Pedagogista (Varazze 1778 - Ovada 1842); scolopio, allievo di O. G.-B. Assarotti e amico di R. Lambruschini, frequentatore (1820) della scuola di J.-B. Girard in Svizzera, autore de La ragion della lingua [...] (1824), che fu commentata da F. Cherubini e dal Lambruschini ...
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Uomo politico e scrittore (Ovada 1818 - Torino 1858); fondatore con T. Mamiani (1846) del giornale La lega d'Italia, fu eletto deputato al Parlamento subalpino nel 1848 e da V. Gioberti nominato ministro [...] dell'Agricoltura e Commercio. Poi regio commissario a Genova, vi ritornò nel 1853 come intendente generale per dimettersi infine per protesta al voto delle leggi sugli ordini religiosi. Autore in gioventù ...
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Fondatore dei passionisti (Ovada 1694 - Roma 1775). Incoraggiato dal vescovo di Alessandria a condurre una vita di penitenza, si ritirò nella chiesa di S. Carlo al Castellazzo ove scrisse le regole di [...] un nuovo ordine (1720); a Roma, nel 1721, non riuscì ad essere ricevuto dal papa, e visse in alcuni romitorî sul Monte Argentario, poi a Gaeta e a Troia in Puglia; infine nel 1725, insieme al fratello ...
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GILARDINI, Francesco
Fulvio Conti
Nato a Ovada, nell'Alessandrino, il 25 marzo 1820, militò giovanissimo nelle file della Giovine Italia e manifestò iniziali idee repubblicane. Laureatosi in giurisprudenza [...] D. Buffa, a ricoprire la carica di sindaco di Ovada. Il 20 dic. 1859 fu quindi nominato segretario scritto del G. e di alcune sue lettere); P. Bavazzano, L'Ovada di padre Giambattista Perrando: un contributo inedito al Grande Dizionario del Casalis, ...
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Filosofo e storico della filosofia italiano (Ovada 1930 - Roma 2000), prof. di storia della filosofia (dal 1970), poi di filosofia morale (dal 1974), quindi di filosofia teoretica (dal 1979) presso l'Università [...] cattolica del Sacro Cuore di Milano. Rettore dell'Università cattolica dal 1983 al 1998, direttore della Rivista di filosofia neoscolastica, socio corrispondente dei Lincei (1991), è stato (1982-93) membro ...
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Arata, Ubaldo
Stefano Masi
Direttore della fotografia, nato a Ovada (Alessandria) il 23 marzo 1895 e morto a Roma il 7 dicembre 1947. Professionista di talento, A. operò nel periodo che va dagli anni [...] due centenari e due cinquantenari, in "Urbs", 1996, 2, pp. 91-99.
N. Lodato, Ubaldo Arata: un ovadese alla corte di Rossellini, in "Rassegna economica", 1996, 3, pp. 27-36.
Il principe del bianco e nero: Ubaldo Arata, a cura di N. Lodato, Ovada 2002. ...
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GRILLO, Luigi
Giovanni Assereto
Nacque a Ovada, nell'Alessandrino, il 9 apr. 1811 da Domenico, libraio, e da Margherita Torrielli. Compì studi di teologia presso l'Università di Genova, poi prestò servizio [...] militare nella 1ª compagnia fucilieri, da cui fu congedato nel 1832. Ordinato sacerdote, il 27 febbr. 1839 divenne cappellano nella Marina militare sarda, dove rimase sino al 3 apr. 1849, allorché su sua ...
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Nipote (m. 1502) di Andreino, fondò il ramo dei T.-Bentivoglio, ascritto come fu nel 1478, con la sua discendenza, alla famiglia di Giovanni II Bentivoglio. Ebbe titolo di conte da Luigi XII. ...
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BUFFA, Domenico
Lucetta Franzoni Gamberini
Nato in Ovada (Alessandria) il 16 genn. 1818 da Stefano e da Francesca Pesci, in una agiata famiglia borghese di saldi principi religiosi e di elevata cultura, [...] saggi rimasti anch'essi inediti.
Uno studio iniziato quell'anno, il Saggiodi sapienza popolare, contenente 281 proverbi raccolti in Ovada e dintorni, nella valle dell'Orba, a Torino, a Genova e nei monti della Liguria centrale, rappresenta l'inizio ...
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CERESETO, Giovanni Battista
Francesco Muzzioli
Nacque ad Ovada (Alessandria) il 18 giugno 1816 da Tommaso, pittore, e da Cattarina Calcagno, e, compiuti i primi studi presso le Scuole pie, entrò nell'Ordine [...] ), opera che per il C. rappresentava la realizzazione di molti dei suoi ideali sulla poesia epica religiosa.
Il C. morì a Ovada il 14 maggio 1858.
Fonti e Bibl.: Roma, Arch. della Curia general. dei chierici regolari poveri della Madre di Dio delle ...
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baby cliente
loc. s.le m. e f. Acquirente, cliente minorenne; anche con riferimento a giovanissimi che cercano prestazioni sessuali a pagamento. ◆ [tit.] «Biancaneve» è sieropositiva: allarme tra i suoi baby clienti (Giornale, 4 ottobre 2002,...
Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...