Statista e scrittore romeno (n. 1740 - m. 1797). Illuminista poliglotta, è autore, oltre che di qualche componimento in neogreco e di dizionarî rimasti incompiuti in manoscritto, di Observaţii sau băgări [...] grammatica romena", 1787) e di una Istorie a preaputernicilor împăraţi otomani ("Storia dei potentissimi imperatori ottomani", 1780-92), preziosa soprattutto per la rilevante parte autobiografica e memorialistica. A integrazione della grammatica ...
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Sa'diani (o Sa'didi)
Sa‛diani
(o Sa‛didi) Dinastia sceriffiana – ossia rivendicante una discendenza diretta dal profeta Maometto – che regnò sul Marocco dalla metà del 16° sec. al 1659 ca., favorendo [...] la diffusione del sufismo nella regione. I S. si sostituirono ai Wattasidi, combattendo al tempo stesso i portoghesi con successo (battaglia dei Tre re, 4 ag. 1578) e respingendo gli ottomani, fino all’avvento degli ‛alawiti. ...
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Civilta islamica: osservazioni, calcolo e modelli in astronomia. L'astronomia e la tradizione classica della scienza ottomana
Ekmeleddin Ihsanoglu
L'astronomia e la tradizione classica della scienza [...] dopo la caduta di Granada nel 1492.
La fondazione dello Stato ottomano e la nascita di un nuovo ambiente intellettuale
La sovranità ottomana pose le sue basi tra la fine del XIII e la prima metà del XIV secolo. In Anatolia questo fu un periodo ...
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LOREDAN, Antonio
Giuseppe Gullino
Primogenito di Giacomo di Pietro (il padre e il nonno acquisirono alti meriti al comando dell'armata navale e conseguirono la dignità procuratoria) e di Beatrice Marcello [...] gli ultimi despoti bizantini, sicché non v'erano più entità politiche di una qualche importanza che si frapponessero tra i domini ottomani e quelli veneziani. Il 21 apr. 1460, pertanto, il Senato ordinò al L. di recarsi, al comando di due navi armate ...
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Sovrano di Persia (Kalāt, Khorāsān, 1688 - Fathabad 1747). Di umili origini, si distinse combattendo contro gli Afgani che avevano invaso la Persia e, eliminato l'ultimo rappresentante della dinastia ṣafavide, [...] dell'India (conquista di Delhi, 1739); sostenne anche fortunate lotte contro i khān di Chiva e Buchara e contro i Turchi Ottomani. La spietata energia della sua azione di governo e gli errori di politica religiosa (tentò di introdurre nel paese l ...
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KŌHĒN, Yōsēf
Umberto Cassuto
Medico e cronista ebreo, nato ad Avignone il 20 dicembre 1496. Aveva cinque anni quando la famiglia si trasferì a Genova. Esercitò la professione di medico successivamente [...] Dibrē ha-yāmīm lĕ-malkē Ṣārfat u-lĕ-malkē bēt ‛Ōtōmān ha-Tōgār (Cronaca dei re di Francia e dei re turchi ottomani); 2. ‛Ēmeq ha-Bākā (La Valle del pianto), cronaca delle sofferenze della gente ebraica dalla distruzione di Gerusalemme (70 d. C.) fino ...
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ṬAHMĀSP
Francesco Gabrieli
. Portarono questo nome due sovrani di Persia della dinastia dei Ṣafawidi.
Ṭ. I, figlio del fondatore della dinastia, Ismā‛īl nacque nel 919/1514, succedé al padre nel 930/1524, [...] nel 984/1576. Non fu pari al valore paterno; arginò a mala pena, e in continua difensiva, la pressione dei Turchi ottomani in Mesopotamia, concludendo nel 1555 una pace con Solimano, che serbò alla Persia Baghdād e il ‛Irāq sino all'invasione di ...
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QAPŪDĀN Pascià
Ettore Rossi
Titolo (dall'it. capitano) che si dava al comandante in capo delle forze marittime nell'Impero ottomano. I Turchi dell'Asia Minore, anche prima della fondazione dell'Impero [...] la loro principale base navale; altra base importante diventò un secolo dopo Sinope sul Mar Nero. Le non molto potenti squadre ottomane erano allora sotto il comando di re'īs, per lo più pratici della guerra di corsa, originarî del Mar Nero, delle ...
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Karamanidi
Dinastia tribale turca, originaria dell’Anatolia, sorta in seguito alla scomparsa del sultanato selgiuchide di Rum. Ne fu fondatore Mehmet Bey, nel 1246, che istituì uno Stato con capitale [...] Karaman, che fu il principale antagonista del nascente Stato ottomano. Lo Stato dei K. sopravvisse fino alla fine del sec. 15°, dopo il trasferimento della capitale a Konya, fino alla conquista definitiva da parte degli ottomani nel 1486. ...
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Veste lunga maschile (di rado femminile) usata nei paesi musulmani, e che per qualche secolo, a partire dal XIII, fu anche quasi nazionale dei Russi e dei Polacchi. Oggi in Europa il nome kaftan è dato [...] ancora all'abito lungo degli ebrei ortodossi della Polonia. È il persiano (poi anche arabo) khaftān, mutato dai Turchi ottomani in qaftān (\arabo\), che a partire dal sec. XVI fu trasformato in qafṭān (\arabo\) o qufṭān nei paesi di lingua araba; la ...
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ottomana
s. f. [dall’agg. ottomano; cfr. i nomi divano e sofà, che sono voci di origine araba]. – 1. Tipo di divano all’uso turco, di forma rettangolare e di dimensioni analoghe a quelle di un letto, la cui spalliera è costituita da uno o...
ṭarbūsh 〈ṭarbùuš〉 s. m., arabo [dal turco *ter-pošu «panno per il sudore (ter)», turbante leggero indossato dai soldati ottomani]. – In passato, il copricapo nazionale egiziano, a forma di tronco di cono, di colore rosso, con fiocco nero o blu...