Bazin, André
Giorgio De Vincenti
Critico cinematografico francese, nato ad Angers (Maine-et-Loire) l'8 aprile 1918 e morto a Bry-sur-Marne (Seine-et-Marne) l'11 novembre 1958. Sospinto da un generoso [...] in A. Bazin, Le cinéma de l'occupation et de la Résistance, 1975, p. 92), portando a esempio i film di Max Linder e Tabu di Friedrich Godard, Rivette e Jean Eustache in Francia, Pier Paolo Pasolini e Bernardo Bertolucci in Italia, e non pochi altri ...
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Moravia, Alberto
Arnaldo Colasanti
Pseudonimo di Alberto Pincherle, scrittore, nato a Roma il 28 novembre 1907 e morto ivi il 26 settembre 1990. Autore di decisivi romanzi come Gli indifferenti (1929), [...] i colpi" (E. Siciliano, in Moravia al/nel cinema, 1993, p. 9). La sua attività di critico cinematografico fu intensa; iniziò nel di Paolo e Vittorio Taviani; Comizi d'amore (1965) di Pasolini; Umano, non umano (1971) di Mario Schifano. M. scrisse ...
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Scamarcio, Riccardo. - Attore televisivo, cinematografico e teatrale italiano (n. Trani 1979). Ha studiato a Roma presso il Centro sperimentale di cinematografia e, dopo alcune esperienze televisive (2001, [...] del 2012 le sue interpretazioni nelle pellicole Il rosso e il blu, di P. Piccioni, e Cosimo e Nicole, di F. Amato, del 2013 quelle The third person di P. Haggis, del 2014 quelle nei film Pasolini di A. Ferrara e Un ragazzo d'oro di P. Avati, del ...
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Regista cinematografico italiano, nato a Ferrara il 29 settembre 1912. Personalità fra le più rappresentative del cinema contemporaneo, anticipa il Neorealismo con un documentario, Gente del Po (1943), [...] 1963; C. di Carlo, M. Antonioni, Roma 1964; I. Cameron, R. Wood, Antonioni, Londra 1968; G. P. Brunetta, Forma e parola nel cinema (Il film muto, Pasolini e Antonioni), Padova 1970; A. M. Giacomelli, I. Saitta, La crisi dell'uomo e della società nei ...
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Bene, Carmelo
Francesco Suriano
Autore, regista e attore teatrale e cinematografico, nato a Campi Salentina (Lecce) il 1° settembre 1937 e morto a Roma il 16 marzo 2002. Prevalentemente uomo di teatro, [...] divenire Creonte nell'Edipo Re (1967) di Pier Paolo Pasolini. Nel 1968 B. debuttò come regista, realizzando due cortometraggi Paris 1985 (trad. it. Milano 1989, pp. 210-12); P.G. Giacchè, Carmelo Bene: antropologia di una macchina attoriale, Milano ...
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Italia
Guido Fink
Marco Pistoia
Bruno Roberti
Cinematografia
Dalle origini agli anni Venti del Novecento
Durante le feste di Pasqua del 1897 un fotografo francese, Henri Le Lieure, aprì con il socio [...] del cinema italiano, come l'ha definita un attento studioso quale P. Bondanella (1983), ricca di molteplici e significativi esordi, a cominciare da quello dello stesso Pasolini. Privo di un'effettiva esperienza tecnica, egli rivelò subito una grande ...
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Estetica del cinema
Emilio Garroni
L'espressione estetica del cinema (come ogni altra espressione che leghi la parola estetica a un'arte particolare: estetica della pittura, della musica, e così via) [...] modo in cui una frase è fatta degli intervalli del movimento" (p. 29). E la singolarità consiste in questo: che si tratta di occhio le guardi. L'immagine filmica insomma, come per Pasolini, autore amato e citato a questo proposito, non produrrebbe ...
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Colore
Vieri Razzini
Il colore nel cinema
Prima ancora della nascita ufficiale del cinema, fin dalle primissime pellicole di Thomas A. Edison destinate ai cinetoscopi, si delineò l'esigenza di colorare [...] naturalismo Ejzenštejn, oltre a fare riferimento ad altri pittori come V.V. Kandinskij e G.-P. Seurat, cita una frase di V. Van Gogh: "Je m'en suis foutu Edipo re (1967) diretto da Pier Paolo Pasolini: esperienza che arriva poi alla felice ricchezza ...
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Iugoslavia
Eusebio Ciccotti
Cinematografia
Per 'cinema iugoslavo' si intende il cinema prodotto nella ex Iugoslavia o in parte di essa (dopo il 1991, infra) dal 1918 al 2002. Quando arrivò il cinema, [...] , di Nĕmec) e all'iperrealismo mitico del primo Pasolini. Un cinema che guardando al cinéma direct, alla Grmek Germani, Cinema jugoslavo, in Storia del cinema mondiale, a cura di G.P. Brunetta, 3° vol., L'Europa. Le cinematografie nazionali, t. 2, ...
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Censura
Mino Argentieri
Giuliana Muscio
Parte introduttiva
di Mino Argentieri
In ogni parte del mondo, sin dalle prime apparizioni, il cinema ha suscitato timori a causa del potere di suggestione che [...] di Canterbury (1972), Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975) di Pasolini, Blow-up (1966) di Antonioni, The devils (1970; I diavoli) di Hollywood 1918-1939, Exeter 1997.
Sul ruolo dei cattolici:
P. W. Facey, The Legion of Decency: a sociological ...
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pasoliniano
paṡoliniano agg. – Relativo allo scrittore e regista cinematografico Pier Paolo Pasolini (1922-1975), alle sue opere, alle tematiche affrontate, agli ambienti descritti: i personaggi p.; la saggistica p.; il linguaggio cinematografico...
nonfiction (non-fiction, non fiction) s. f. inv. 1. Genere che include opere letterarie, filmiche e prodotti televisivi che presentano elementi non finzionali e fondati sulla realtà. | In senso concreto, la singola opera appartenente a tale...