. Sostanze chimiche che vengono aggiunte in piccola quantità a prodotti industriali per migliorarne alcune caratteristiche. Largo uso degli a. si fa nei derivati del petrolio usati come combustibili, carburanti [...] piombo tetraetile. Il TCP reagisce con tali depositi (ossidi di piombo) trasformandoli in fosfati.
Per evitare la Ricordiamo tra gli a. di questo genere l'ammoniaca gassosa, l'ossido e il carbonato di magnesio, la dolomite in polvere, alcune ammine ...
Leggi Tutto
TUFO
Federico Millosevich
Il nome di tufo è promiscuamente attribuito a rocce di natura assai diversa. Si chiamano tufi dei calcari teneri marnosi che si lasciano facilmente segare e modanare, o anche [...] , a cui si devono anche trasformazioni secondarie dei minerali che li costituiscono con formazioni di zeoliti, di carbonati, di ossidi di ferro, di silice, ecc. Per il complesso di queste azioni di diagenesi, da materiali originariamente incoerenti ...
Leggi Tutto
LEUCITICHE, ROCCE
Maria Piazza
. Vengono comprese sotto questa denominazione alcune rocce effusive, molto diffuse in Italia, le quali, se in esse alla leucite essenziale che sostituisce i feldspati [...] basiche e contengono oltre agli alcali - con prevalenza di solito di K2O su Na2O - anche notevoli quantità di ossidi di calcio, magnesio e ferro specialmente nei basalti leucitici.
Oltre che in queste rocce tipicamente leucitiche, la leucite può ...
Leggi Tutto
Il Berzelius nel 1825 diede il nome di ulogeni a quegli elementi che formano sali (dal gr. ἅλς "sale" e γεννάω "genero"); egli distinse nettamente i sali aloidi dai sali amfidi, i quali contengono ossigeno..
Al [...] per l'O; F fino ad oggi non si è potuto combinare con esso. Il solo alogeno che direttamente si può ossidare è lo J; esso forma ossidi relativamente stabili, i quali dimostrano il carattere più positivo dello J rispetto agli altri. L'affinità per l'O ...
Leggi Tutto
TAUBE, Henry
Eugenio Mariani
Chimico statunitense di origine canadese, nato a Neudorf (Saskatchewan) il 30 novembre 1915. Compì gli studi prima nell'università di Saskatchewan, dove conseguì il B.S. [...] elettroni, specie nei complessi metallici".
Le reazioni chimiche si suddividono in reazioni di sostituzione e in reazioni di ossido-riduzione, nelle quali ultime si ha trasferimento di elettroni. T. iniziò a interessarsi a questo problema quando la ...
Leggi Tutto
Ecotossicologia
David B. Peakall
L'ecotossicologia è l'area di studio che integra l'analisi degli effetti ecologici e tossicologici degli inquinanti chimici. Sebbene l'interesse degli ecotossicologi [...] : più di 6 miliardi di t di biossido di carbonio, 100 milioni di t di biossido di zolfo e 60 milioni di t di ossido di azoto. Ogni anno nell'ambiente vengono riversati 2,5 milioni di t di pesticidi e 300.000 t di piombo.
Gli effetti degli inquinanti ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Bernardoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Jabir è certamente l’alchimista arabo più importante e influente al quale, anche se [...] del sale comune. Il nome di Jabir è anche accostato all’introduzione del sublimato corrosivo, il nitrato d’argento, l’ossido rosso del mercurio, e il tetracloruro d’oro in soluzione. Jabir fa riferimento anche agli acidi solforico e nitrico, alla ...
Leggi Tutto
BRUNI, Giuseppe
Adolfo Quilico
Chimico, nato a Parma il 2-5 ag. 1873 da Ernesto e da Emilia Mattavelli. Il padre, avvocato, ricoprì per molti anni l'ufficio di segretario del comune di quella città. [...] problemi strutturali interessanti la chimica organica.
Dall'isomorfismo tra azossicomposti aromatici e nitroni dedusse che la struttura di N-ossidi assegnata ai primi da A. Angeli era quella corretta, prima ancora che questi, con l'isolamento di due ...
Leggi Tutto
BOZZA, Gino Antonio
Giampiero Marchese
Nacque a Firenze il 10 febbr. 1899 da Giuseppe, ingegnere delle Ferrovie dello Stato, e Rina Capellani.
Completati gli studi medi a Firenze, iniziò quelli di ingegneria [...] campi diversissimi: dagli studi propriamente chimici (pirosolfati e solfati acidi, arseniati di piombo, carbonatazione di ossidi alcalino-terrosi, cloridrina etilenica, ecc.) ai numerosi di chimica-fisica (potenziali termodinamici, concetto di ...
Leggi Tutto
batteria a ioni litio
Andrea Ciccioli
batterìa a ióni lìtio. – Tipo di batteria ricaricabile (detta anche, con denominazione plasmata sull'inglese lithium-ion battery, batteria litio-ione), il cui funzionamento [...] Il catodo è costituito anch'esso da un materiale capace di intercalare litio. I materiali catodici più utilizzati sono ossidi di vanadio, di manganese e di cobalto, fosfati di metalli di transizione (per es., LiFePO4), LiTiS2, cobaltiti come LiCoO2 ...
Leggi Tutto
ossidabile
ossidàbile agg. [der. di ossidare]. – Di sostanza che ha attitudine a essere ossidata. In partic., nel linguaggio com., di metallo soggetto a ossidarsi: posate, maniglie facilmente ossidabili.
ossidante
agg. e s. m. [part. pres. di ossidare]. – Di elemento o composto (ossigeno, ozono, acqua ossigenata, permanganato di potassio, ecc.) capace di ossidare: agente, sostanza o. (o, assol., un o., gli o., come s. m.); analogam., forza,...