SALVIANI, Ippolito
Elisa Andretta
SALVIANI, Ippolito. – Nacque a Città di Castello nel 1514 da Aurelia Tiberti e da Salustio, membro di una notabile famiglia cittadina.
Non è noto il luogo in cui si [...] in apertura dell’opera indica i nomi dei diversi autori citati – Plinio, Aristotele, Galeno, Eliano, ma anche Erodoto, Ovidio e Strabone – e le edizioni di riferimento. All’interno delle historiae questo vasto sapere antico è ampliato sulla base ...
Leggi Tutto
PIZZI, Italo
Carmela Mastrangelo
PIZZI, Italo. – Secondogenito di numerosa famiglia di nobiltà decaduta, nacque a Parma il 30 novembre 1849 da Agostino, disegnatore per opere d’architettura, e Maria [...] 1903).
Nel 1890 Pizzi accettò la nomina a direttore dell’Istituto orientale di Napoli di cui era presidente Francesco D’Ovidio, suo compagno di studi a Pisa. L’esperienza napoletana fu breve per lui, che, preferendo tornare all’insegnamento, rinunciò ...
Leggi Tutto
BARBATO, santo
Alessandro Pratesi
Visse nel sec. VII, ma non si conoscono né la data di nascita né il luogo d'origine. Le tradizioni, raccolte da alcuni autori, che lo vogliono nativo di Cerreto Sannita [...] narrazioni erudite posteriormente alla compilazione della Vita risalgono appunto alla tradizione di Montevergine, esposta dal monaco Ovidio de Luciis.
Fonti e Bibl.: I. D. Mansi, Sacrorum conciliorum nova et amplissima collectio..., XI, Florentia ...
Leggi Tutto
ZANE, Jacopo
Giacomo Comiati
Nacque a Venezia il 20 dicembre 1529 da Francesco e Maria Gradenigo.
La sua educazione fu affidata a fra Benedetto, minore conventuale. Dopo aver ricevuto i primi rudimenti [...] di altre opere: egli sostenne che il poeta scrisse una composizione in ottave sull’arte di amare a imitazione di Ovidio, una tragedia (il Meleagro), il canovaccio di un poema epico sul passaggio di Serse in Grecia, delle dissertazioni filosofiche e ...
Leggi Tutto
CORBINELLI, Antonio
Anthony Molho
Nacque a Firenze nel 1376 o nel 1377 da Tommaso di Bartolomeo e da Bartolomea di Piero Masini, sua seconda moglie.
La famiglia si era distinta sia nella vita politica [...] gli interessi greco-latini sviluppatisi a Firenze nei primi due decenni del Quattrocento. Dante, Petrarca, Boccaccio, Ovidio volgarizzato, Agostino, Aristotele, Cicerone, ed altri scrittori romani e cristiani si trovavano accanto a manoscritti greci ...
Leggi Tutto
VESPUCCI, Giorgio Antonio
Davide Baldi Bellini
– Nacque il 22 aprile 1434, quinto di otto figli, da ser Amerigo di Stagio (1394-1472) e da Nanna di maestro Piero Onesti da Pescia (1405 circa-1467).
Membro [...] d’ore ecc.) sono presenti in numero ridottissimo, sovrabbondano invece gli autori classici latini (Cicerone, Orazio, Ovidio, Prisciano, Seneca, Terenzio, Virgilio e altri) e greci (Aristotele, Erodoto, Luciano, Manuele Moscopulo, Platone, Porfirio ...
Leggi Tutto
BELLONE, Antonio
Alfredo Cioni
Figlio di Cristoforo, proveniva da Torino quando si stabilì a Genova, nella prima metà dei 1533, per esercitarvi l'arte della stampa.
Quando, dopo il trattato di Cambrai [...] : ce ne informa egli stesso in una lettera al Roccatagliata, premessa - come dedica - ad una edizione delle Heroides di Ovidio commessa da lui al Bevilacqua (tipografo stabilitosi a Torino) in data 1581: "Credo quidem te magnopere miratum... ob meum ...
Leggi Tutto
GRILLI, Luigi
Carlo D'Alessio
Nacque a Mondavio, presso Pesaro, il 6 sett. 1858, da Antonio e da Maria Gaudini. Primogenito in una famiglia di agiati artigiani, il G. compì i suoi primi studi nel seminario [...] da un quinario in forma non rimata, il distico elegiaco prevalentemente con un verso di sedici sillabe).
Il G. tradusse anche Ovidio (Tristezze, Badia Polesine 1897), in terza rima, e J.-J. Rousseau (Passi scelti dell'"Emilio", a cura di N. Valeri ...
Leggi Tutto
MAZZALI, Alberto e Francesco
Pasqualino Avigliano
MAZZALI (Mazali), Alberto e Francesco. – Probabilmente fratelli, nacquero a Reggio nell’Emilia intorno al 1440; l’unica notizia certa è quella concernente [...] di stampa di Francesco a Reggio Emilia, continuata a Parma, dove pubblicò una sola edizione nel 1505: le Opere di Ovidio.
Dopo tale data non si ha più alcuna notizia né della sua attività, né della sua morte, da collocare presumibilmente intorno ...
Leggi Tutto
GALLO, Caio Domenico
Rosario Contarino
Nacque a Messina il 28 febbr. 1697. Allievo del giurista Francesco Castelli, non esercitò tuttavia la carriera forense, ma dovette accontentarsi dell'incarico [...] principalmente da una serie di traduzioni in dialetto di classici antichi, come la Batracomiomachia e le Metamorfosi di Ovidio.
Questi lavori, insieme con un dizionario siciliano e altre minori opere, erano contenuti in un manoscritto, illustrato con ...
Leggi Tutto
moralizzazione
moraliżżazióne s. f. [der. di moralizzare]. – 1. L’azione e l’effetto del moralizzare: intensa, efficace m.; m. della vita pubblica. 2. Procedimento ermeneutico – praticato soprattutto nella cultura medievale – attraverso il...
anguipede
anguìpede agg. e s. m. [dal lat. anguĭpes -ĕdis, comp. di anguis «serpe» e pes pedis «piede»]. – Propr., che ha serpenti per piedi; epiteto dato già da Ovidio ai giganti che tentarono la scalata al cielo, immaginati con i piedi tortuosi...