Scrittore inglese (Cambridge 1613 - Lisburn 1667). Compì gli studî al Cains College (Cambridge), dove fu eletto (1631) fellow. La sua fama di predicatore gli procurò dal vescovo Laud la nomina a fellow [...] dell'All Souls College (Oxford). Allo scoppio della guerra civile, si unì al re Carlo I e ne divenne cappellano. Stimolato dal re, T. scrisse il suo primo libro in difesa della Chiesa, The sacred order and offices of episcopacy (1643). In difesa ...
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Riformatore (Praga 1365 circa - Costanza 1416), il più noto personaggio della prima rivoluzione religiosa in Boemia, dopo J. Hus. Studiò a Praga, e fu amico e discepolo di Hus; nel 1398 si recò a studiare [...] a Oxford, dove conobbe gli scritti teologici di J. Wycliffe che nel 1401 vennero da lui introdotti a Praga. Studiò alla Sorbona, a Colonia e a Heidelberg; a Parigi si scontrò con G. Gerson. Nel 1407 tornò a Praga per insegnare all'università le ...
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Filosofo inglese (Stradbrook, Suffolk, 1175 - Lincoln 1253). Fautore di un ritorno al platonismo agostiniano, risulta centrale nella sua fisica e metafisica la dottrina della luce e il concetto di illuminazione [...] da essa derivato, che applicò alla conoscenza. Fondamentali (anche per i suoi influssi sulla successiva filosofia di Oxford) il suo interesse per i fenomeni naturali, l'importanza attribuita alla matematica e all'ottica, la teorizzazione di quello ...
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Teologo greco-ortodosso (n. Berea di Macedonia 1589 - m. in Valacchia prima del 1639). Monaco del Monte Àthos, fu mandato da Cirillo Lùkaris, che tentava un avvicinamento tra la Chiesa greca e le confessioni [...] riformate, a studiare a Oxford (1617-24), in Germania (1624-25) e in Svizzera, dove pare si adoperasse per l'unione delle Chiese orientali coi calvinisti. Nel 1628-30 era a Venezia; tornato a Costantinopoli, fu poi metropolita di Menfi; nel 1636 era ...
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Teologo (Stadhampton, Oxfordshire, 1616 - Ealing 1683). È con R. Baxter e J. Howe la personalità più importante del puritanesimo inglese del Seicento. Zelante puritano, sostenne animate controversie in [...] e dopo avere accompagnato Cromwell nella campagna di Scozia (1650), fu da lui fatto decano della Christ Church di Oxford (1651) e poi vicecancelliere dell'università (1652-1658). Privato anche del decanato (1660) in seguito alle vicende politiche, si ...
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WALDENSE, Tommaso
Mario Praz
Il carmelitano Thomas Netter o Walden (Waldensis) nacque a Saffron Walden (Essex), in data non precisata che si suol collocare tra il 1375 e il 1380, e morì a Rouen il 2 [...] novembre 1430. Studiò a Oxford e venne in grande fama di argomentatore; al concilio di Pisa del 1409 avrebbe controbattuto gli argomenti di Pietro di Candia (poi Alessandro V papa). Al ritorno in patria, W. si segnalò nelle persecuzioni dei seguaci ...
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Teologo puritano (Playford, Suffolk, 1517 circa - Leicester 1589). Sacerdote dal 1549, ottenne che fossero rispettati i suoi dubbî sull'opportunità di vestire l'abito talare. Durante la persecuzione di [...] Maria la Cattolica si recò in esilio in Europa. Decano della Chiesa cristiana di Oxford (1561), ebbe la facoltà di tenere conferenze teologiche, e riprese così la questione dell'abito ecclesiastico. Nel 1565 fu citato a comparire, insieme con L. ...
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Teologo francescano (m. 1258), forse nativo del Somerset, discepolo di Roberto Grossatesta; nel 1239, nel Capitolo generale di Assisi, si schierò per un ritorno al primitivo spirito della Regola francescana. [...] Tra il 1247-48 e il 1249-50 fu il primo maestro francescano a Oxford. Godé di grande fama ed è celebrato da R. Bacone (con Roberto Grossatesta) tra i "maggiori chierici del mondo, perfetti nella scienza divina e umana"; le sue opere non sono state ...
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Predicatore riformato (n. Messing, Essex, 1627 - m. dopo il 1664); puritano, poi "indipendente" e aderente ai "quintomonarchiani", combatté con prediche e libelli Cromwell, che lo fece imprigionare (1635-37; [...] 1658). Per fuggire alla restaurazione di Carlo II si rifugiò in Olanda; tornato in Inghilterra, si addottorò a Oxford nel 1664; dopo questa data non si hanno più notizie di lui. ...
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Arcivescovo di Canterbury (Church Oakley, Hampshire, 1450 circa - Hackington, presso Canterbury, 1532). Ebbe varî incarichi diplomatici (a Roma, in Fiandra, in Scozia, presso Massimiliano, ecc.); nel 1501 [...] fu nominato vescovo di Londra (consacrato nel 1502); nel 1504 arcivescovo di Canterbury, nel 1506 divenne cancelliere dell'univ. di Oxford. Fu uomo di fiducia di Enrico VII e conservò per i primi anni la sua posizione sotto Enrico VIII, di cui ...
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oxford
òxford s. m. [dal nome della città ingl. di Oxford ‹òksfëd›, capoluogo dell’Oxfordshire]. – Tessuto di cotone per camicie, ottenuto con armatura in tela, intrecciando fili di ordito e fili di trama di peso e spesso anche di colore diverso;...
oxfordiano
agg. e s. m. [dall’ingl. Oxfordian, der. del nome della città ingl. di Oxford]. – In cronologia geologica, piano inferiore del Malm (sottoperiodo del giurassico, dell’era mesozoica), tipicamente rappresentato nella regione di Oxford,...