Lingua del film
Sergio Raffaelli
La parola, classificata in ambito teorico fra gli elementi non essenziali del linguaggio cinematografico, risulta di fatto una componente quasi immancabile dei film [...] , a quanto pare" (Maraschio, in La lingua italiana in movimento, 1982, p. 147).
Bibliografia
G.P. Brunetta, Forma e parola nel cinema. Il film muto, Pasolini, Antonioni, Padova 1970.
G.P. Brunetta, Storia del cinema italiano, 1° vol. Roma 1979, 1993 ...
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Neorealismo
Lino Miccichè
Composita e complessa dinamica culturale, che ha caratterizzato il cinema italiano dal dopoguerra (1945-46) sino ai primi anni Cinquanta (1953-1956), il N. è stato, sotto molti [...] un editoriale di "Cinema nuovo", 15 dic. 1952, 1, p. 7), anche se alcuni, come Luigi Chiarini, avevano preso atto Firenze 1977.
M. Verdone, Il cinema neorealista: da Rossellini a Pasolini, Trapani 1977.
C. Zavattini, Neorealismo ecc., Milano 1979.
G ...
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MONDADORI, Arnoldo
Maria Iolanda Palazzolo
– Nacque a Poggio Rusco, in provincia di Mantova, il 2 nov. 1889, terzogenito di Domenico Secondo e di Ermenegilda Cugola.
Il padre, «piccolo artigiano tuttofare» [...] le opere teorico-programmatiche di quasi tutti i gerarchi del regime, da P. Farinacci a I. Balbo, da G. Bottai a De Marsico le quinte. Storie di libri e di editori. Da Dante a Pasolini, Roma-Bari 2009, ad indicem. Sulla produzione scolastica del M. ...
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Linguaggio del cinema
Francesco Casetti ¿ Luca Malavasi
L'immediato e largo successo popolare del cinema, accompagnato dal bisogno da parte di alcune élites intellettuali di legittimarne la presenza [...] Eco era direttamente in polemica con quella di Pier Paolo Pasolini, che in Il cinema di poesia (relazione d'apertura du spectateur dans la machine textuelle, in "Ça cinéma", 1979, 16.
J.-P. Simon, Le filmique et le comique, Paris 1979.
M.-C. Ropars, ...
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MINGHETTI, Marco
Raffaella Gherardi
– Primo di tre fratelli, nacque a Bologna l’8 nov. 1818 da Giuseppe, appartenente a un’agiata famiglia di proprietari terrieri arricchitisi con il commercio durante [...] liberali dello zio, ebbe modo di incontrare il generale M.J.P. Motier de La Fayette, C.M. de Talleyrand Périgord e Zanichelli, Bologna 1903; Carteggio tra M. M. e Giuseppe Pasolini, a cura di G. Pasolini, I-IV, Torino 1924-30; Lettere di M. Minghetti ...
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Archeometria e restauro
Paolo Marconi
Nel 1880 Thomas H. Huxley (che si faceva chiamare il bulldog di Darwin) rivolse la sua attenzione all’educazione in Scienza e cultura, contrapponendo alla superiorità [...] per i ‘vernacoli’ analoga a quella di Pier Paolo Pasolini e dell’ingegnere Gustavo Giovannoni), dal chimico Primo Levi, , “Arte e critica”, 5, 1997.
Snow 2005: Snow, Charles P., Le due culture (1959), con interventi di Giulio Giorello, Giuseppe O ...
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Cinecittà
Riccardo Martelli
Complesso di teatri di posa fondato a Roma nel 1937. La sua creazione fu una delle tappe della politica di sostegno alla cinematografia avviata dal regime fascista all'inizio [...] di gestione per il cinema (EAGC, dal 1963 Ente cinema s.p.a.), che non si curò minimamente di riorganizzare la città del Bertolucci, Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975) di Pier Paolo Pasolini, Once upon a time in America (1984; C'era una volta in ...
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DIEDO (Diedus, Dedus Didius), Francesco
Gilbert Tournoy
Figlio di Alvise di Marco, del ramo di Ss. Apostoli dell'antica famiglia appartenente al patriziato veneziano, e di Creusa di Giovanni Boldù, [...] Estensi a Firenze, in Atti e mem. delle Rr. Deput. di storia patria per le provv. modenesi e parmensi, I (1863), p. 265; D. Pasolini, Delle antiche relazioni fra Venezia e Ravenna, Firenze 1874, pp. 228, 234 s.; V. Bressan, Serie dei podestà e vicari ...
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Modernità
Giorgio De Vincenti
La modernità nel cinema
Il concetto di m. applicato al cinema è stato a lungo sinonimo di modernizzazione: il cinema è l'arte moderna per eccellenza in quanto si basa su [...] poesia", 1965, poi in Empirismo eretico, 1972, 1991², p. 179). Il linguaggio cinematografico si libera in questo modo dai
Le due elaborazioni dunque, quella di Zavattini e quella di Pasolini, mettono l'accento ciascuna su uno dei poli della cui ...
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ROMAGNOLI, Ettore
Giorgio Piras
– Nacque a Roma l’11 giugno 1871 da Giuseppe e da Annunziata Roberti.
Studiò nella città natale, dove fu allievo del grecista Enea Piccolomini e si laureò nel 1893 con [...] scuola fra Otto e Novecento, a cura di A. Cavarzere - G.M. Varanini, Trento 2000; P. Zoboli, La rinascita della tragedia. Le versioni dei tragici greci da D’Annunzio a Pasolini, Lecce 2004, pp. 33 s., 85-108, 125-131, 138 s.; G. Bordignon, “Musicista ...
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pasoliniano
paṡoliniano agg. – Relativo allo scrittore e regista cinematografico Pier Paolo Pasolini (1922-1975), alle sue opere, alle tematiche affrontate, agli ambienti descritti: i personaggi p.; la saggistica p.; il linguaggio cinematografico...
nonfiction (non-fiction, non fiction) s. f. inv. 1. Genere che include opere letterarie, filmiche e prodotti televisivi che presentano elementi non finzionali e fondati sulla realtà. | In senso concreto, la singola opera appartenente a tale...