Umanista inglese (m. Wells 1498). Studiò a Ferrara con Guarino Veronese e divenne uno dei suoi più dotti discepoli. Ebbe cariche ecclesiastiche e diplomatiche. Gli sono ascritte varie opere: Orationes [...] elegantes; Rhetorica; Dialectica; Carmina; Epistolae. Portò in patria dall'Italia molti libri che arricchirono biblioteche di Oxford. ...
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SONTAG, Susan
Marina Camboni
Scrittrice statunitense, nata a New York il 16 gennaio 1933. Compiuti gli studi di filosofia nelle università di Berkeley e Chicago, laureatasi in letteratura inglese alla [...] Harvard university nel 1954, S. proseguì la propria formazione in Europa (università di Oxford, 1957; Parigi, 1957-58). Nel 1959 si stabilì a New York, dove intraprese la carriera di saggista free lance e per breve tempo diresse la rivista Commentary ...
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Saggista, drammaturgo e uomo politico (Milston, Wiltshire, 1672 - Londra 1719). La sua personalità di moralista, psicologo e umorista si espresse pienamente nelle pagine dello Spectator, e nei suoi saggi [...] diede vita a tipi assurti a espressione caratteristica del loro tempo.
Vita
Studiò e poi insegnò a Oxford, ove si segnalò come classicista e con le sue poesie latine attrasse l'attenzione di J. Dryden. Viaggiò (1699-1703) sul continente. ...
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Romanzo (1579) dello scrittore inglese J. Lyly (1554-1606), che offrì in esso un modello di prosa ritmica, esperta di tutti gli artifici della retorica, che farà di "eufuismo" un sinonimo di stile prezioso.
Trama: [...] Euphues (il bennato) è un giovane ateniese (s'intenda, uno studente di Oxford) che si reca a Napoli (s'intenda Londra), ove si lascia corrompere dalla licenza della grande città, ruba a un amico l'affetto d'una donna, è a sua volta tradito da questa, ...
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Critico letterario italiano (Torino 1908 - Londra 1998). Italianista tra i più autorevoli, filologo, si è dedicato in prevalenza al Quattrocento e al Cinquecento.
Vita
Professore nelle scuole secondarie [...] quale compilò gli Indici dei primi 110 voll., e suppl.); insegnò in Inghilterra (dal 1947 lettore d'italiano nell'univ. di Oxford, da dove passò, nel 1949, in quella di Londra come professore); socio nazionale dei Lincei (1987). Con G. Billanovich e ...
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Scrittore norvegese (Kragerø 1895 - Fornebu, Oslo, 1946), giornalista (Vor Verden, 1923-29; Tidens Tegn, 1924-40) e saggista conservatore: Streiftog i digtning og taenkning ("Escursioni nella poesia e [...] nelle idee", 1919); Kristendommen og vår tid ("Il cristianesimo e il nostro tempo", 1938); aderì nel 1934 al Movimento di Oxford e fece parte della resistenza durante l'occupazione nazista. I suoi romanzi e drammi (per es., Den forjaettede dag "Il ...
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Poeta francese (1250 circa -1296), che ha anche notevole importanza nella storia del diritto privato del Medioevo per il suo Coûtumier de Beauvaisis (terminato nel 1283). Servì la corte come balì e siniscalco. [...] Le sue opere poetiche comprendono due gradevoli romanzi (La Manekine e Jehan de Dammartin et Blonde d'Oxford), un favolello (Le conte de fole larguece) e una dozzina di composizioni amorose. ...
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Scrittore indiano di lingua inglese (n. Calcutta 1956). Ritenuto uno tra i maggiori protagonisti della letteratura indiana contemporanea, il suo universo romanzesco è un universo inquieto i cui personaggi [...] partito di Gandhi. Ha studiato in seguito sociologia e nel 1982 ha conseguito un Ph.D. in antropologia sociale a Oxford. In realtà G. ha trascorso in Gran Bretagna solo un breve periodo, viaggiando prevalentemente in Tunisia, Algeria ed Egitto.
Dal ...
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Giornalista e critico inglese, nato a Coventry il 10 settembre 1903. Figlio d'un maggiore dell'esercito, a cinque anni fu condotto nell'Unione Sudafricana, dove il padre era stato destinato. In seguito, [...] fu mandato in Inghilterra presso parenti per compiere gli studî che seguì prima a Eton e poi a Balliol College, Oxford. Entrato nel giornalismo, ha collaborato a The New Statesman e ad altri periodici. Nel 1939 fondò la rivista Horizon che diresse ...
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(fr. "Canzone di Orlando") Poema che costituisce la più antica e la più importante fra tutte le "chansons de geste" del Medioevo francese. Composto alla fine del sec. 11° o nei primi del 12° (secondo [...] , da un Turoldo che è nominato nell'ultimo verso del poema), nel testo più genuino del cod. Digby 23 della Bodleiana di Oxford, conta 4002 versi, decasillabi epici assonanzati, divisi in 291 lasse.
Vi si narra la morte dell'eroe nella battaglia di ...
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oxford
òxford s. m. [dal nome della città ingl. di Oxford ‹òksfëd›, capoluogo dell’Oxfordshire]. – Tessuto di cotone per camicie, ottenuto con armatura in tela, intrecciando fili di ordito e fili di trama di peso e spesso anche di colore diverso;...
oxfordiano
agg. e s. m. [dall’ingl. Oxfordian, der. del nome della città ingl. di Oxford]. – In cronologia geologica, piano inferiore del Malm (sottoperiodo del giurassico, dell’era mesozoica), tipicamente rappresentato nella regione di Oxford,...