ottonàrio Nella metrica italiana, verso composto di otto 'posizioni metriche', con gli accenti principali sulla terza e settima sillaba (per es., i due versi della Risurrezione di A. Manzoni: "È risorto: [...] or come a morte La sua preda fu ritolta?"). Adoperato fin dalle origini della nostra letteratura, l'o. rimase in voga fino a tutto il 15° sec.; nel Novecento fu utilizzato da G. Pascoli, che sperimentò ...
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parisìllabo Nome o aggettivo che, nella flessione, abbia ugual numero di sillabe nel nominativo e nel genitivo (per es. canis canis, silvester silvestris ecc.); riguarda soprattutto la grammatica latina. [...] In metrica, indica il verso che ha numero pari di sillabe: il senario, l'ottonario, il decasillabo. ...
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La versificazione è l’insieme di norme e consuetudini che presiedono alla produzione del verso, unità metrica fondamentale tanto nei sistemi quantitativi (tipicamente, quelli delle letterature classiche [...] da Todi): in questi casi il secondo accento è in prevalenza di 4ª, e viene a corrispondere all’accento di 3ª dell’ottonario (per cui, a proposito della sillaba iniziale di questo tipo di novenari, si parla di anacrusi). Sia nello schema canonico sia ...
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Letteratura
Disciplina che ha per oggetto lo studio della versificazione, fondata su un complesso di norme che variano secondo la natura di ciascuna lingua e le convenzioni che si stabiliscono in rapporto [...] in base al quale si distinguono i vari tipi di strofe; quelli di uso più frequente sono la gāyatrī (3 ottonari), l’anuṣṭubh (4 ottonari), la triṣṭubh (4 endecasillabi) e la jagatī (4 dodecasillabi). La prima parte del verso segue una prosodia libera ...
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La sestina, detta anche sestina lirica per distinguerla dalla sestina narrativa, o sesta rima (➔ ottava rima), è una forma lirica fissa riconducibile al genere della ➔ canzone (Beltrami 20024: 264-268; [...] rispetto alla rielaborazione dantesca) il primo verso di ciascuna strofe è un heptasyllabe (equivalente del nostro ottonario; ➔ versificazione), mentre gli altri cinque sono décasyllabes (equivalenti del nostro ➔ endecasillabo). Per il resto, si ...
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Metrica
Sergio Bozzola
Le regole della scrittura in versi
Ogni scrittore che compone versi si sottopone volontariamente ad alcune regole. Possiamo paragonare tali regole a quelle che governano, per [...] . In generale, i versi imparisillabi hanno un ritmo molto più vario e diversificato dei versi parisillabi (decasillabo, ottonario, senario, quadrisillabo), che sono invece regolari e ripetitivi, come quelli delle filastrocche. Tra i parisillabi, a ...
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La ballata, la ➔ canzone e il ➔ sonetto rappresentano i metri lirici per eccellenza della tradizione letteraria italiana antica. Con ballata ci si riferisce in genere alla ballata antica (detta anche canzone [...] ➔ Poliziano). La quattrocentesca barzelletta (nome ricollegato al franc. bergerette) è un componimento popolareggiante e musicato, formato da ottonari o otto-novenari con ripresa tetrastica (in genere xyyx) e stanze di otto versi (più spesso ababcddx ...
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ottonario
ottonàrio agg. e s. m. [dal lat. octonarius, der. di octoni «a otto a otto»]. – Nella metrica italiana, verso o. (o assol. ottonario), verso di otto sillabe (o, più propriam., di otto «posizioni metriche»), con gli accenti principali...
ipometro
ipòmetro agg. [comp. di ipo- e metro]. – Nella metrica (in contrapp. a ipermetro), di qualsiasi verso che sia inferiore alla misura ordinaria. Nella poesia italiana, è possibile rinvenirne alcuni esempî nella letteratura dei primi...