CALCEDONIUS (de Calcedoniis), Alessandro
Elpidio Mioni
Figlio di Lodovico, originario di Pesaro, fu un libraio itinerante e non risulta che abbia mai avuto una propria stamperia e bottega, ma si limitava [...] la confisca della merce e la multa di tre ducati, per i seguenti libri: Virgilio con commenti, tutte le opere di Ovidio e di Cicerone, Stazio, Valerio Flacco, tutte le opere di Agostino da Siena, di Dionisio Nestore e Giuniano, i vocabolaristi, la ...
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CLERICO (Cherico, Chierico), Ubertino
Laura Onofri
Nacque nella prima metà del sec. XV a Crescentino, piccola città in prov. di Vercelli da cui trasse l'appellativo di "Crescentinate", con cui è spesso [...] , se la sua fatica fosse stata apprezzata, avrebbe pubblicato altri due commenti, già da lui composti: alle Metamorfosi di Ovidio e al De officiis di Cicerone. Benché anche il Gessner segnali queste opere nella Bibliotheca universalis (Tiguri 1545, p ...
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CASALI BENTIVOGLIO PALEOTTI, Gregorio Filippo Maria
Renzo Negri
Nacque a Bologna il 1° marzo 1721 dal senatore conte Mario Casali e dalla contessa Caterina Berò.
Trascorsa l'adolescenza e la prima giovinezza [...] all'amico poeta Ludovico Savioli, dal quale era stato superato in una gara di traduzione dell'Ars amatoria di Ovidio, di un mutamento di temi: "In altra parte me chiamano Euclide, / Apollonio, Pitagora, Archimede / ... / me chiaman indi a i ...
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GIOLITO DE' FERRARI, Bernardino (detto Stagnino)
Massimo Ceresa
Nacque a Trino, nel Vercellese, da Giovanni, stampatore, probabilmente verso la metà del XV secolo. Non si è in grado di definire il grado [...] 1520) con il commento di C. Landino. Per la letteratura latina il catalogo del G. reca Virgilio, Giovenale, Persio, Ovidio, Cicerone. Frequenti, sia in questo settore sia in quello liturgico, le ristampe. Abbastanza numerose le opere di medicina (18 ...
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CANELLES, Nicolò
Maria Carla Sotgiu Cavagnis
Maggiore di tre figli, nacque a Iglesias nel secondo decennio del sec. XVI da Nicolò e Beatrice Delsney. Il padre, "consiliarum in capite" della città di [...] sinodali, inni, rituali. Tra i pochi testi scolastici pubblicati figurano gli unici due autori classici non cristiani, Cicerone ed Ovidio, pubblicati in Sardegna nel Cinquecento. Di un certo rilievo è l'edizione dei Carminum libri octo. De vita S ...
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AVELLI, Francesco Xanto
Giuseppe Liverani
Nato a Rovigo al principio del secolo XVI, operò come pittore di maioliche, dal 1530 almeno, in Urbino, dove si sposò. Si hanno notizie sino verso la metà del [...] annotazione del soggetto raffigurato e della fonte d'ispirazione, che egli ha cura di porre al rovescio dei piatti: Virgilio, Ovidio, Livio, Valerio Massimo, Trogo Pompeo, la Bibbia, ma anche il Petrarca e l'Ariosto; talora riporta terzine e quartine ...
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PARI, Claudio
Giuseppe Collisani
PARI (Paris), Claudio (Claude). – Nato a Salines (oggi Salines-les-Bains), Borgogna, nel 1574, fu attivo in Sicilia tra fine XVI e inizio XVII secolo come compositore; [...] l’incipit del famoso lamento di Rinuccini («Lasciatemi morire»), i restanti sono tratti dalla versione italiana delle Metamorfosi di Ovidio di Giovanni Andrea dell’Anguillara (libro VIII), di cui uscirono due dozzine di edizioni tra il 1561 e il ...
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ASTESANO, Antonio
Lodovico Vergano
Nacque, nel 1412, a Villanova d'Asti, dove i suoi antenati si erano rifugiati quando erano stati mandati in esilio dalla città, perché partigiani dei Solaro, di parte [...] intendere che spera da esso fama imperitura. Egli risente dell'insegnamento del Valla e vorrebbe imitare, nella forina, Virgìlio e Ovidio, ma se il suo verso è talvolta sonoro, più spesso cade nella monotonia e lascia freddo il lettore.
Si possono ...
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COSENTINO, Giovanni
Mauro De Nichilo
Nacque nel 1432 a Sant'Andrea Ionico (Catanzaro) da Gorio e da una Anastasia. Nel 1447 era già sposato con Bartola de Calabretta, quattordicenne. Fu al servizio [...] che dai classici (numerose e spesso preziose sono le citazioni mitologiche, come del resto dotta citazione delle Heroides di Ovidio è pure la scelta dello schema dell'effistola in versi) arriva a Dante, Petrarca e Boccaccio; sceglie, altresì, la ...
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DE BLASIIS (de Blasiis, De Blasis, Blasiis), Giuseppe
Francesco M. Biscione
Nacque a Sulmona (L'Aquila) il 5 aprile del 1832, primogenito di Michele, che era giudice istruttore, e di Elisabetta Fawals, [...] molte monografie da lui firmate sono Poche rispetto alle tante altre alle quali ha variamente collaborato" (p. 18).
Bibl.: F. D'Ovidio, Necrol. di G. D., in Renddella R. Acc. dei Lincei, classe di scienze morali, storiche e filosofiche, s. 5, XXIII ...
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moralizzazione
moraliżżazióne s. f. [der. di moralizzare]. – 1. L’azione e l’effetto del moralizzare: intensa, efficace m.; m. della vita pubblica. 2. Procedimento ermeneutico – praticato soprattutto nella cultura medievale – attraverso il...
anguipede
anguìpede agg. e s. m. [dal lat. anguĭpes -ĕdis, comp. di anguis «serpe» e pes pedis «piede»]. – Propr., che ha serpenti per piedi; epiteto dato già da Ovidio ai giganti che tentarono la scalata al cielo, immaginati con i piedi tortuosi...