Inconscio
CCesare L. Musatti e Enzo Funari
di Cesare L. Musatti e Enzo Funari
Inconscio
sommario: 1. Via metafisica e via psicologica al concetto di inconscio. 2. L'epoca dell'ipnosi. 3. Ipnosi e isteria. [...] nell'inconscio lascia invece le pulsioni allo stato brado.
La tesi, sempre sostenuta da Freud, del carattere ottativo del sogno, del fatto cioè che esso non esprime pensieri, giudizi, costatazioni, rievocazioni, recriminazioni, rammarichi, ecc., ma ...
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MANCINI, Poliziano
Ugo Piscopo
Figlio di Iacomo di Giovanni, nacque a Montepulciano presumibilmente nel 1579.
La data di nascita si desume da un medaglione sui frontespizi dei due volumi del M. stampati [...] .
La scrittura è assoggettata a calcoli e progetti ideologici, dottrinari e allegorici, tuttavia diventa interessante quando abbandona il taglio ottativo e parenetico. Il che avviene non di rado: sotto l'urgenza, infatti, dell'invenzione di aspetti e ...
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Fino alla metà del Novecento il concetto di B. applicato al campo letterario appariva in modo saltuario e sporadico, poiché era un termine usato per indicare più genericamente l'intero periodo storico [...] artificioso, vuoto e sensuale, subentra la scoperta di un messaggio pacifista che per reazione bene si spiega, come auspicio ottativo, nel clima della guerra dei Trent'anni che stava insanguinando l'Europa, accompagnata da una pestilenza e da una ...
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. La famiglia linguistica dravidica comprende tutti i principali idiomi dell'India meridionale dal 20° all'8° parallelo. In questo territorio s'incuneano, però, lingue non dravidiche (specialmente nella [...] prestiti ariani e non esente da influssi santali, specialmente nella coniugazione (presenza di un congiuntivo e di un ottativo che non esistono nel Kurukh).
Il Gōṇḍī è la principale lingua dravidica dell'India settentrionale, i Goṇḍ dovevano essere ...
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venire
Alessandro Niccoli
Verbo ad alta frequenza, con oltre 670 occorrenze distribuite in modo uniforme in tutte le opere, compreso il Fiore (nel Detto compare una sola volta). L'ampiezza della documentazione [...] e disse: " I' son Lucia... ". Più interessano alcuni casi in cui il verbo cade al congiuntivo con valore esortativo e ottativo o all'imperativo. Per esprimere l'auspicio che una persona, attualmente lontana, venga dove si trova la persona che parla ...
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L’italiano di Milano si può definire come una sottovarietà galloitalica dell’➔ italiano regionale settentrionale (che esclude cioè l’italiano regionale del Triveneto). La sua fisionomia va collegata ai [...] come transitivo: ho bisogno un favore; ecc.). Più caratterizzanti come tratti ‘milanesi’ appaiono ancora oggi l’uso dell’ottativo mai che + presente congiuntivo / indicativo (mai che mi porti al cinema), usi particolari di così in molti contesti ...
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Lionardo Salviati (1539-1589) fu uno dei protagonisti della ➔ questione della lingua del Cinquecento. Appartenente a un’illustre famiglia fiorentina le cui vicende si intrecciano con quelle dei Medici [...] , basato su tre parametri: quelli del tempo (passato, presente e futuro), del modo (indicativo, imperativo, ottativo o desiderativo, soggiuntivo o condizionale, infinitivo) e anche dell’aspetto (perfetto / imperfetto, determinato / indeterminato ...
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Scienza indiana: periodo classico. La tradizione del vyakarana (grammatica')
George Cardona
La tradizione del vyākaraṇa (grammatica')
L''Aṣṭādhyāyī' di Pāṇini
L'Aṣṭādhyāyī (Trattato in otto capitoli) [...] alla quale gli affissi introdotti dalle regole successive sono chiamati kṛtya (in termini occidentali, 'participio ottativo passivo'). Esistono due vārttika a questo sūtra. Nel primo, kṛtyasaṃjñāyāṃ prāṅṇvulgrahaṇam, Kātyāyana propone di aggiungere ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La prassi rituale tra gesti e parole
Marcello Carastro
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella cultura greca la vita religiosa è profondamente [...] sia l’uso del modo imperativo, che esprime non proprio un ordine, ma una richiesta decisa, sia quello dell’ottativo, che può restringere notevolmente i margini di scelta della divinità.
Spesso accompagnata da una libagione, la preghiera è pronunciata ...
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etica
Termine introdotto da Aristotele per designare le sue trattazioni di filosofia della pratica; indica quella parte della filosofia che si occupa del costume, ossia del comportamento umano. Salvo [...] del discorso etico. Hare infine, studiando l’articolarsi del linguaggio morale in quanto linguaggio specifico dotato di senso imperativo-ottativo, o parte normatica o neustica, e contenuto fattuale, o parte frastica, giunge a proporre la nozione di ...
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ottativo
agg. e s. m. [dal lat. tardo optativus (modus) «modo del desiderio», traduz. del gr. εὐκτική (ἔγκλισις)]. – Modo che nel sistema verbale di alcune lingue ha la funzione di esprimere il desiderio e la possibilità. Nella famiglia linguistica...
precativo
agg. e s. m. [dal lat. precativus, der. di precari «pregare»]. – In sanscrito, (modo) p., speciale forma di ottativo, sorta in parte dall’ottativo dell’aoristo in uso solo nel periodo vedico; il nome deriva dal fatto che esso era...