Simbiosi
Paola Bonfante
Silvia Perotto
Nel 1878, durante un convegno di naturalisti e medici europei, il patologo tedesco Anton H. De Bary introdusse per la prima volta il termine simbiosi (dal greco: [...] e citoscheletro. Anche il periodo in cui avvennero tali eventi è sconosciuto: poiché il rialzo di concentrazione dell'ossigeno nell'atmosfera avvenne circa 2200 milioni di anni fa, si pone l'origine della cellula eucariotica subito dopo questa ...
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Biosfera. Ecologia del plancton microbico
Stephen J. Giovannoni
Ulrich Stingl
A causa di alcune delle sue caratteristiche ‒ in particolare il basso contenuto di nutrienti prevalente sulla superficie [...] e di testare ipotesi sorte dai dati della sequenza del genoma. Ancora una volta, gli organismi fototrofi ossigenici unicellulari marini offrono l'esempio migliore. La coltura delle specie marine Synechoccoccus e Prochlorococcus ha portato a grandi ...
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Scienza, introdotta da V.I. Vernadskij (1923), che studia il ruolo che gli organismi viventi esercitano sulla ripartizione, dispersione, mobilità, concentrazione degli elementi nella crosta terrestre. [...] sia locale sia globale: eutrofizzazione di laghi, fiumi e acque costiere con fioriture algali e diminuzione della concentrazione di ossigeno nell’acqua; elevata concentrazione di ossidi di azoto nell’aria; presenza di nitrati nelle acque potabili a ...
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Biologo (West-Newton, Massachusetts, 1901 - Parigi 1995); direttore dei laboratorî di biologia della Harvard University (1928-50), fu poi segretario generale di varie organizzazioni internazionali. Socio [...] di quella subunità e non dall'eventuale occupazione dei siti di legame nelle altre subunità. Questo modello di cinetica enzimatica è riuscito, per es., a spiegare la curva di saturazione con l'ossigeno dell'emoglobina, tipica proteina allosterica. ...
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Neuroscienze
Pietro Calissano
Jacopo Meldolesi
Flavia Valtorta
Francesco Clementi
Parte introduttiva
di Pietro Calissano
Per neuroscienze si intende quell'insieme di discipline che studiano come [...] Il risultato finale, quindi, è una loro diminuzione numerica. Essendo tra le cellule che più dipendono dall'apporto di ossigeno, in caso di trombosi o emorragia cerebrale i neuroni delle aree non più irrorate, e quindi anossiche, muoiono rapidamente ...
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Affossamento terrestre di una certa estensione, nel quale le acque permangono.
Geografia fisica e sedimentologia
I l. si possono presentare di forma e dimensione molto variabili, come variabili sono anche [...] e Copepodi, i Turbellari.
Il popolamento ittico varia nelle tre zone strutturali e a seconda della profondità, temperatura e ossigenazione delle acque del lago. L’insieme dei fattori chimici, fisici e biologici va considerato unitariamente per ogni l ...
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Piega della cute determinata da una sollecitazione meccanica continua su un tessuto alterato biologicamente. Indipendentemente dal loro aspetto e dalla loro posizione, le r. riconoscono sempre come causa [...] ultraviolette del Sole. Nel primo caso, i danni subiti dalla cute sono causati in prevalenza dai radicali liberi dell’ossigeno, nel secondo caso, dai raggi ultravioletti (UV).
In biologia, piega che si forma sulla superficie mucosa di alcuni organi ...
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Biologia
Elemento genetico
trasponibile Unità genetica in grado di inserirsi in un cromosoma, uscirne e reinserirsi successivamente in una diversa posizione. Con tale locuzione sono altresì indicate le [...] : il processo 3α (cioè la fusione di tre nuclei di elio in 12C) e, in seguito, le combustioni del carbonio, dell’ossigeno e del silicio. Attraverso questi processi, si generano elementi via via più pesanti, fino al 56Fe. D’altra parte, la stella si ...
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Giunzione, unione di elementi solidi, operata dall’uomo o spontanea.
Biologia e medicina
Fusione, durante lo sviluppo, di organi o parti primitivamente indipendenti.
In botanica, lo stesso che sinfisi.
In [...] di s. ossidrica se il gas è l’idrogeno. L’attrezzatura di s. è costituita dalle bombole di gas combustibile e di ossigeno collegate al cannello per s. da tubi flessibili; la fiamma si forma all’estremità del cannello (➔), che serve a miscelare i due ...
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Composto di cloro e idrogeno; ha formula HCl e appartiene al gruppo degli idracidi. È un gas incolore di odore pungente che fuma fortemente all’aria; si scioglie facilmente in acqua (nella proporzione [...] ’atmosfera di cloro), o per reazione del cloruro sodico con acido solforico o con una miscela di anidride solforosa e ossigeno (ne deriva un acido c. meno puro), o come sottoprodotto della clorurazione di prodotti organici (con quest’ultimo metodo si ...
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ossigeno
ossìgeno s. m. [dal fr. oxygène, comp. di oxy- «ossi-1» e -gène «-geno», propr. «generatore di acidi», termine coniato dal chimico fr. A.-L. Lavoisier nel 1783]. – Elemento chimico di simbolo O, numero atomico 8, peso atomico 16,...
ossigenare
v. tr. [der. di ossigeno] (io ossìgeno, ecc.). – 1. a. Arricchire di ossigeno: o. l’aria, introdurvi più ossigeno di quello normalmente presente; o. l’acqua, sciogliervi ossigeno. b. In usi estens.: ossigenarsi i polmoni (o assol....