TRIBUNALE (lat. tribunal, tribunale)
Emilio MAGALDI
Ugo Enrico PAOLI
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Antonio SEGNI
Giorgio BALLADORE PALLIERI
Agostino TESTO
Carlo ROCCATELLI
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La parola latina designa propriamente [...] l'obbligarlo aosservare la legge a volta a volta dal dittatore; dai tribuni militum consulari potestate, dai consoli. Soltanto nel sec. IV la maggiore frequenza dei processi, effetto dello sviluppo demografico ed economico, e la maggior distanza ...
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La vita intellettuale
Gino Benzoni
Di, da, a, per palazzo Ducale
Sterminata la testimonianza scritta di quella che è la produzione intellettuale della Venezia che vien da qualificare - semplificando [...] di distanza dalla "lussuria degl'intelletti" degli autori volti a stupire col "vaneggiare" immaginifico della penna, laddove egli, di contro, vorrebbe essere maestro e giudice, titolare d'elogi e biasimi, artefice d'"osservazioni" prescrittive ...
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La maturazione dello spazio urbano
Elisabeth Crouzet-Pavan
Introduzione
Agli inizi del XVI secolo Denis Possot, in viaggio verso i Luoghi Santi, sale, il giorno stesso del suo arrivo a Venezia, sul [...] strutturato e mantenuto da più di due secoli.
A qualche anno di distanza, l'operazione di liberazione del Canale riprende e di zone, alcune caratteristiche della quale si potevano osservarea partire dalla fine del XIII secolo. La periferia ...
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Venezia e l'entroterra (1300 circa - 1420)
Gian Maria Varanini
Premessa
Problemi di periodizzazione
Se si privilegia il piano dell'espansione territoriale, l'assunzione del biennio 1404-1405 come terminus [...] , ed è sembrato opportuno prendere in limine le distanze da quel tanto di convenzionale che è insito nella Doctores"
Un punto di osservazione altrettanto importante, e che si connette a quanto sopra osservatoa proposito delle `carriere' civili ...
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DIRITTO E SOCIETÀ
Lawrence M. Friedman e Laura Nader
Sociologia giuridica
di Lawrence M. Friedman
Introduzione
Lo studio del diritto e della società può essere definito, approssimativamente, come lo [...] di coscienza. Gli individui sono inclini aosservare o a disattendere le norme giuridiche, a farne uso o ad abusarne sulla base spostata verso situazioni nazionali e internazionali nelle quali la distanza fisica e sociale tra le parti è maggiore. Qui ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] politico e si tiene a rispettosa distanza dal tema teologico:
«Io non so a chi dispiaccia più che a me la ambizione, la puniti dal giudice temporale. E così è cosa giusta che si osservi e si pratichi per l’avenire, non permettendo che l’ufficio ...
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Relazioni internazionali
Carlo Maria Santoro
Definizioni
Oggetto della disciplina politologica delle 'relazioni internazionali' è lo studio della politica internazionale. La politica internazionale [...] risponde meglio alle esigenze di controllo a grande distanza (sea control) e di sicurezza della madrepatria rispetto a una periferia non contigua (v a tre vie nasce una lettura multipla della politica estera, a seconda del punto di osservazione: ...
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Il diritto prima e dopo Costantino
Salvatore Puliatti
Affrontare il tema del diritto nel periodo a cavallo dell’età costantiniana vuol dire confrontarsi con un’immagine stereotipa e ormai consolidata, [...] obbligando il giudice all’osservanza. Di qui la necessità di misure di difesa che mirassero a limitare la portata e scostamento sensibile, prevalendo per entrambi il rescritto63.
Ma la distanza tra le due legislazioni è meno sensibile di quanto possa ...
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Obbligo politico
Lorenzo Ornaghi
Introduzione
Qualunque forma storica di convivenza politica sembra potersi costituire solo in forza di un originario 'legame' fra tutti coloro che sono membri a pieno [...] sono infatti quei vincoli la cui violazione comporta - alla distanza - più inconvenienti che vantaggi, tanto dal punto di vista a sottomettersi a delle norme da osservare, e in tal modo a limitare la comune libertà, coloro che si sono sottomessi a ...
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Handicap
Giancarlo Urbinati
Olga Capirci
Paolo Casini
Handicap deriva dal nome di un gioco d'azzardo (hand in cap, "la mano nel cappello") con monete che si estraevano a sorte da un cappello. Il termine [...] normalità sono determinati dalle relazioni sociali, che contribuiscono a produrre la situazione di svantaggio. A tale riguardo, tuttavia, l'OMS pone in rilievo come recentemente si sia osservata "una tendenza alla diffusione del concetto di handicap ...
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distanza
s. f. [dal lat. distantia, der. di distare «distare»]. – 1. La lunghezza del tratto di linea retta (nell’ordinario spazio euclideo, altrimenti del tratto di geodetica) che congiunge due punti (e che s’identifica col concetto del minimo...
risoluzione
risoluzióne (ant. resoluzióne) s. f. [dal lat. tardo resolutio -onis «scioglimento, annullamento», der. di resolvĕre «risolvere», part. pass. resolutus]. – 1. L’azione di risolvere, il fatto di venire risolto, nel sign. di sciogliere...