Prima parteAurelio Privitera (1970) riaprì la questione, sostenendo che dalle saghe di Licurgo, di Perseo, delle Miniadi, di Penteo non si può dedurre la storicità di una resistenza delle classi superiori [...] questi dovrebbero essere considerati orfici” (Da Omero ai magi p. 70). Ma c’è di più. Nel 1978 furono pubblicate delle laminette d Efesto. Infine, sottolinea come per l’Inno VII e l’Inno I, ambedue dedicati a Dioniso, e solo per questi due fra gli ...
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Euripide nelle Baccanti, il suo ultimo capolavoro, porta sulla scena Dioniso, il dio delle feste, nel cui contesto le tragedie venivano rappresentate. La sua divinità, secondo il mito, è stata contestata [...] parte della civiltà greca dalla fine del secondo millennio a.C., ridando vigore alle teorie di K.O. Muller (Kleine egli concepisce Dioniso come un dio nuovo “ricevuto dagli Elleni” (p. 20), con i quali ha assunto la figura del dio del vino, legandosi ...
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Milano, alla fine del Duecento, vive un periodo di forte transizione: rinata dopo la distruzione del Barbarossa del 1162, dopo aver nuovamente scacciato l’aquila imperiale di Federico II, si trova contesa [...] di bellezza cittadina altomedievale è quello formulato nell’edizione di Pighi (p. 149.): Milano è bella perché è una “metropoli cristiana”. Rao, I paesaggi dell’Italia medievale, Roma, Carocci, 2015;Sulle città italiane nel Medioevo: J. C. Maire ...
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La città rappresenta per antonomasia il luogo di codificazione e rafforzamento del potere statale. Questa sua funzione è maggiormente evidente se prendiamo in considerazione il caso delle città coloniali [...] quella di contenere i contatti tra i coloni e i colonizzati, rappresenta un il ruolo sempre più importante delle c.d. città capitali, non solo nel 1976;MASSARETTI P. GIORGIO, La costruzione spettacolare dell’Impero, in GRESLERI G.,MASSARETTI P. G., ...
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Accettando l’analisi che viene proposta da alcuni neuroscienziati come J.D. Haynes e B. Libet, si è costretti all’ammissione di una visione deterministica del mondo, ossia la concezione della realtà per [...] conclusione, alcuni filosofi come T. Nagel, P. van Inwagen e C. McGinn ribadiscono l’importanza dell’intuizione della il mio cuore ad alcuna cosa malvagia,per commettere azioni malvagie con i malfattori,e fa’ che io non mangi delle loro delizie.In ...
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Il corpo del folle è nudo, sporco, raggrinzito, incurvato in sé stesso. Il corpo del folle ha bisogno di essere immerso in un getto gelido che lo depuri della sua a-normalità, della sua impossibilità a [...] istituzioni. E anche la natura esterna, con i suoi climi, le maree e le tempeste equinoziali persona, o ai soli familiari e amici, bensì c’è bisogno di un tessuto sociale che accolga medicalizzazione in psichiatria, in Rovatti P.A., et. al., La ...
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Tommaso Giartosio è tante cose diverse: conduttore radiofonico, saggista, poeta, attivista, scrittore. Ha scritto recentemente Autobiogrammatica (2024, minimum fax), che per ora gli è valso il seguente [...] della propria identità linguistica, che secondo me c'è, ma con tutte le cautele e i limiti che sono evidenti da quello di cui poesie da Come sarei felice: https://www.leparoleelecose.it/?p=35835Alcune pagine dall'introduzione di Non aver mai finito ...
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Tommaso Giartosio è tante cose diverse: conduttore radiofonico, saggista, poeta, attivista, scrittore. Ha scritto recentemente Autobiogrammatica (2024, minimum fax), che per ora gli è valso il seguente [...] In questo scavo nel tuo linguaggio c’è anche un meccanismo difensivo: penso che il senso dell'autobiogrammatica stia proprio nel collegare i giochi di parole, il non sense, Toti https://www.leparoleelecose.it/?p=35835Alcune pagine dall'introduzione ...
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Forma linguistica che ripudia la parola, il silenzio manifesta la sua presenza tramite la rottura, e quindi l’assenza momentanea di un flusso sonoro. Il silenzio, sospeso nell’aria come un velo invisibile, [...] perdu. Attraverso il rapporto tra i due, Proust illustra chiaramente l’ fugitive, l’imprendibile, l’imprevedibile, in lei c’è qualcosa di insondabile: « Je savais que ne , édition présentée, établie et annotée par P.-L. Rey, Paris, Folio Gallimard, ...
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Poesia e verità «Coro diverso di grida, di lamenti, di voci oscure e di violenza; paese straniero abitato di mostri, di immagini di spavento e di mistero; tempo senza felicità e senza speranza, pieno di [...] non si potevano dire esplicitamente: c’era il fascismo. Quindi la ma soltanto una alternità complementare» (ivi, p. 164). La necessità di ordinare il mistero massa che non rappresenta ma simboleggia: poiché i simboli degli dèi sono gli stessi dèi. ...
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p, P
(pi, ant. o region. pe ‹pé›) s. f. o m. – Quindicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma (rimasta più o meno immutata nel tempo, salvo che in origine il semicerchio di destra non giungeva a saldarsi con l’asta verticale), derivata...
madre di tutti i diritti
loc. s.le f. La carta costituzionale, dalla quale discendono i diritti codificati. ◆ Quando Hammurabi, re di Babilonia nel XVIII secolo a.C., unificò sotto il suo scettro le città della regione, le sue leggi furono...
Vedi I singoli reati dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016 - 2017 - 2018 - 2019
I singoli reati
Guglielmo Leo
Delitti contro la personalità dello Stato
Nel corso del 2015 è proseguita la riflessione della giurisprudenza con riguardo...
PICTOR
I. Calabi Limentani
Pingere significava in latino dipingere, ma ancora prima ricamare con fili di diverso colore (Ernout-Meillet, Diction. étym. d. l. lat., Parigi 1960, ii, p. 508), quindi pictor è nell'accezione più comune il pittore,...