LIBERI, Pietro
Alberto Crispo
Nacque a Padova il 15 apr. 1614 da Giuseppe e da Maddalena Rossi, secondo Gualdo Priorato (1664, p. 1); ma se si dà credito all'atto di morte del 18 dic. 1687, in cui il [...] per la camera dell'Udienza e la camera dell'Amore nella residenza di Monaco, con soggetti tratti dall'Ars amatoria di Ovidio, di cui è rimasto soltanto l'Evadne e Capaneo dell'Alte Pinakothek della stessa città (Kultzen). Grazie ai ricchi proventi ...
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CHIARI, Giuseppe Bartolomeo
Giuseppe Scavizzi
Secondo alcune fonti (Pascoli, p. 210) nacque a Roma il 10 marzo 1654, secondo altre (Pio), invece, il 18 marzo di quell'anno a Lucca; nella sua tarda età [...] son levigate come in un sentore di neoclassicismo imminente. Secondo il Sestieri (1969) le quattro Favole d'Ovidio, o Metamorfosi, della Galleria Spada (commissionate nel 1708 dal cardinale Fabrizio Spada Veralli) aprono "precocemente la stagione ...
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PAZZI, Arturo
Giovanni Duranti
PAZZI, Arturo. – Figlio di Roberto, commerciante, e di Luigia Germiniasi, nacque a San Martino dall’Argine, nel Mantovano, il 19 settembre 1867.
Terminati gli studi primari [...] e parimenti suggestionate dalle opere dei Wagnerschuler.
Nel 1909, nel palazzo compreso tra via Crescenzio e via Ovidio, trasfigurò le eco mitteleuropee con le suggestioni del barocco romano, accostando alle modanature e al sobrio lavoro ...
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CALDARA, Polidoro (detto Polidoro da Caravaggio)
Giulietta Chelazzi Dini
M. G. Ciardi Dupré Dal Poggetto
Molto scarsi sono i dati biografici del C., di cui è incerta anche la data della nascita (cfr. [...] recens. di J. Shearman, in The Burlington Magazine, CI[1959], p. 459 n. 15, oltre che E. Vermeyen, Die Sala di Ovidio im Palazzo del Te, in Römisches Jahrb. f. Kunstgesch., XII [1969], pp. 168 s.). Il terzo ciclo è costituito dai "chiaroscuri" nello ...
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DEL CHIARO
Alessandro Guidotti
Patronimico assunto in epoca per il momento imprecisabile (ma certo già dal XVII secolo) quale cognome di almeno due stirpi ben distinte ed ampiamente documentate di orafi [...] tra le altre cose, sculture forse classiche, alabastri, libri per lo più in volgare (Dante, Salmi di David, Vangeli, Ovidio, Plutarco, storie e cronache), vetri, ceramiche, un'arpa.
Giovanni di Niccolò di Chiaro di Cennino. Figlio di orafo, inscritto ...
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LUTERI, Battista, detto Battista Dossi
Alessandro Serafini
Figlio di Nicolò di Alberto di Costantino e fratello minore di Giovanni, il famoso pittore Dosso Dossi, da cui prese il soprannome, nacque [...] , perduto.
La più bizzarra e originale di queste allegorie è senz'altro la Notte: ispirata a un passo delle Metamorfosi di Ovidio (XI, 592), in cui si descrive la casa del Sonno, e configurata sulla celebre incisione di Marcantonio Raimondi nota come ...
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GHIRLANDA, Agostino
Maria Giovanna Sarti
Figlio di Giovan Battista di Sebastiano e di Camilla, della quale si ignora il casato, nacque probabilmente a Massa, dove il padre è documentato dal 1540, come [...] Lanfranchi, dove, persino nella scelta dei soggetti mitologici (storie di Diana, Ercole, Amore e Psiche) tratti da Ovidio o dalle Metamorfosi di Apuleio, si manifestano ancora una volta quelle ascendenze culturali genovesi proprie della pittura del G ...
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BAZZI, Giovanni Antonio, detto il Sodoma
Enzo Carli
Nacque a Vercelli nel 1477 da Giacomo, calzolaio originario forse di Biandrate, che nel 1476 aveva sposato Angelina di Niccolò da Bergamo: l'anno [...] dovrebbe essere anteriore a questa data. Per Sigismondo Chigi il Sodoma decorò di affreschi (ora perduti) con Storie di Ovidio e le Gesta di Giulio Cesare il palazzo di Siena, il cui ampliamento fu iniziato nel 1510, e successivamente dipinse ...
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DE FERRARI, Gregorio
Federica Lamera
Figlio di Lorenzo e di una Maddalena, nacque a Porto Maurizio (ora Imperia Ponente) il 12 apr. 1647 (cfr. l'atto di battesimo in De Masi, s.d. ma 1945). Secondo [...] 114) - fu chiamato da Vittorio Amedeo II per affrescare tre stanze in palazzo reale con storie tratte dalle Metamorfosi di Ovidio.
A tali soffitti - che al tempo in cui scriveva il biografo genovese erano già andati distrutti - sono forse riferibili ...
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MACCHIETTI, Girolamo
Luca Bortolotti
Figlio di Francesco di Mariotto e di Antonia, nacque a Firenze il 22 febbr. 1535 (cfr. Privitera, 1996, p. 202, opera alla quale si rimanda dove non diversamente [...] sia col gusto sofisticato e composito di Francesco I. Nella Medea che ringiovanisce Esone, soggetto tratto dalle Metamorfosi di Ovidio, il M. diede prova tangibile della sicurezza e precisione, ma anche della grazia e scioltezza, della sua linea ...
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moralizzazione
moraliżżazióne s. f. [der. di moralizzare]. – 1. L’azione e l’effetto del moralizzare: intensa, efficace m.; m. della vita pubblica. 2. Procedimento ermeneutico – praticato soprattutto nella cultura medievale – attraverso il...
anguipede
anguìpede agg. e s. m. [dal lat. anguĭpes -ĕdis, comp. di anguis «serpe» e pes pedis «piede»]. – Propr., che ha serpenti per piedi; epiteto dato già da Ovidio ai giganti che tentarono la scalata al cielo, immaginati con i piedi tortuosi...