...] , compressione dell’aria. Le prime testimonianze certe di un uso controllato del f. (spessi strati di cenere, carboni, ossa combuste) risalgono al Paleolitico inferiore; esse sono presenti in molti siti eurasiatici, il più antico dei quali è la ...
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alcaptonuria
Luisa Castagnoli
Malattia ereditaria che ha effetti sul catabolismo degli amminoacidi aromatici fenilalanina e tirosina. Questi amminoacidi, introdotti con il cibo, sono degradati a opera [...] dove causa ocronosi, ossia depositi color ocra che donano un aspetto bruno-azzurro al tessuto connettivo (ossa, cartilagine e pelle). Questi depositi modificano la struttura della cartilagine rendendola friabile, possono causare artropatie, placche ...
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tassidermia Tecnica di preparare, a scopo scientifico, le pelli degli animali in modo da renderne possibile la conservazione, e di imbottirle dando loro l’aspetto e l’atteggiamento degli animali vivi. [...] sostegni metallici, che imitano le forme dell’animale vivo. Gli scheletri da preparare si fanno imbiancare e le varie ossa si legano in connessione anatomica.
Gli invertebrati e alcuni Vertebrati (Anfibi, Pesci) si conservano meglio in liquidi (alcol ...
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Nell'orientamento più generale i complessi delle proprietà umane si sogliono dividere in due categorie: fisiche (somatiche) e psichiche, da considerare come i due aspetti di una sola realtà; ad una categoria [...] temporale) e variazioni di forma e di posizione delle ossa, che caratterizzano i diversi tipi morfologici umani nelle età e stessi metodi, rigorosi orientamenti fisiotopografici all'esame delle ossa dello scheletro, si può chiarire il significato ...
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Le Paleoscienze. Le origini delle attivita cognitive
Margherita Mussi
Le origini delle attività cognitive
I dati archeologici sono discontinui nel tempo e nello spazio, specie per quanto riguarda le [...] a depositarsi circa 200.000 anni fa, continuando poi ad accumularsi per oltre 100.000 anni. L'analisi delle superfici delle ossa di erbivori, fatta da G. Malerba e G. Giacobini, indica una serie di operazioni volte appunto al recupero delle parti da ...
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Minerali
Anna Maria Paolucci
Nella scienza dell’alimentazione, i minerali sono nutrienti di natura inorganica, tutti essenziali per l’organismo. Alcuni di essi, come calcio, fosforo, potassio, sodio, [...] : 11,5 g nel liquido intracellulare, 34,5 g nelle ossa e circa 46 g nel liquido extracellulare. Oltre al sodio naturalmente nello spazio intracellulare, nel tessuto connettivo e nelle ossa. Viene assunto quasi esclusivamente sotto forma di cloruro ...
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tessuti biologici
Aldo Fasolo
La ‘stoffa’ con cui sono fatti gli organi
Negli organismi pluricellulari, tra i quali l’uomo, le cellule si sono specializzate per compiere funzioni diverse, assumendo [...] gli anelli che rafforzano la trachea, i dischi che fungono da cuscinetti tra vertebre adiacenti e le estremità di alcune ossa. La combinazione di una componente minerale e di collagene flessibile rende l’osso più duro rispetto alla cartilagine, senza ...
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In biologia, organi il cui sviluppo è limitato a stadi precoci ontogenetici o evolutivi. Un esempio è quello delle modificazioni regressive cui può andare incontro l’occhio nell’oscurità del sottosuolo [...] filogenetiche, si verificano la quasi totale scomparsa del sistema pilifero, la riduzione delle vertebre cervicali e delle ossa del bacino, in correlazione queste ultime all’assenza degli arti posteriori. Con la specializzazione alla corsa su ...
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osso
òsso s. m. [lat. ŏs ŏssis] (pl. -i; in senso proprio e con valore collettivo, le òssa). – 1. a. Ciascuno degli elementi, duri, resistenti, di colore biancastro, formati di un particolare tessuto connettivo differenziato (tessuto osseo),...
osteogenesi
osteogèneṡi s. f. [comp. di osteo- e -genesi]. – 1. In fisiologia, il processo di formazione delle ossa dei vertebrati a scheletro osseo, e in partic. dell’uomo, che possono derivare o da un preesistente abbozzo cartilagineo (le...