Modo che nel sistema verbale di alcune lingue ha la funzione di esprimere il desiderio e la possibilità.
Nella famiglia linguistica indoeuropea l’o., in età storica, appare conservato in indoiranico, in tocario e in greco, e in parte nel baltico, sotto la forma del permissivo, e in slavo, in alcuni tipi di imperativo; in altre lingue invece è stato assimilato dal congiuntivo, che ne continua le funzioni. ...
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In sanscrito, speciale forma di ottativo, detta anche benedettivo, sorta in parte dall’ottativo dell’aoristo, non più vitale in epoca postvedica; il nome deriva dal fatto che è usato specialmente nell’invocazione [...] di una divinità al fine di ottenerne il favore ...
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In grammatica, modo indicante la volontà, la possibilità, la proiezione nel futuro dell’azione pensata (quindi spesso usato a designare il futuro). Il suo impiego viene sovente a coincidere con quello [...] ; ciò ha fatto sì che in latino e in germanico i due modi si siano fusi in uno e che nel greco della koinè l’ottativo sia scomparso lasciando in eredità al c. le proprie funzioni. Nelle lingue moderne l’uso del c. è molto ristretto.
In italiano, il c ...
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botanica Forma perfetta (o stato p. o stadio p.) In certi funghi, la fase del ciclo di sviluppo che si riproduce per mezzo di spore aploidi, sessuali, originatesi, per es., nell’asco dei Funghi Ascomiceti; [...] al greco (nell’italiano si usa passato prossimo).
Il p. costituisce un tempo particolare dell’indicativo, del congiuntivo e ottativo e dell’infinito (per es., dal lat. tangere «toccare», perf. ind. tetĭgi «ho toccato», cong. tetigĕrim «abbia, avessi ...
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Il modo congiuntivo è uno dei modi del verbo italiano (➔ modi del verbo). Ha quattro tempi: due semplici (il presente e l’imperfetto) e due composti (il passato e il trapassato). Nella tradizione grammaticale, [...] di dubitare. L’inglese, ad es., ha perso il congiuntivo da secoli, come già il latino aveva perso l’ottativo, ma non le sue funzioni, trasferite sulle opzioni alternative.
Lazzeroni, Romano (2002), Congiuntivo e indicativo. Una vicenda sanscrita e ...
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INFINITO
L’infinito è un modo verbale indefinito che ha soltanto i tempi presente e passato: l’infinito presente (o semplice) e l’infinito passato (o composto); l’infinito passato si forma con l’infinito [...] dire che una volta eri simpatico!
– iussivo (che esprime un ordine)
Cuocere per cinque minuti
– desiderativo (o ottativo)
Averlo saputo prima!
Nelle proposizioni ➔enunciative, preceduto da ecco, può indicare un fatto improvviso o un’azione immediata ...
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Le formule esclamative sono unità di varia natura ed estensione (sintagmi, frasi e frammenti di frase) accomunate dalla funzione di esprimere in modo diretto sentimenti o emozioni del parlante (gioia, [...] a un sistema di rimandi interno al testo (si veda il caso del polifunzionale magari, che può avere valore ottativo, eventuale, concessivo a seconda dei contesti; ➔ modalità). Nel parlato possono essere inoltre ➔ segnali discorsivi, marcando gli snodi ...
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Medioevo: la scienza siriaca. Le scienze del linguaggio
Riccardo Contini
Le scienze del linguaggio
La grammatica
Gli inizi
Come per altre tradizioni linguistiche, l'origine, nella cultura siriaca, [...] a contaminazioni teoriche: per esempio, la nozione tardo-peripatetica delle cinque categorie del discorso (interrogativo, vocativo, ottativo, imperativo e assertivo), attribuita erroneamente ad Aristotele da lettori poco avvertiti di un passo del ...
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L’indicativo è uno dei modi della coniugazione del verbo (➔ modi del verbo; ➔ coniugazione verbale). Con i suoi otto tempi, quattro semplici (presente, imperfetto, passato remoto, futuro; ➔ tempi semplici) [...] e ➔ imperativo) non asseriscono la fattualità dell’evento, che viene piuttosto presentato come un desiderio (congiuntivo ottativo: se solo Gianni partisse!), una congettura del parlante (congiuntivo dubitativo: che Gianni sia partito?) o un ...
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In fisica, funzione introdotta per caratterizzare particolari campi di forza posizionali ed estesa, sotto opportune condizioni, a campi vettoriali di natura qualsiasi.
Per estensione, il complesso dei [...] distinguono un p. del presente e un p. del passato. In greco il p. del presente si esprime con ἄν (o κε) e l’ottativo del presente o dell’aoristo: εἴη ἄν «è; si può dire che sia»; δὶς ἐς τὸν αὐτὸν ποταμὸν οὐκ ἄν ἐμβαίης «non sarebbe possibile entrare ...
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ottativo
agg. e s. m. [dal lat. tardo optativus (modus) «modo del desiderio», traduz. del gr. εὐκτική (ἔγκλισις)]. – Modo che nel sistema verbale di alcune lingue ha la funzione di esprimere il desiderio e la possibilità. Nella famiglia linguistica...
precativo
agg. e s. m. [dal lat. precativus, der. di precari «pregare»]. – In sanscrito, (modo) p., speciale forma di ottativo, sorta in parte dall’ottativo dell’aoristo in uso solo nel periodo vedico; il nome deriva dal fatto che esso era...