FELLINI, Federico
Italo Moscati
Nacque a Rimini il 20 gennaio 1920 da Urbano (1894-1956) e da Ida Barbiani (1896-1984), primogenito di tre figli.
Le origini
I Fellini discendevano da una famiglia contadina [...] esplorandola nel profondo.
In quei giorni Pier Paolo Pasolini si rivolse a Fellini (con il quale aveva a cura di L. Tornabuoni, Monza 1995 (cat. della mostra tenuta a Roma); P. Mazursky, Show me the magic, New York 1999; T. Kezich, Federico: Fellini, ...
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Spagna
Nuria Vidal
Cinematografia
Cinematografia tra le più importanti in Europa, quella spagnola è rimasta per molti anni quasi completamente sconosciuta (il franchismo ha infatti alzato una barriera [...] , Viridiana di Buñuel, Teorema (1968) di Pier Paolo Pasolini, Ultimo tango a Parigi (1972) di Bernardo Bertolucci, una giovane attrice poi impostasi negli anni Novanta, Iciar Bollaín. P. Mirò è rimasta a capo della Dirección General fino al 1985 ...
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Pittura
Antonio Costa
Il rapporto tra pittura e cinema
Il pittorico e il filmico
Das Cabinet des Dr. Caligari (1920; Dott. Calligari, noto anche come Il gabinetto del dottor Caligari) di Robert Wiene [...] punto massimo di subordinazione del filmico al pittorico, in quanto la p. vi appare quasi allo stato puro, in una sorta di utopico dei linguaggi e dei livelli stilistici) che permette a Pasolini di usare l'effetto quadro con tutt'altra funzione: ...
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Filosofia
Redazione
Il rapporto tra filosofia e cinema
Filosofia del cinema, da una parte, ed estetica cinematografica, dall'altra, benché strettamente connesse e talora sovrapposte al punto che spesso [...] , ha scritto Pier Paolo Pasolini, "rappresenta la realtà attraverso la realtà" (Empirismo eretico, 1972, p. 233). Questo vale, il "provenire da una lontananza" (trad. it. 1966, p. 9).
Accade poi che statue, effigi e simulacri vengano estetizzati ...
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Canzone
Gianni Borgna
La canzone e i suoi usi cinematografici
Uno dei più attenti studiosi dell'argomento, Ermanno Comuzio (1987), ha classificato almeno cinque tipi possibili di uso della c. nel film, [...] di testa di Uccellacci e uccellini (1966) di Pier Paolo Pasolini, cantati da Domenico Modugno su un'inquadratura fissa che mostra una ma come sottolineato da P. Rotha e R. Griffith (The film till now, 1949; trad. it. 1964, p. 353), esso sarebbe ...
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Fumetto
Oscar Cosulich
I rapporti tra fumetto e cinema
L'inarrestabile evoluzione delle potenzialità degli effetti speciali e un certo inaridimento nella fantasia degli sceneggiatori hollywoodiani hanno [...] di plastica). Lo spettatore, insomma, è condotto da Pasolini in una sorta di trasposizione cinematografica di buona parte comics, New York 1991.
F. Fossati, Fumetto, Milano 1992.
P. Sassienie, Thecomic book, London 1994.
L. Daniels, DC Comics: ...
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FOÀ, Arnoldo
Leonardo Spinelli
Ferrarese di nascita, fiorentino di formazione, romano d’adozione, nacque a Ferrara il 24 gennaio 1916 da una famiglia di origine ebraica, secondogenito di Valentino [...] o per il Pirgopolinice de Il Vantone di Pier Paolo Pasolini, regia di Pino Quartullo (2001). Ma l’episodio . Cordoni, in Enciclopedia della radio, a cura di P. Ortoleva - B. Scaramucci, Milano 2003, p. 314. Si segnala anche L. Bragaglia, Ritratti d ...
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Danza
Sergio Miceli
La danza nel cinema
Eventi, temi e modelli coreutici nel cinema subentrano alla gestualità 'naturale' ‒ così definita per necessità di distinzione, benché frutto essa stessa di un [...] Mario Mattoli), fino a Uccellacci e uccellini (1966, di Pier Paolo Pasolini); a Jacques Tati (da Jour de fête, 1949, Giorno di suoi occhi, roba per gli altri" (1958; ed. 1974, p. 303). Proprio perché collocato tra due momenti segnati da un presagio ...
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Erotico, film
Bruno Roberti
Codificazione di una tipologia
Il f. e. rappresenta una tipologia cinematografica, codificatasi come vero e proprio genere tra gli anni Sessanta e Settanta, costantemente [...] di Liliana Cavani, Salò o le 120 giornate di Sodoma (1976) di Pasolini, la cui 'trilogia della vita' (Il Decameron, 1971; I racconti di fotografo David Hamilton nel suo Bilitis (1976), da P. Louys, mise in scena estetizzanti morbosità adolescenziali. ...
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Venezia, mostra del cinema di
Ettore Zocaro
Primo tra i festival cinematografici di prestigio, la Mostra nacque nel 1932 nell'ambito della XVIII Biennale d'arte (diventata ente autonomo nel 1930) con [...] Jean-Luc Godard), ed ebbe luogo l'esordio veneziano di Pier Paolo Pasolini con Mamma Roma (1962). La direzione passò quindi a L. Chiarini , Venezia digitale, dedicata alle nuove tecnologie.
Bibliografia
P. Rizzi, E. Di Martino, Storia della Biennale ...
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pasoliniano
paṡoliniano agg. – Relativo allo scrittore e regista cinematografico Pier Paolo Pasolini (1922-1975), alle sue opere, alle tematiche affrontate, agli ambienti descritti: i personaggi p.; la saggistica p.; il linguaggio cinematografico...
nonfiction (non-fiction, non fiction) s. f. inv. 1. Genere che include opere letterarie, filmiche e prodotti televisivi che presentano elementi non finzionali e fondati sulla realtà. | In senso concreto, la singola opera appartenente a tale...