Mizoguchi, Kenji
Dario Tomasi
Regista cinematografico giapponese, nato a Tokyo il 16 maggio 1898 e morto a Kyoto il 24 agosto 1956. Reputato insieme a OzuYasujirō e Kurosawa Akira uno dei maggiori [...] alle soglie della modernità, di cui è considerato, almeno sul piano stilistico, un anticipatore come Jean Renoir e lo stesso Ozu. Negli anni Cinquanta furono proprio i giovani critici dei "Cahiers du cinéma" a cogliere quest'aspetto dell'opera del ...
Leggi Tutto
Tōkyō monogatari
Dario Tomasi
(Giappone 1953, Viaggio a Tokyo, bianco e nero, 135m); regia: OzuYasujirō; produzione: Yamamotō Takeshi per Shōchiku; sceneggiatura: Noda Kōgo, OzuYasujirō; fotografia: [...] a Way for Tomorrow (Cupo tramonto, 1937) di Leo McCarey, è il film più noto in Occidente tra quelli girati da OzuYasujirō. La pellicola riprende alcuni temi cari a tutta l'opera del regista, e in particolare quelli legati alla dissoluzione della ...
Leggi Tutto
Il cinema postmoderno
Bruno Roberti
Tre linee di tendenza
Se nel Novecento il cinema inteso come espressione degli immaginari di massa ha costituito un compendio delle estetiche del moderno nel loro [...] del non visibile ciò che si dà invece alla percezione. Nel caso di Five dedicated to Ozu (2003), dedicato appunto al regista OzuYasujirō, Kiarostami realizza cinque brevi film ‘di paesaggio’, ossia inquadrature fisse in tempo reale su alcuni scorci ...
Leggi Tutto
Cinema nel cinema
Pietro Piemontese
Il metacinema
Al cinema, gli avvenimenti sembrano raccontarsi autonomamente tanto assomigliano al modo in cui si vedono nella quotidianità. Il cinema intrattiene [...] a Samuel Fuller o Nicholas Ray. C'è stato, infine, il 'cinema dei replicanti', con Aki Kaurismäki che si ispira a OzuYasujirō e Robert Bresson; Lars von Trier che ha ripreso Andrej A. Tarkovskij; mentre in Giappone, Takeshi Kitano ha rielaborato il ...
Leggi Tutto
Scenografia
Alessandro Cappabianca
Per scenografia, in teatro, si intende lo sfondo (in genere, artificiale, appositamente progettato) davanti al quale si svolge l'azione drammatica. Nel cinema tutto [...] . In questi spazi, un particolare ritmo di vita (tradizionale) si svolge secondo rituali ben precisi che registi come OzuYasujirō, Naruse Mikio, Kurosawa Akira, Mizoguchi Kenji nelle loro opere non hanno mancato di sottolineare, oppure, nel caso di ...
Leggi Tutto
Arredi scenotecnici
Alessandro Cappabianca
Non è agevole operare una distinzione netta tra la vera e propria scenografia e quel complesso di materiali (mobilio, arredamento, oggetti) che vengono chiamati [...] pregnanza simbolica di cui si caricano (basti pensare alle famose inquadrature 'vuote' di alcuni registi giapponesi, come OzuYasujirō e Mizoguchi Kenji, ma anche di Michelangelo Antonioni), e attori trattati invece come oggetti, nella loro fisicità ...
Leggi Tutto
Drammatico, genere
Roberto Campari
Scrive G.W.F. Hegel nelle sue Vorlesungen über die Ästhetik (post. 1836-1838; trad. it. 1967, p. 1344): "Al centro fra la tragedia e la commedia si colloca un terzo [...] delle cinematografie asiatiche); si inseriscono tuttavia decisamente negli schemi del dramma anche tutte le opere che OzuYasujirō realizzò dopo la metà degli anni Trenta, così stilisticamente rigorose e tematicamente simili, con l'attenzione ...
Leggi Tutto
Kurosawa, Akira
Dario Tomasi
Regista e sceneggiatore cinematografico giapponese, nato a Tokyo il 23 marzo 1910 e morto ivi il 6 settembre 1998. A K. spetta innanzi tutto il merito di aver aperto al [...] assai peculiare pari, per intensità espressiva e originalità di risultati, a quello dei grandi maestri della tradizione, come OzuYasujirō e Mizoguchi Kenji. Il premio ottenuto da Rashōmon non fu che il primo di una lunga serie di riconoscimenti ...
Leggi Tutto
Sentimentale, film
Massimo Marchelli
Sentimentale anche sullo schermo è il termine consueto per indicare ciò che è relativo ai sentimenti, in particolare di natura amorosa (il romance inglese), come [...] emotiva, presenti anche in una cinematografia come quella giapponese nel pur asciutto stile del cantore della quotidianità, OzuYasujirō. Così come l'esotismo talvolta incorniciò le trasferte hollywoodiane: Love is a many splendored thing (1955; L ...
Leggi Tutto
Testimonianze - Luchino Visconti
Marco Tullio Giordana
Luchino Visconti
I suoi film li ho visti nell'adolescenza. Già sapevo qualcosa sul cinema, sullo star system, sulla celebrità del metteur en scène. [...] nel mio pantheon privato; insieme a Orson Welles, John M. Stahl, Douglas Sirk, John Ford, Max Ophuls, David Lean, OzuYasujirō, Vincente Minnelli, Pier Paolo Pasolini, Ingmar Bergman, Rainer Werner Fassbinder, e molti altri, anche se so benissimo che ...
Leggi Tutto
antonioniano
agg. Relativo al regista Michelangelo Antonioni (1912-2007), al suo stile cinematografico. ◆ Le amiche, tratto dal racconto Tre donne sole, che fa parte del trittico pavesiano della Bella estate, può apparire oggi forse datato,...