BOITO, Arrigo
Emerico Giachery
Nato a Padova il 24 febbr. 1842 da Silvestro e da Giuseppina Radolinska, fu battezzato coi nomi di Enrico Giuseppe Giovanni.
Scarse le notizie sull'infanzia. Dopo un periodo [...] morte di Verdi, con C. Ricci, che nel 1919 lo commemorò con un nobile discorso in Campidoglio, con M. Scherillo, F. D'Ovidio, G. Martucci, L. Mancinelli.
Delle sue qualità poetiche, più che nel Libro dei versi (Torino 1877; 2 ediz. riveduta, ivi 1902 ...
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LOSCHI, Antonio
Paolo Viti
Nacque a Vicenza forse nel 1368, comunque non molto prima, da Ludovico di Niccolò e da Elena di Regle del Gallo.
Il padre, giureconsulto, era stato a Firenze, forse nel 1350, [...] ma anche in non pochi passi delle tragedie di Seneca. Oltre al riuso di alcuni miti offerti dalle Metamorfosi di Ovidio, il L. dovette rifarsi anche all'Ecuba di Euripide, conosciuta attraverso la traduzione di Leonzio Pilato.
L'Achilles interpreta ...
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GIOVANNI da Viterbo
Andrea Zorzi
Sulle vicende biografiche di G. non si hanno, a tutt'oggi, notizie di fondamento documentario certo. L'unica menzione diretta del suo nome è in uno dei due codici apografi [...] basati su citazioni, in prosa e in versi, di autori e trattati morali più o meno antichi e autorevoli (Orazio, Ovidio, i Disticha Catonis, Bernardo di Chartres, Alano di Lilla, Aviano e altri), probabilmente riprese da compilazioni come il De ...
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ALGAROTTI, Francesco
Ettore Bonora
Nacque a Venezia l'11 dic. 1712 da Rocco, facoltoso mercante, e da Maria Mercati. Dopo aver fatto i primi studi nella città nativa, fu per un anno a Roma al Collegio [...] un registro dei veri e propri errori del Caro traduttore, ma se ne caratterizza acutamente lo stile, più conforme al genio di Ovidio e di Lucano che non a quello di Virgilio, per le tendenze proprie del secondo Cinquecento.
Se è vero infatti che l ...
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BARBATO da Sulmona
Augusto Campana
Nacque a Sulmona, non sappiamo se alla fine del sec. XIII o nei primi anni del XIV, da un Iacopo del notaio Berardo.
Erroneamente fu chiamato Marco, e anche Francesco, [...] un lavoro che a suo giudizio avrebbe fatto meritare l'alloro poetico all'amico che egli considera per Sulmona un secondo Ovidio.
Alcuni anni dopo B. trovò una nuova occasione letteraria per esprimere la sua immensa devozione e ammirazione per il suo ...
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ILDERICO di Montecassino
Mariano Dell'Omo
Osta a che si identifichi senza incertezze la figura di I. il fatto che questo nome sia attribuito a più soggetti tutti apparentemente distinti l'uno dall'altro, [...] Diacono, cui vanno aggiunte le citazioni classiche, sia pure filtrate attraverso florilegi, da Virgilio, Giovenale, Ovidio, Plauto, Lucano, Stazio.
Alle comuni tradizioni testuali più sopra indicate, che rivelano un'interdipendenza fra manoscritti ...
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CAVICEO (Cavizzi), Iacopo
Lorenza Simona
Secondo la biografia di Giorgio Anselmi, suo concittadino e contemporaneo, il C. nacque a Parma il 1° maggio 1443 da Antonio e da una Margherita. L'anno resta [...] non si hanno ulteriori notizie.
Nell'ambito degli interessi umanistici rientra pure un commento alle Epistolae Heroides di Ovidio, ricordato dall'Anselmi e non altrimenti noto. Al secondo gruppo appartengono opere di carattere biografico e di tono ...
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CASCIOTTI (Casciotto, Casotti, Caciotti, Cagiotti), Bartolomeo
Giancarlo Schizzerotto
Nacque agli inizi del sec. XV in Firenze. Nulla sappiamo della sua infanzia e della sua giovinezza, fino al momento [...] morte del marchese Niccolò III d'Este; il quarto è indirizzato a T. V. Strozzi, per invitarlo alla lettura di Cicerone, Virgilio, Ovidio, Livio ed Aristotele; nel quinto Floro narra a un "Toscus" il suo amore per Dione.
Il C. scrisse anche versi in ...
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ANDRELINI, Publio Fausto
Robert Weiss
Nacque a Forlì verso il 1462. Nulla si sa circa la sua prima educazione, che ebbe luogo probabilmente nella sua città natale; si può, però, escludere con sicurezza [...] mortua Anna Francorum regina, Parisiis 1517.
Edizioni curate dall'A.: O. Cleofilo, De coetu poetarum, Parisiis 1499; Ovidio, Fasti, Parisiis 1499; P. Leto, Romanae historiae compendium, Parisiis 1501.
Ediz. moderne: Querela Parisiensis pavimenti, in ...
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DA PONTE, Ludovico (Ponticus Virunius)
Roberto Ricciardi
Nacque poco dopo il 1460 a Belluno da Giorgio, uomo d'arme della Repubblica di Venezia.
La testimonianza più antica della sua origine è fornita [...] da un manoscritto di Jesi, per i tipi del Soncino, mentre il volume dello stesso anno Loca ignorata hactenus in Ibini Ovidii... Pontici sylvae reca l'indicazione "(P)isauri in aed. Soncini". Ulteriori tracce del D. si trovano a Reggio Emilia, dove è ...
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moralizzazione
moraliżżazióne s. f. [der. di moralizzare]. – 1. L’azione e l’effetto del moralizzare: intensa, efficace m.; m. della vita pubblica. 2. Procedimento ermeneutico – praticato soprattutto nella cultura medievale – attraverso il...
anguipede
anguìpede agg. e s. m. [dal lat. anguĭpes -ĕdis, comp. di anguis «serpe» e pes pedis «piede»]. – Propr., che ha serpenti per piedi; epiteto dato già da Ovidio ai giganti che tentarono la scalata al cielo, immaginati con i piedi tortuosi...