Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] . Il salto era notevole, e non può essere attenuato da interpretazioni edulcorate del pensiero ascoliano (come quella di Francesco D’Ovidio). La tesi di Ascoli, in ogni modo, non fu mai popolare. Semmai la popolarità maggiore toccò a interpretazioni ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] , è in realtà un’altra forma dell’unica spiritualità barocca. Al contrario di Góngora, che cerca nella lettura di Ovidio la sorgente del suo tardivo e rinnovato paganesimo, per Quevedo il mondo classico si identifica soprattutto in Seneca, Marziale ...
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moralizzazione
moraliżżazióne s. f. [der. di moralizzare]. – 1. L’azione e l’effetto del moralizzare: intensa, efficace m.; m. della vita pubblica. 2. Procedimento ermeneutico – praticato soprattutto nella cultura medievale – attraverso il...
anguipede
anguìpede agg. e s. m. [dal lat. anguĭpes -ĕdis, comp. di anguis «serpe» e pes pedis «piede»]. – Propr., che ha serpenti per piedi; epiteto dato già da Ovidio ai giganti che tentarono la scalata al cielo, immaginati con i piedi tortuosi...