Elemento soggettivo del reato. È previsto in generale per i delitti (art. 42, comma 2 e 3, c.p.), salvo le ipotesi di responsabilità colposa, preterintenzionale e oggettiva espressamente disposte dalla [...] inerisce soltanto la fase della previsione; viceversa, i sostenitori della teoria della volontà, oggi dominante, affermano intensità del dolo ex art. 133, comma 1, n. 3, c.p., deve considerare le varie forme di questo elemento soggettivo del reato: ...
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Nella pubblica amministrazione, strumento di reclutamento degli idonei tra coloro che aspirano a un impiego o a una promozione. In base all’art. 3 della Costituzione, nonché all’art. 20 della l. 93/29 [...] dalle condizioni o dalle qualità personali del colpevole, o dai rapporti fra questi e l’offeso, si estende a tutti i partecipanti (art. 117 c.p.). Se ai fini dell’integrazione del reato la pluralità dei soggetti non è un elemento essenziale, si ha ...
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Delitto commesso dal pubblico ufficiale o dall’incaricato di pubblico servizio che nello svolgimento delle funzioni o del servizio, in violazione di norme di legge o di regolamento, ovvero omettendo di [...] situazioni di conflitto di interessi. In entrambi i casi, essa deve determinare un ingiusto vantaggio 190, il trattamento sanzionatorio del delitto di cui all’art. 323 co. 1 c.p. è stato irrigidito, aggravando l’art. 1 della suddetta legge la pena ...
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Pena detentiva consistente nella privazione della libertà personale per tutta la durata della vita del reo. L'ergastolo è stato introdotto per la prima volta nel codice penale del 1889 per sanzionare i [...] , contro l’incolumità pubblica, contro la vita, nonché tutti i delitti per cui era prevista la pena di morte. Tale inferiore a 24 anni di reclusione (art. 73, co. 2, c.p.). La sentenza che infligge l’ergastolo deve essere resa pubblica mediante l’ ...
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Istituto attraverso il quale uno Stato consegna (estradizione passiva) un individuo presente sul suo territorio a un altro Stato che ne abbia fatto richiesta (estradizione attiva), al fine di dare esecuzione [...] eterogenee e di diverso rango. Rilevano, in primo luogo, i trattati ratificati dall’Italia, e, in secondo luogo, le , secondo il principio di specialità, ex art. 699 e 721 c.p.p., si esclude, sia per l’estradizione attiva, sia per quella passiva ...
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Atto con cui una persona, anche se non offesa dal reato, informa il pubblico ministero o un ufficiale di polizia giudiziaria, di un fatto che può costituire un reato perseguibile d’ufficio. È tale il reato [...] L’obbligo di denuncia, invece, non incombe sui difensori e i loro ausiliari «neppure in relazione ai reati dei quali abbiano delle attività investigative da essi svolte» (art. 334 bis c.p.p., introdotto dalla l. 397/2000).
La denuncia contiene l ...
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Diritto
Delitto commesso da chi distrugge, disperde, deteriora o rende inservibili, in tutto o in parte, cose mobili o immobili altrui.
È punito a querela della persona offesa con la reclusione o con la [...] 635 c.p.). Particolare forma di d. è quella riguardante i sistemi informatici e telematici (ex art. 635 bis c.p.). A n2, n3, ..., nn, caratterizzati da sollecitazioni diverse, cui corrispondono i numeri limite di cicli N1, N2, N3, ..., Nn a rottura. ...
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Forma di reato sanzionabile con l’arresto o con l’ammenda (Pena criminale).
La maggior parte delle contravvenzioni è frutto della ricezione nel diritto penale dei cosiddetti illeciti di polizia, affidati [...] delitto.
Il codice Rocco ha accolto, invece, il criterio formale del trattamento sanzionatorio: l’art. 39 c.p. stabilisce che i reati si distinguono in delitti e contravvenzioni, secondo la diversa specie delle pene per essi rispettivamente stabilite ...
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Giurista romano (sec. 3º d. C.). Si conoscono di P. ottantasei opere (in 319 libri), oltre le note a opere altrui. Fra le maggiori sono i commenti ad Edictum e ad Sabinum. Grande fu la fama che godette [...] uno dei cinque giuristi indicati nella cosiddetta legge delle citazioni di Teodosio II e Valentiniano III, alle cui opinioni i giudici dovevano attenersi nel decidere; e nell'Occidente postclassico fu uno degli autori preferiti: alcune sue dottrine ...
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Esperto di diritto del lavoro e di relazioni industriali italiano (n. Vicenza 1939). Prof. di diritto del lavoro presso l'univ. di Pavia dal 1971 al 1988 e poi presso l'univ. Cattolica di Milano, fra il [...] e resilienza. Tra i suoi scritti: Il rapporto di lavoro (in collab. con F. Carinci, R. De Luca Tamajo, P. Tosi, 3a aree meridionali (1993); Conversazione sul lavoro (in collab. con C. Damiano, 2004); Adesso il lavoro. Le proposte del Partito ...
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p, P
(pi, ant. o region. pe ‹pé›) s. f. o m. – Quindicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma (rimasta più o meno immutata nel tempo, salvo che in origine il semicerchio di destra non giungeva a saldarsi con l’asta verticale), derivata...
madre di tutti i diritti
loc. s.le f. La carta costituzionale, dalla quale discendono i diritti codificati. ◆ Quando Hammurabi, re di Babilonia nel XVIII secolo a.C., unificò sotto il suo scettro le città della regione, le sue leggi furono...