Fisiologo, psicologo e filosofo (Neckarhau, Mannheim, 1832 - Lipsia 1920). Importante figura di docente e di pensatore, W. ebbe una notevolissima influenza sugli sviluppi della moderna psicologia scientifica. [...] superiori (il pensiero, per es.) non possono essere colti dall'indagine sperimentale e W. ne tratterà, in un'ottica di evoluzionismo sociale e culturale, nella sua Völkerpsychologie, dove prenderà altresì in considerazione lingua, mito, costumi, ecc ...
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FONTANA, Prospero
Vera Fortunati
Nacque a Bologna nel 1512 e la sua prima formazione è documentata da tutte le fonti a Bologna presso Innocenzo da Imola. Borghini (1584, I) informa di un suo soggiorno [...] esiti di preziosa raffinatezza nella dimora privata del fratello del papa.
La stessa maturità stilistica accompagnata dalla verità ottica di incantevoli particolari si riscontra in alcuni lavori coevi come la Sacra Famiglia con s. Cecilia e una ...
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GRANATELLI, Franco Maccagnone principe di
Francesca Maria Lo Faro
Nacque a Palermo il 21 luglio 1807, primogenito di Goffredo, principe di Granatelli, e di Emanuela Di Blasi. Studiò nel collegio dei [...] un caposaldo del giornalismo siciliano.
Nel Proemio al primo numero delle Effemeridi il G., pur dall'interno di un'ottica sicilianista - per il costante appello alla "nazione siciliana", ai suoi istituti, alle sue memorie -, affermava la necessità di ...
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GASPARRI, Pietro
Carlo Lanza
Nacque a Portoferraio, nell'isola d'Elba, il 19 maggio 1910 dall'avvocato Giuseppe e da Aurelia Anselmi. Si laureò con lode in giurisprudenza a Pisa, il 7 luglio 1932, discutendo [...] : queste - "applicazione particolare della teoria della pluralità degli ordinamenti" - vanno negate "non tanto in omaggio ad un'ottica statalistica, quanto perché le contestazioni inerenti al rapporto di lavoro, o i provvedimenti presi a carico dei ...
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JALLA, Jean
Laura Ronchi De Michelis
Nacque il 6 luglio 1868 a Chiotti di Riclaretto (oggi Chiotti Superiore, frazione di Perrero, presso Pinerolo), ultimogenito della numerosa famiglia del pastore [...] " che nel desiderio di rinnovare la fede e la Chiesa non avevano esitato a rischiare la vita o a prendere la strada dell'esilio. L'ottica, e il lavoro, dello J. è più da erudito che da storico; ma non c'è momento della sua ricostruzione dei circa ...
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MALATESTA, Narciso
Anna Chiara Fontana
Nacque a Venezia il 26 ott. 1835 da Adeodato, pittore modenese trasferitosi in laguna per un soggiorno di studio e perfezionamento, e da Emilia Malverti.
Il piccolo [...] anche il filone cronachistico e, come avviene in tutti gli artisti di questo scorcio di Ottocento, l'oggettiva fedeltà ottica diventa mezzo per narrare o ricostruire scenograficamente fatti e aneddoti del passato.
Quadri come Il Varchi che legge le ...
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CANTERZANI, Sebastiano
Mario Gliozzi
Nacque a Bologna dal computista Giuseppe e da Barbara Bertucci il 25 ag. 1734. Compiuti i primi studi nelle scuole dei gesuiti e divenuto esperto, per inclinazione [...] 1785nel Giornale dei letterati di Pisa. Sdoppiata la cattedra di astronomia nel 1766, il C.assunse l'insegnamento della parte ottica, che mantenne sino al 1786, quando passò alla cattedra di matematica universale.
Nel 1798 era uno dei professori più ...
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PESTALOZZA, Alessandro
Laura Carotti
– Nacque a Milano il 9 luglio 1807 da Giulio e Teresa Crippa. Nello stesso giorno fu battezzato nella parrocchia di Sant’Eustorgio.
Dopo aver iniziato il suo percorso [...] , Pestalozza riuscì nell’arduo compito di strutturare una presentazione manualistica dei principali interrogativi filosofici in un’ottica squisitamente rosminiana. La suddivisione tematica dell’opera si proponeva di seguire il sistema di Rosmini, il ...
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ABETTI, Antonio
Giorgio Abetti
Nacque a S. Pietro di Gorizia il 19 giugno 1846 e si laureò in ingegneria all'università di Padova nel 1867. Fu assistente e poi astronomo aggiunto all'osservatorio astronomico [...] tempo e di coordinate di stelle fisse. Promosse i progetti per edificare sulla collina di Arcetri gli istituti di fisica e di ottica e per indirizzare l'osservatorio di Arcetri verso il nuovo ramo dell'astronomia, l'astrofisica.
Dal 1894 al 1921 le ...
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Matematico, fisico, filosofo tedesco (Mulhouse 1728 - Berlino 1777), d'origine francese. Fautore di una metafisica che adottasse il metodo matematico, nella sua opera più celebre, il Neues Organon, oder [...] , usata per rappresentare vaste porzioni del globo. Dei suoi studî di fisica, particolarmente importanti sono quelli di ottica, raccolti nell'opera Photometria (1760), che lo portarono alla formulazione della cosiddetta legge del coseno, alla ...
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ottica
òttica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. ottico; nel sign. 4, sull’esempio del fr. optique]. – 1. Parte della fisica che studia i fenomeni relativi alla propagazione della luce (nel vuoto e nei mezzi materiali) e gli effetti della...
ottico
òttico agg. e s. m. [dal gr. ὀπτικός, dalla radice ὀπ- «vedere»] (pl. m. -ci). – 1. agg. Che concerne la vista, l’occhio, la visione: sensazioni o.; nervi o., il secondo paio dei nervi cranici dei vertebrati, costituiti dai prolungamenti...