Teologo, nato nel 1895 a Soisysur-Seine (Seine-et-Oise), nel 1913 è entrato nell'Ordine dei domenicani. Conseguita la laurea in teologia all'Angelicum (Roma), ha successivamente insegnato a Le Saulchoir (Belgio) e a Etiolles (1932-1942). Conoscitore acutissimo della cultura medievale, si è dedicato particolarmente allo studio del metodo della teologia, certo per influsso di A. Gardeil, di P. Mandonnet, ...
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MARROU, Henri Irenée
Ovidio CAPITANI
Storico della cultura e del cristianesimo antichi, nato a Marsiglia il 12 novembre 1904: ha compiuto gli studî universitarî all'École Normale Supérieure di Parigi [...] e all'École Française di Roma. Dopo un breve periodo di insegnamento a Napoli (1932-35) ed al Cairo (1937-38), è stato professore di storia antica a Montpellier (1940-41) e a Lione (1941-45), essendogli ...
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LUBAC, Henri de
Ovidio CAPITANI
Teologo e storico della teologia, nato a Cambrai il 20 febbraio 1896; entrato nella Compagnia di Gesù nel 1913, sacerdote nel 1927. Prof. all'università dei gesuiti di [...] LyonFourvière, uno dei centri della cosiddetta Nouvelle théologie. Per sua iniziativa - e per quella di J. Daniélou - si sono sviluppate le due collane di studî storico-teologici e testuali di Théologie ...
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LECLERCQ, Jean
Ovidio CAPITANI
Storico ed erudito, n. ad Avesnes (dipart. del Nord, Francia) il 31 genn. 1911. Entrò nell'abbazia benedettina di Clervaux (Lussemburgo) nel 1928; compiuti gli studî teologici [...] a Roma nel Pontificio Istituto di S. Anselmo (1932-1937), si perfezionò a Parigi, avendo per maestri H.-X. Arquillière, A. De Boüard, Ét. Gilson, L. Halphen, Ch. Samaran, e conseguì il diploma della École ...
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GREGORIO IX
Ovidio Capitani
Ugolino dei conti di Segni nacque in Anagni in data che deve essere collocata verso il 1170, contrariamente a quanto si è pensato (1140); sempre ad Anagni dovette ricevere [...] una prima formazione culturale alla scuola vescovile.
Poco utile la biografia che si legge in Le Liber censuum de l'Église romaine, a cura di P. Fabre - L. Duchesne, Paris 1952, pp. 18-36, che è sicuramente ...
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ARNOLFO
Ovidio Capitani
Nipote di Guido da Velate, nel 1059, durante la missione di Pier Damiani a Milano, di cui egli rese ampia relazione a Ildebrando nell'Actus mediolanensis, fuconsiderato dall'eremita [...] di Fonte Avellana "honestus et prudens", probabilmente perché prestò giuramento dopo lo zio, di osservare le disposizioni romane contro il nicolaismo e la simonia (cfr. Petri Damiani Opera,in Migne Patr. ...
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ADALFREDO
Ovidio Capitani
Vescovo di Bologna dal 1030 al 1061, circa. Di origine tedesca, avrebbe appartenuto, secondo il Bresslau (Jahrbücher der deutschen Geschichte unter Konrad II, Leipzig 1879-84, [...] p. 135), alla corte imperiale, prima di salire alla cattedra vescovile bolognese. Questa ipotesi si fonda sull'identificazione di A. con il vescovo petroniano di cui parla s. Pier Damiani nell'opuscolo ...
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ADALARDO
Ovidio Capitani
Vescovo di Verona, successe ad Astolfo nell'875-76. Nel febbraio dell'876 era sicuramente già vescovo veronese, in quanto come tale sottoscrisse gli atti del concilio di Pavia, [...] riunito da Ansperto, arcivescovo di Milano. In tale occasione venne definita una controversia tra la chiesa di Verona e quella di Trento, a proposito del castello di Azzano. Il 2 nov. 876, Giovanni VIII ...
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ANDREA
Ovidio Capitani
Priore della Chiesa di Tenú, fu eletto vescovo di quella diocesi il 30 ag. 1316, ma ricevette la convalida papale il 7 settembre dello stesso anno, con una bolla nella quale Giovanni [...] XXII lo autorizzava a considerarsi confermato nella carica dalla data di elezione, non riconosciuta immediatamente dalla Sede Apostolica soltanto perché essendo stato il pontefice coronato il 5 settembre, ...
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moralizzazione
moraliżżazióne s. f. [der. di moralizzare]. – 1. L’azione e l’effetto del moralizzare: intensa, efficace m.; m. della vita pubblica. 2. Procedimento ermeneutico – praticato soprattutto nella cultura medievale – attraverso il...
anguipede
anguìpede agg. e s. m. [dal lat. anguĭpes -ĕdis, comp. di anguis «serpe» e pes pedis «piede»]. – Propr., che ha serpenti per piedi; epiteto dato già da Ovidio ai giganti che tentarono la scalata al cielo, immaginati con i piedi tortuosi...