Fante, John
Giovanna Ferrara
Scrittore italo-americano, nato a Denver (Colorado) l'8 aprile 1909 e morto a Woodland Hills (California) l'8 maggio 1983. Visse fino al 1930 a Boulder, dove studiò in un [...] liti fra i genitori, la condizione di figlio di immigrati italiani - fonte di sospetto se non di aperto ostracismo sociale -, l'alcolismo e il comportamento del padre lo segnarono in modo irreversibile, ma costituirono anche la fonte primaria ...
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TUCIDIDE
Paola Zancan
Ateniese, figlio di Melesia, del demo di Alopece. Imparentato con Cimone, fu anch'egli rappresentante del partito dei conservatori, difensore pugnace di quell'ideale ch'era stato [...] della sola città tiranna. Ma il popolo (probabilmente nel 443) diede a Pericle favore ed appoggio, a Tucidide l'ostracismo. Come uomo politico, ebbe da Aristotele altissimo elogio.
Bibl.: G. Busolt, Griechische Geschichte, III, i, Gotha 1897, p. 490 ...
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Politico e generale ateniese (n. circa 530-525 - m. 460 circa a. C.). T. fu tra i principali artefici della vittoria greca sui Persiani e il creatore della potenza ateniese. Dotato di un fine intuito politico, [...] militari, che furono dirette da Aristide per l'esercito e da Santippo per la flotta, richiamati in patria dall'ostracismo su proposta di Temistocle. Egli provvide allora alla costruzione delle mura di Atene e alla fortificazione del Pireo, cercando ...
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La democrazia diretta
Gianfranco Pasquino
La storia della democrazia diretta viene giustamente fatta iniziare con l’esperienza della Grecia di Atene grosso modo dal 400 al 320 a.C. Non ci sono dubbi [...] , per periodi più o meno lunghi, ma anche definitivamente, coloro che avessero malmeritato, violando le leggi: l’ostracismo. L’esperienza politica importante dopo quella ateniese non fu tecnicamente «democratica» per un insieme di ragioni, ma ...
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VICUÑA MACKENNA, Benjamín
Raoul Margottini
Storico chileno, nato a Santiago il 25 agosto 1831, morto presso Valparaiso nel 1886. Il V. ha esercitato anche un'azione politica di grande risonanza, oltre [...] Historia de la campaña de Tacna y Arica (2ª edizione, 1881). Si ricordano inoltre: El sitio de Chillán; El ostracismo de los Carreras; Diego Portales; La revolución de la independencia del Perú (1860); José Cortés y Madariaga (1881); Juan Fernandez ...
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Polemista politico (Thetford, Norfolk, 1737 - New York 1809). Raggiunta Filadelfia grazie all'interessamento di B. Franklin, dopo un avventuroso passato nella nativa Inghilterra, partecipò alla Rivoluzione [...] più famosa, pubblicata tra il 1794 e il 1796. D'ispirazione fortemente laica, questa ultima opera fu alla base dell'ostracismo che incontrò P. al suo ritorno a New York (1802), dove si trovò ad operare in un contesto politico profondamente ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Esclusa dal grande giro della committenza religiosa, la pittura si sviluppa in Inghilterra [...] di storia che, sul continente, assicura fama agli artisti.
La conversation piece
Per quasi due secoli l’ostracismo decretato dalla religione anglicana all’uso liturgico delle immagini sacre limita pesantemente la produzione artistica inglese. Esclusa ...
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Nella tradizione più antica ci appaiono come una stirpe ateniese: una tradizione più tarda fa gli Alcmeonidi insieme coi Peonidi discendenti di Nestore. Evidentemente agli Alcmeonidi si applica una tradizione, [...] V, 72-75; Aristotele, ibid., 19, 20. Per Megacle, figlio di Ippocrate, v. Aristotele, Resp. Ath., 22, che parla del suo ostracismo nel 487-86. Per Agariste: Erodoto VI, 131.
Bibl.: Toepffer, Att. Genealogie, Berlino 1889, p. 225 segg. e id., in Pauly ...
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Artista e teorico dell'arte (Praga 1900 - ivi 1951), figura centrale dell'avanguardia ceca. In contatto con gli esponenti più vivaci della cultura europea (F. T. Marinetti, Le Corbusier, H. Meyer), attento [...] e con centinaia di collage fotografici, spesso variazioni sul tema prediletto della donna. Negli ultimi anni, quando l'ostracismo politico gli impedì di pubblicare, T. si dedicò all'elaborazione di un'ampia fenomenologia dell'arte moderna, rimasta ...
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Scrittore russo di origine abchasa (Suchumi 1929 - Peredelkino 2016). Esordì nel 1957 con la raccolta di versi Gornye tropy ("Viottoli montani"), cui seguirono Zelënyj dožd´ ("La pioggia verde", 1960), [...] iz Čegema (1972; trad. it. Sandro di Cegem, 1998) tracciò un ritratto ironico di Stalin. Quest'opera gli costò un lungo ostracismo da parte delle autorità, ma lo rese popolare in Russia. La sua prosa, per la maggior parte autobiografica, si distingue ...
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ostracismo s. m. [dal gr. ὀστρακισμός, der. di ὀστρακίζω «infliggere l’ostracismo», da ὄστρα-κον: v. ostrakon]. – 1. Tipo di sanzione vigente nel 5° sec. a. C. ad Atene (quindi imitato da altre città greche, tra le quali Siracusa, dove prese...
-ostraci
-òstraci (o -òstrachi) [dal gr. ὄστρακον «guscio, conchiglia»]. – Secondo elemento compositivo di termini della nomenclatura zoologica relativa ad artropodi, spec. crostacei (concostraci, malacostraci), o anche a pesci fossili (eterostraci,...