silicesìlice [Der. del lat. silex -icis "pietra dura"] [GFS] Diossido disilicio, SiO₂; è uno dei più abbondanti costituenti della crosta terrestre, come minerale in varie forme cristalline stabili [...] per fabbricare componenti ottici (lenti, prismi, ampolle di lampade elettriche, ecc.) da usare in tale campo dello spettro. ◆ [CHF] Gel di s.: prodotto di condensazione dell'acido silicico, in forma di granuli molto porosi, usato principalmente come ...
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Materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio, caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza (proprietà che in alcuni tipi di v. possono anche mancare), di larghissimo impiego in molteplici [...] con il tessuto cellulare e predisposto a formare un legame biologico con il tessuto osseo. V. costituiti da silice (45%), ossidodi calcio (24,5%), ossidodi sodio (24,5%) e anidride fosforica (6%) si applicano in ortopedia come ossa artificiali e in ...
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Composto chimico di formula H2O, assai diffuso in natura nei suoi tre stati d’aggregazione: solido, liquido e aeriforme. Nel linguaggio corrente s’intende in genere l’a. allo stato liquido.
Per la sua [...] di carbonato di calcio virtualmente presenti in 100 litri di a.; i gradi tedeschi (°T) esprimono i grammi diossidodi calcio virtualmente presenti in 100 litri di quantità possibile di sali disciolti, specie di calcio, magnesio, silicio ecc. Questi ...
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Giunzione, unione di elementi solidi, operata dall’uomo o spontanea.
Biologia e medicina
Fusione, durante lo sviluppo, di organi o parti primitivamente indipendenti.
In botanica, lo stesso che sinfisi.
In [...] all’alluminio e al silicio si usa s. ad arco. L’alluminio e le sue leghe sono di scarsa saldabilità perché si forma allumina e per le elevate conducibilità termica e suscettibilità di formare cricche a caldo; lo strato diossido va rimosso dai lembi ...
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Elemento chimico trivalente, di simbolo Al, numero atomico 13, peso atomico 26,97, di cui è noto un solo isotopo stabile 2173Al.
Generalità
Scoperto da H. Davy nel 1812 e isolato da H.C. Oersted nel 1825 [...] sempre in combinazione allo stato diossido (corindone), diossido idrato (bauxite ecc.), di alluminato (crisoberillo, spinello ecc.), disilicato (leucite, argilla, feldspato, mica ecc.), di solfato (alunite), di fosfato, di fluoruro doppio ecc. È ...
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Chimica
Elemento chimico del gruppo dei metalli alcalino-terrosi; simbolo Ca, numero atomico 20, peso atomico 40,08, di cui sono noti diversi isotopi stabili: 4020Ca, 4220Ca, 4320Ca, 4420Ca, 4620Ca, 4820Ca. [...] ottiene trattando al forno elettrico un miscuglio diossidodi c. e di coke o di antracite. Reagisce rapidamente con acqua a temperatura riducente nella metallurgia del magnesio e del silicio.
Cloruro di c.
Sale dell’acido cloridrico, noto nella ...
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Elemento chimico di simbolo C, numero atomico 6, peso atomico 12,01, di cui sono noti in natura gli isotopi stabili 126C, 136C (che ne costituiscono rispettivamente il 98,892% e l’1,108%), e 146C radioattivo [...] l’ossigeno, con lo zolfo, col silicio, col boro e con molti metalli. Dal punto di vista chimico si comporta come un elemento sviluppando 285 kJ/mol; miscele di aria e ossidodi c. contenenti dal 12,5% al 75% di quest’ultimo sono esplosive. Si ...
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Elemento chimico di numero atomico 15, peso atomico 30,98, di cui sono noti un isotopo stabile (di massa atomica 31) e 6 radioattivi, dei quali il più importante è quello di massa atomica 32, con vita [...] , costituita da una scoria, a base prevalentemente disilicatodi calcio e prodotti gassosi, costituiti da ossidodi carbonio, vapori di f. e piccole quantità di varie impurezze (fluoruro disilicio, polveri ecc.). Da questi gas, per raffreddamento ...
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Elemento chimico scoperto nel 1600 da V. Cascariolo; ha simbolo Ba, numero atomico 56, peso atomico 137,36; sono noti 8 isotopi di pesi atomici 130, 132, 133, 134, 135, 136, 137, 138. Metallo, di densità [...] ); si ottiene per lo più per riduzione sotto vuoto a 1100-1200 °C dell’ossido a mezzo disilicio o di alluminio; ormai in disuso il metodo di produzione di b. e di leghe di b. tramite elettrolisi del cloruro fuso. L’impiego più comune del b. e delle ...
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Composti del carbonio con un metallo o con un non metallo poco elettronegativo (per es., silicio e boro), escluso l’idrogeno. Per le loro particolari proprietà (difficile fusibilità, elevata durezza ecc.), [...] come quelli di calcio (➔), disilicio (➔ carborundum), di boro, di titanio, di tungsteno, di ferro, hanno notevoli applicazioni industriali. In generale si preparano per reazione diretta del carbonio con l’elemento o con l’ossido ad alta temperatura ...
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silicio
silìcio s. m. [lat. scient. silicium, der. del lat. class. silex silĭcis: v. silice]. – Elemento chimico di simbolo Si, numero atomico 14, peso atomico 28,09, tetravalente, appartenente al quarto gruppo del sistema periodico: mai libero...
terra
tèrra s. f. [lat. tĕrra]. – 1. a. In astronomia e geofisica, il pianeta su cui noi viviamo, il terzo dei pianeti del sistema solare in ordine di distanza dal Sole (dal quale dista 150 milioni di chilometri in media) e il quarto in ordine...