Baritono francese (Marsiglia 1848 - New York 1923). Studiò ai conservatorî di Marsiglia e Parigi. Esordì a Marsiglia nel 1867, ma si rivelò l'anno dopo a Parigi negli Ugonotti. Cantò poi nei principali [...] e d'America, tra l'altro in molte prime rappresentazioni assolute (Il Guarany di A. C. Gomes; Pagliacci di R. Leoncavallo; Otello, Falstaff di G. Verdi). Fu poi insegnante di canto a Parigi e (dal 1909) a New York. Oltre agli scritti autobiografici ...
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REICHER, Emanuel
Giuseppe Gabetti
Attore, nato a Bochnia in Galizia il 7 giugno 1849, morto a Berlino il 15 maggio 1924. Rappresentante del naturalismo, fu uno dei maggiori interpreti di Ibsen e di [...] nelle parti in cui doveva esprimere la spiritualità che nasce dalle grandi sofferenze; e, dopo essere stato un tragico Otello e un drammatico Florian Geyer, dopo aver incarnato le figure più significative del teatro dell'epoca, Rosmer, Solness, il ...
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VYDRA, Václav
Ottokar Fischer
Attore e regista cèco, nato a Svatá nel 1876. Scritturato nel 1913 al teatro di Praga-Vinohrady, passò nel 1922 al Teatro Nazionale.
È il principale rappresentante cèco [...] , e magistrale è soprattutto la sua interpretazione di Edgar nel Dödsdansen di A. Strindberg. Fra le sue altre creazioni meritano menzione Otello e Re Lear di Shakespeare, Tiresia nell'Edipo di Sofocle, Don Juan e Tartulfe di Molière, Esrà di E. O ...
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Cantante, baritono, nato a Firenze il 16 ottobre 1913. Studiò con Raoul Frazzi e esordì a Empoli nel 1936 in una rappresentazione della Traviata di Verdi. Affermatosi rapidamente, è da varî anni uno degli [...] del teatro lirico italiano, riscuotendo particolari successi nel Barbiere di Siviglia di Rossini, nel Rigoletto, nell'Aida e nell'Otello di Verdi: Ha cantato in molti dei principali teatri italiani e stranieri, ha inciso parecchi dischi, spesso a ...
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Raccolta (1565) di cento novelle (113 con le 10 dell'esordio e 3 incidentali) del letterato G. Giraldi (1504-1573). Narrate da una brigata di uomini e donne, durante la fuga dal sacco di Roma del 1527 [...] su una nave diretta a Marsiglia, sono divise in dieci decadi, corrispondenti alle giornate.
Da due di esse W. Shakespeare derivò le trame dell'Otello e di Measure for measure. ...
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SALVINI
Mario Ferrigni
Famiglia di attori che fa capo a Giuseppe, nato a Livorno nella seconda metà del sec. XVIII, da famiglia oriunda di Orvieto. Insegnante di letteratura in un istituto privato di [...] città inglesi, nel '76 (a Londra recitò con successo, mai conseguito da artisti stranieri in opere di Shakespeare, ben 30 volte l'Otello, 14 l'Amleto); fu in Germania e Austria nel '77; nel 1880 in Romania, donde ritornò negli Stati Uniti con attori ...
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Attore (Siracusa 1906 - Roma 1991). Debuttò giovanissimo, ma solo negli anni Quaranta si impose come uno degli attori più intelligenti e moderni della scena italiana. Da allora fu interprete eclettico [...] sottile capacità di scavare nei personaggi fino a trarne alla luce aspetti inediti e inquietanti. Grandissimo Jago nell'edizione dell'Otello (1956) in cui aveva come compagno V. Gassman, R. ci ha dato le sue migliori interpretazioni nei testi di L ...
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Pittore, illustratore e costumista italiano (Colorno 1856 - Boulogne-sur-Seine 1912). Costumista alla Scala di Milano dal 1880 al 1890 e poi collaboratore dei maggiori teatri europei, fu artista estroso [...] trito realismo allora di moda lo pose tra gli innovatori del teatro italiano di fine secolo. Varia la sua attività, dalla lirica (Otello di Verdi, 1887; Bohème di Puccini, 1897; Veritas et Amor di Pizzi, 1904; Don Carlos di Verdi, 1912) ai balletti ...
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Attore italiano (Roma 1946 - Tagliacozzo 2023). Autodidatta e tecnico di palcoscenico, dopo esperienze come attore con i registi B. Besson, F. Enriquez, L. Ronconi, A. Trionfo e M. Bolognini, nel 1981 [...] come protagonista ora come spalla di G. Mauri, i principali ruoli del repertorio classico e moderno, da Faust a Jago, da Otello a Puck, da Sganarello a Calibano ed Edipo. Fra le sue interpretazioni: Riccardo II di W. Shakespeare (1991); Anatol di A ...
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Pittore (Samaná, San Domingo, 1819 - Parigi 1856). Allievo di J.-D. Ingres, risentì anche l'influsso di E. Delacroix. Tra le opere ispirate a Ingres, ma già pervase da un accento romantico, si possono [...] d'Esther (1841), Le due sorelle (1843), tutte al Louvre. L'accostamento a Delacroix è sensibile già nelle incisioni per Otello (1844) e in ῾Alī ibn Hāmid, califfo di Costantina (1845, Versailles). Un viaggio in Algeria (1846) rafforzò le tendenze ...
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Otello
Otèllo (anche otèllo) s. m. – Propr., nome del protagonista della tragedia Othello, the Moor of Venice (1604 circa) di Shakespeare, usato antonomasticamente per indicare un marito, o un uomo in genere, geloso in modo ossessivo: essere...
parte
s. f. [lat. pars partis]. – 1. a. Ciascuno degli elementi in cui un intero è diviso o può essere diviso, sia che essi siano materialmente staccati l’uno dall’altro, sia che possano essere soltanto considerati separatamente, per caratteristiche,...