Eliminazione del fosforo da un metallo fuso. Ha speciale importanza in siderurgia: si realizza per effetto dell’azione ossidante esplicata da una corrente d’aria (procedimento Thomas) o di ossigeno (procedimento [...] D.) fatta passare attraverso la ghisa allo stato liquido, ovvero determinando, in un bagno metallico, la formazione di una scoria ricca in ossido di ferro (procedimento Martin-Siemens, forno elettrico, ecc.: ➔ acciaio). In ogni caso il fosforo viene ...
Leggi Tutto
Sistema di duplicazione basato sulla stampa per effetto elettrostatico; si differenzia dalla xerografia in quanto l’immagine latente elettrostatica, cioè quella che mantiene la carica, si forma direttamente [...] sul foglio di copia, realizzato con carta speciale avente nei prodotti di carica pigmenti bianchi, generalmente di ossido di zinco; il procedimento di duplicazione nelle altre fasi è lo stesso della xerografia. Il sistema ha trovato limitate ...
Leggi Tutto
Chimico (Broniszòw 1846 - Cracovia 1915), allievo di R. W. von Bunsen e G. R. Kirchhoff, prof. di chimica analitica (dal 1876) nell'univ. di Cracovia. È noto soprattutto per le ricerche sulla liquefazione [...] dei gas che gli consentirono di liquefare l'ossigeno, l'azoto, l'ossido di carbonio, l'argo. Pregevoli sono anche gli studî sulle proprietà fisiche dei gas a temperature molto basse e allo stato liquido e solido. ...
Leggi Tutto
Elemento chimico, di simbolo Co, peso atomico 58,94, numero atomico 27. In natura è diffuso in diversi minerali principalmente come arseniuro, solfuro e solfoarseniuro, in genere associato con il nichel [...] a reazione, apparecchiature chimiche), per preparare leghe resistenti all’usura. Fra i sali di c. sono importanti gli ossidi, usati nell’industria ceramica e vetraria, come siccativi di pitture e vernici, per la preparazione di catalizzatori (per ...
Leggi Tutto
Amminoalcoli che si possono considerare derivati dall’ammoniaca per sostituzione parziale o totale degli atomi di idrogeno con radicali dell’etanolo (➔ etilico, alcol). Sono liquidi incolori, di odore [...] ammoniacale, di elevato punto di ebollizione, miscibili con l’acqua. Si preparano industrialmente per reazione dell’ossido d’etilene con l’ammoniaca; dal rapporto tra le quantità dei reagenti dipende la quantità delle diverse e. ottenute.
Le e. hanno ...
Leggi Tutto
REFRATTARÎ, MATERIALI
Aldo Maffei
. Sono quei materiali che possono resistere ad alte temperature, almeno di 1500°, senza sensibile alterazione. Requisito essenziale dei materiali refrattarî, oltre [...] ; uno di questi materiali è un sale: il caolino; la maggior parte sono ossidi: anidride silicica, ossido di alluminio, ossido di magnesio, ossido di calcio, ossidi di terre rare, poi carbone e carburi.
Refrantarî acidi. - Silice. - La silice anidra ...
Leggi Tutto
Sigla di Fast Breeder Reactor, reattore nucleare autofertilizzante (➔ reattore) con la zona centrale, il nocciolo, costituita da elementi fissili (ossidi di uranio e plutonio o ossidi di uranio arricchito), [...] e quindi attiva, atta a generare potenza, e la zona periferica, il mantello, costituita da elementi fertili (ossido di uranio naturale o impoverito); nel mantello i materiali fertili si convertono in fissili catturando i neutroni di fuga dal nocciolo ...
Leggi Tutto
Ossiacidi alifatici, di formula CH2OHCOOH, noti anche con i nomi di acidi ossiacetici o ossietanoici: in natura sono contenuti in piccole quantità nell’uva non matura, nelle carrube, nel sugo di barbabietola [...] ecc.; sinteticamente si ottengono come intermedi nella produzione del glicol etilenico da aldeide formica, ossido di carbonio e acqua o per idrolisi alcalina dell’acido monocloroacetico o per riduzione elettrolitica dell’acido ossalico su elettrodi ...
Leggi Tutto
GALLÉ, Émile
Jacques Combe
Vetraio e decoratore, nato a Nancy il 4 maggio 1846, ivi morto il 23 settembre 1904. Completò la pratica professionale con lunghe ricerche chimiche che rinnovarono le risorse [...] della sua arte. Il suo vetro Chiaro di luna, ottenuto con l'ossido di cobalto, ebbe grande successo all'esposizione del 1878; utilizzò poi l'iridio, il gallio, il rame, l'argento, lo zolfo; usò smalti duri, opachi, di una grande ricchezza di tinte. ...
Leggi Tutto
Il c. è stato isolato e riconosciuto come elemento nel 1780 da T. O. Bergman, ma è stato utilizzato come metallo solo a partire dalla prima guerra mondiale.
Nel 1910 il consumo annuo era di 300 t di ossido, [...] 0,001% delle rocce ignee della crosta terrestre.
Le principali fonti di c. attualmente sfruttate sono costituite dai giacimenti di ossidi o di solfuri cupro-cobaltiferi della repubblica dello Zaire e di quella dello Zambia, dai giacimenti di Cu-Ni-Co ...
Leggi Tutto
ossido
òssido s. m. [dal fr. oxyde, comp. di oxy- «ossi-2» e del suff. -ide di acide «acido»]. – 1. In chimica inorganica, composto binario dell’ossigeno sia con un metallo (o. basico, che, reagendo con acqua, forma un idrossido basico o base),...
ossidabile
ossidàbile agg. [der. di ossidare]. – Di sostanza che ha attitudine a essere ossidata. In partic., nel linguaggio com., di metallo soggetto a ossidarsi: posate, maniglie facilmente ossidabili.