DONZELLI, Giuseppe
Pietro Messina
Nacque a Napoli nel 1596.
Laureatosi in medicina, intraprese la professione. In età già matura, però, decise di tornare sui libri per dedicarsi in particolare all'approfondimento [...] difensore del metodo sperimentale e un fautore della scuola iatrochimica, impegnato nella più generale battaglia contro l'ottuso tradizionalismo a favore delle nuove tendenze del pensiero e della ricerca. Si dedicò dunque allo studio sperimentale ...
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MARTINENGO, Celso
Laura Ronchi De Michelis
(Massimiliano). – Nacque a Brescia il 5 ott. 1515 dal conte Cesare (II) detto il Magnifico (1477-1527) e da Ippolita Gambara, figlia del conte Pietro, dodicesimo [...] del M., Brescia era un centro culturale e religioso straordinariamente vivace. Il decennio che intercorse tra la morte dell’ottuso vescovo Paolo Zane (1531) e l’arrivo, nel 1540, dello strenuo oppositore del vescovo Pietro Paolo Vergerio, il canonico ...
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BARBARIGO, Pietro, detto lo Zoppo
Gian Franco Torcellan
Nato a Venezia il 13 sett. 1711,trascorse la giovinezza nei consueti studi umanistici. Sin da allora la grande tradizione religiosa della famiglia, [...] ancora risolutamente schierato, però, in quel gruppo curialesco che lo avrebbe in seguito annoverato quale irremovibile e spesso ottuso e pertinace alfiere; unito invece al potente Andrea Tron, solidale con lui in quella politica di rivendicazioni ...
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CICCARELLI, Antonio
Nicola Longo
Nato a Foligno nel sec. XVI, non si sa in quale anno, discendente da un Giacomo Ciccarelli che era stato segretario di Bonifacio IX. e Martino, V, il C. si recò certamente [...] dell'intervento correttivo è quasi esclusivamente quella che è stata chiamata "profanizzazione" del racconto nell'intento preciso, quanto ottuso e sciocco, di eliminare qualsiasi riferimento (sia in negativo che in positivo) agli uomini del clero e ...
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VARALDO, Alessandro
Lorenzo Trovato
Nacque a Ventimiglia il 25 gennaio 1876, da Giuseppe Varaldo, originario di Savona, e da Eugenia Rolando, ventimigliese.
Frequentò le elementari nel Collegio delle [...] abbia ascoltato dal maestro e che cosa gli abbia risposto, non l’ho mai saputo. Non era, mio padre, un severo ed ottuso genitore, non mi sequestrò l’Amleto, scoperto sotto il mio cuscino.» Confidenze, in L’illustrazione del Popolo, 6 giugno 1943, p.9 ...
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FERDINANDO I de' Medici, granduca di Toscana
Elena Fasano Guarini
Nacque a Firenze, nel luglio del 1549, quintogenito maschio di Cosimo I, duca di Firenze, e di Eleonora de Toledo, figlia di don Pedro, [...] dei classici latini, fu ritenuto, come scrive il suo segretario e più attento biografo, Pietro Usimbardi, svogliato e "alquanto ottuso", forse anche a causa di un difetto alla vista. Sulle orme del padre manifestò tuttavia un precoce interesse per le ...
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GORETTI (Gorretti), Antonio
Salvatore De Salvo
Nacque presumibilmente a Ferrara, intorno al 1570. Appartenente a una nobile famiglia, sin da giovane coltivò, oltre agli studi umanistici e di giurisprudenza, [...] conosciuto" (Artusi, c. 39r). C. Palisca ipotizza che il G. possa essere uno dei possibili candidati al ruolo dell'"Ottuso" (personaggio descritto nel trattato dell'Artusi) che prende posizione in favore della musica di Monteverdi: a casa del G., l ...
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RUMOR, Mariano
Piero Craveri
– Nacque a Vicenza il 16 giugno 1915 da Giuseppe e da Tina Nardi. La madre era di famiglia vicentina liberale, ma quella paterna, che lasciò in lui l’impronta decisiva, [...] della Letteratura della nuova Italia. E quest’ultimo ebbe poi a notare «l’intenzione buona» del lavoro di Rumor, ma «affatto ottuso a intendere i problemi della bellezza e dell’arte, e dell’idealità e moralità intrinseca all’arte» (Croce, 1940, p ...
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LINOLI, Odoardo
Stefano Arieti
Nacque il 30 genn. 1801 a Fivizzano, in Lunigiana, da Giuseppe, un chirurgo pavese che vi si era stabilito nel 1795, e da Teodora Giuliotti, nativa del luogo.
Completati [...] di moleste gastralgie: messa a nudo l'apofisi, ne resecò la parte uncinata nel punto in cui formava un angolo ottuso con lo stomaco (Della resecazione dell'appendice xifoide, in Annali universali di medicina, 1852, vol. 140, pp. 225-235).
Attento ...
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CEVA, Teobaldo
Nicola Merola
Nacque a Torino il 14 genn. 1697. Compiuti gli studi d'umanità e di belle lettere nel Collegio vecchio della Compagnia di Gesù, si fece carmelitano, smettendo il nome secolare [...] d'Aristotele fatta in lingua toscana dal commendatore Annibale Caro (Venezia 1732), in nome di un conservatorismo ottuso e pedante, aveva polemizzato con il Muratori, accusandolo di essere uno sconsiderato innovatore, in quanto, nella Perfetta ...
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ottuso
ottuṡo agg. [dal lat. obtusus, part. pass. di obtundĕre «ottundere»]. – 1. letter. In senso proprio, detto di lama o d’altro oggetto, non aguzzo o tagliente, quindi smussato, spuntato: spada o.; punta o.; un coltello col filo, col taglio...
ottusita
ottuṡità s. f. [der. di ottuso]. – 1. Qualità, condizione di ciò che è ottuso; solo in alcuni sign. fig.: o. di mente, d’ingegno; o. estetica, morale, scarsa sensibilità per la bellezza estetica, per i problemi morali; o. d’udito;...