DELLA SETA, Lombardo
Emilio Pasquini
Nacque a Padova da Iacopo nella prima metà del sec. XIV.
Scarsi i dati biografici, anche perché poco si può ricavare in proposito dalle sue lettere e da quelle a [...] su questa vita: è la Senile XI 11,dove la descrizione dell'esistenza umana è manieristicamente impostata sulla figura dell'ossimoro.
Il 21 apr. 1367 il copista personale del Petrarca, il ravennate Giovanni Malpaghini, abbandonò la casa del poeta: fu ...
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GOVONI, Corrado
Riccardo D'Anna
Nacque presso Ferrara, a Tamara, frazione di Copparo, il 29 ott. 1884 da Carlo e da Maria Albonetti. Discendente da una famiglia contadina, lasciò presto le terre del [...] .
Pure, già nei cento sonetti che compongono Le fiale nel suo "parnassianesimo scapigliato", molto appare tuttavia giocato in ossimoro rispetto al mondo estetizzante, esotico, in una parola dannunziano che il G. vuole ricreare e delibare nelle sue ...
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GRILLO, Angelo
Luigi Matt
Nacque a Genova, da Nicolò e Barbara Spinola, molto probabilmente nel 1557 (l'anno è stato indicato solo di recente, con buoni argomenti, da E. Durante e A. Martellotti), forse [...] mostrano un'oltranza stilistica - evidente soprattutto nell'uso parossistico di figure come la metafora, l'antitesi, l'ossimoro, i bisticci fonici - che li avvicinano alle più ardite realizzazioni della poesia concettista. I Pietosi affetti divennero ...
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CASTI, Giambattista
Salvatore Nigro
Nacque ad Acquapendente (Viterbo) il 29 ag. 1724 da Francesco, nativo di Montefiascone, e da Francesca Pegna, di Cassino. All'età di dodici anni entrònel seminario [...] Milano. In questo periodo con molta probabilità lo conobbe Parini, che gli dedicò un sonetto feroce e strappapelle giocato sull'ossimoro tra la "castità" del nome e la "disonestà" della vita: "brutto, vecchio e puzzolente","satiro maligno" e "mostro ...
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LUBRANO, Giacomo
Luigi Matt
Nacque quasi certamente a Napoli nel 1619, forse il 12 settembre. Non sono noti i nomi dei genitori e nulla si sa della sua infanzia.
La prima notizia certa riguarda il suo [...] Ortesta, G. L.: il tempo del verme, in Paragone Letteratura, XXVIII (1977), 326, pp. 18-27; C. Ossola, Apoteosi ed ossimoro. Retorica della "traslazione" e retorica dell'unione nel viaggio mistico a Dio: testi italiani dei secoli XVI-XVII, in Riv. di ...
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ossimoro
ossimòro (alla greca ossìmoro) s. m. [dal gr. ὀξύμωρον, comp. di ὀξύς «acuto» e μωρός «stupido», con allusione al contrasto logico]. – Figura retorica consistente nell’accostare nella medesima locuzione parole che esprimono concetti...