Minerale, costituito da ossidodialluminio, Al2O3, trigonale. Di colore vario, con lucentezza adamantina, è molto duro (occupa il nono posto nella scala delle durezze di Mohs) e se ne distinguono diverse [...] , qualora il loro nome sia comune ad altre pietre, si dà, per distinguerle, l’appellativo di ‘orientale’: acquamarina orientale (azzurro-verdolino), ametista orientale (violetto), topazio orientale (giallo), giacinto orientale (arancione), smeraldo ...
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Elemento chimico trivalente, di simbolo Al, numero atomico 13, peso atomico 26,97, di cui è noto un solo isotopo stabile 2173Al.
Generalità
Scoperto da H. Davy nel 1812 e isolato da H.C. Oersted nel 1825 [...] sempre in combinazione allo stato diossido (corindone), diossido idrato (bauxite ecc.), dialluminato (crisoberillo, spinello ecc.), di silicato (leucite, argilla, feldspato, mica ecc.), di solfato (alunite), di fosfato, di fluoruro doppio ecc. È ...
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Sostanze di grande durezza, a grani con spigoli taglienti, usate in forma di polveri per lavorare superfici ed eseguire tagli. Si distinguono in a. naturali, quali il diamante, il corindone, il quarzo, [...] la sabbia, la pomice, la farina fossile, e in a. artificiali, tra cui il carburo di silicio, l’ossidodialluminio, il carburo di tungsteno, il carburo di boro che rappresenta l’a. sintetico più duro finora prodotto. Anche il vetro in polvere, la ...
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Tecnologie elettrochimiche
Bruno Scrosati
Le tecnologie elettrochimiche si basano sull’uso di elettrolizzatori costituiti, nella loro essenza, da una cella formata da due elettrodi, uno positivo e uno [...] basa su una tecnologia elettrochimica preceduta da una fase chimica.
L’alluminio è normalmente prodotto dalla bauxite, un ossidodialluminio idrato contenente silicio e altri ossidi metallici, quali ferro e titanio. Nella prima fase della produzione ...
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In metallurgia, rivestimento anticorrosivo di un pezzo metallico con uno strato aderentissimo e penetrante di un altro metallo; si ottiene scaldando, in atmosfera inerte o leggermente riducente, il pezzo [...] che si vuole applicare, che deve essere il più fusibile dei due. Dà buoni risultati la c. con alluminio dell’acciaio dolce, della ghisa, del rame: si immerge il pezzo in polvere dialluminio addizionata con ossidodialluminio e si scalda a 900 °C. ...
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Fune (di solito di grossa sezione), spesso metallica; anche tubo o guaina tubiforme.
C. per aeronautica
C. di guida (o c. moderatore o ammortizzatore) Lungo e pesante c. che viene lasciato pendere dalla [...] tensione con posa aerea si impiegano c. unipolari con conduttori dialluminio, isolati con polietilene reticolato, nei quali il neutro, in lega dialluminio, ha anche la funzione di organo portante. Per le maggiori tensioni l’isolamento più diffuso ...
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Materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio, caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza (proprietà che in alcuni tipi di v. possono anche mancare), di larghissimo impiego in molteplici [...] scorie radioattive prevedono l’uso di matrici di v. borosilicato (B2O3, SiO2 e percentuali minori diossididialluminio, magnesio, calcio e titanio). In esse è possibile incorporare una percentuale in peso diossididi rifiuti intorno al 15%. Tali ...
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Composto chimico di formula H2O, assai diffuso in natura nei suoi tre stati d’aggregazione: solido, liquido e aeriforme. Nel linguaggio corrente s’intende in genere l’a. allo stato liquido.
Per la sua [...] rimuovere il fosforo (tramite precipitazione chimica con cloruro ferrico o solfato dialluminio) e l’azoto (tramite nitrificazione, cioè ossidazione biologica dell’azoto ammoniacale, seguita da denitrificazione, cioè riduzione per via biochimica ...
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Elemento chimico di simbolo Fe, numero atomico 26, peso atomico 55,85, densità 7,85 g/cm3, punto di fusione 1536 °C. È il metallo più abbondante della Terra (costituisce il 34,6% della massa della Terra, [...] f. senza o con sviluppo diossididi azoto e formazione di nitrato ferroso e ammonico o di nitrato ferrico; l’acido nitrico corrispondenti elementi.
Ferro-alluminio
Contiene fino al 20% dialluminio e piccole quantità di silicio, manganese, carbonio ...
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Ambiente nel quale, con diversi sistemi (combustione, passaggio di corrente elettrica ecc.), è prodotto calore con lo scopo di riscaldare il materiale in esso caricato fino a raggiungere un prefissato [...] per la trasformazione del carbonato di calcio in ossidodi calcio, o calce) alluminio ecc.) e in forma di nastri o di fili, mentre per temperature superiori sono a base di carbone, grafite, carborundum oppure sono costituiti da fili di platino o di ...
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allumina
s. f. [der. di allume]. – Composto chimico, ossido di alluminio (Al2O3), esistente in natura come minerale (corindone, smeriglio); dotato di grande durezza e di alto punto di fusione, viene ottenuto artificialmente dalla bauxite e...
alluminio
allumìnio s. m. [lat. scient. Aluminium, termine (der. del lat. scient. alumina «allumina») coniato dal chimico ingl. H. Davy (1812)]. – Elemento chimico di simbolo Al, numero atomico 13, peso atomico 26,98, del III gruppo del sistema...