CAMBIAGO (Cambiagus, de Cambiago), Cristoforo
Guglielmo Gorni
Figlio di Giacomo, nacque a Milano nella prima metà del sec. XV. Fu allievo di Francesco Filelfo, che in una lettera del 27 giugno 1467 [...] " di cui secondo l'Arisi, il C. sarebbe stato autore, contenuti in un manoscritto già appartenuto all'erudito bolognese Ovidio Montalbano.
Dello zelo professionale e della fama d'oratore del C. resta infine una testimonianza di Ubertino Clerici da ...
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CARRERA, Giuseppe
Michele Cordaro
Nacque a Trapani, ma non è nota la data precisa della sua nascita. Fu figlio dello scultore Andrea e fratello minore di Vito, al seguito del quale probabilmente iniziò [...] figure umane, simili ad altre sette pezze di panno "imbordite seu recamate" con rappresentazioni di episodi tratti dalle Metamorfosi di Ovidio, già in possesso della principessa.
Fonti e Bibl.: P. M. Rocca, Docc. relativi a pitture di G. C., in Arch ...
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BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] popolari, e avida, anche nell'ambito delle letterature classiche, di cogliere le voci più appassionate e fantasiose (dall'Ovidio delle Metamorfosi e delle Eroidi), più drammatiche (da Seneca tragico) o più spregiudicate e pittoresche (da Apuleio).
Da ...
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COLA di Rienzo
Jean-Claude Maire Vigueur
Nacque a Roma nel rione Regola nell'aprile o maggio del 1313 da Lorenzo (Rienzo), taverniere, e da Maddalena, lavandaia. Apparteneva dunque ad una famiglia di [...] autori, prosatori (Livio, Sallustio, Cicerone, Seneca, Valerio Massimo, Boezio, Simmaco) e i poeti (Virgilio, Stazio, Lucano, Ovidio). Alla lettera vanno prese le espressioni usate dall'Anonimo romano per definire i suoi talenti intellettuali: era ...
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DORIA, Biagio, detto Gino
Ugo Piscopo
Nacque a Napoli il 26 ott. 1888.
Il padre, Eduardo, esercitava la professione di avvocato; così, il nonno paterno, anch'egli di nome Biagio. La madre, Giuseppina [...] delle singole pietre nelle zone cruciali della città. Ancora all'ambiente familiare risale l'ammirazione per uomini come i D'Ovidio, i Kerbaker, gli Zumbini. Ma presto all'interno di questi spazi cominciarono ad aprirsi interstizi di curiosità, di ...
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PARODI, Ernesto Giacomo
Guido Lucchini
– Nacque a Genova il 21 novembre 1862 da Elia e Teresa Raffetto.
Si laureò nella città natale nel 1885 con una tesi sulla Descrizione del dialetto genovese, discussa [...] da Graziadio Isaia Ascoli, era formata dall’indianista Michele Kerbaker, dal glottologo Fausto Gherardo Fumi, da Francesco D’Ovidio e da Carlo Salvioni (segretario), di cui Parodi, suo amico fin dagli anni giovanili, tenne la commemorazione all ...
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DAMIANO da Pola (de Galinetis, Galineta, de Gallinetis, Gallineta, Gallinetta)
Maria De Marco
Nacque a Pola (Istria) da ser Damiano de Valle, detto Galineta (de Galinetis), in data non documentata, ma [...] , e la traduzione plutarchea del Bruni, ora a Napoli, Bibl. naz., cod. V G 14, f. 97, come i due di altre mani, l'Ovidio vaticano (Vat. lat. 5222, ff. 159v, 247v) e il commento all'Inferno di Benvenuto da Imola, ora a Firenze, Bibl. Laurenziana, Cod ...
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FASCITELLI (Fasitelius, Fascitelius, Fascitellus), Onorato (Honoratus)
Floriana Calitti
Nacque ad Isernia nel 1502 da nobile fwniglia, figlio di Marco, credenziere della dogana di Foggia, che perse [...] , con il quale collaborò alla nuova edizione delle Opere di Lattanzio (Venetiis, in aedibus heredum. Aldi, 1535) e all'Opera di Ovidio in tre volumi (ibid. 1533-34).
Intorno al 1535 fu a Roma per incarichi nella Curia affidatigli da Paolo III, e lì ...
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BONCIANI, Antonio
Benito Recchilongo
Nacque a Firenze nel 1417 da Cola che abitava nel popolo di S. Apostolo. Quasi certamente appartenne alla schiera dei "canterini" o "cantori in panca" che a Firenze, [...] visione: addentratosi in un giardino ove si era recato per dimenticare le sue pene d'amore nella lettura delle Heroides di Ovidio, egli incontra una donna che gli confessa tra le lacrime il suo amore per Astorre, conosciuto quindici anni prima alla ...
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CHIARAVACCI (Claravacaeus), Girolamo
Roberto Ricciardi
Nacque a Pizzighettone (Cremona) verso la fine del sec. XV. Non conosciamo con precisione la data della nascita. Supponendo che l'Arisi, menzionandolo [...] dell'Eneide virgiliana. Omobono si occupò invece dell'indice e dei memorabilia a fianco del testo.
Seguendo l'esempio di Ovidio, il C. suddivise la materia secondo i dodici mesi dell'anno. Ogni libro presenta uno schema fisso, etimologia e storia ...
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moralizzazione
moraliżżazióne s. f. [der. di moralizzare]. – 1. L’azione e l’effetto del moralizzare: intensa, efficace m.; m. della vita pubblica. 2. Procedimento ermeneutico – praticato soprattutto nella cultura medievale – attraverso il...
anguipede
anguìpede agg. e s. m. [dal lat. anguĭpes -ĕdis, comp. di anguis «serpe» e pes pedis «piede»]. – Propr., che ha serpenti per piedi; epiteto dato già da Ovidio ai giganti che tentarono la scalata al cielo, immaginati con i piedi tortuosi...