Scrittore tedesco (Beuthen, Alta Slesia, 1897 - Oslo 1976). Dovette emigrare per motivi razziali nel 1938, dapprima in Norvegia, poi in Svezia, quindi definitivamente in Norvegia. Convinto radicale pacifista, [...] animato da spirito religioso, nel romanzo Glaube an den menschen (1948), che è il suo capolavoro, si ispira a un sentimento generale di fraternità che nessuna amara esperienza riesce a oscurare. Scrisse ...
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Scrittrice austriaca di origine boema (Praga 1843 - Vienna 1914); figlia del feldmaresciallo conte Kinský, sposò il romanziere Arthur von Suttner (n. 1850 - m. 1902). Condusse un'attiva campagna pacifista [...] con il romanzo Die Waffen nieder! (1889; trad. it. 1897) e con una rivista che prese lo stesso titolo (1894-1900). Ebbe il premio Nobel per la pace (1905) ...
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Uomo politico inglese (Lowestoft, Suffolk, 1859 - Londra 1940); entrato in parlamento con i laburisti nel 1910, due anni dopo diede le dimissioni, per essere poi rieletto nel 1922. Durante la prima guerra [...] a qualsiasi riduzione del sussidio di disoccupazione e fu leader dell'opposizione laburista alla coalizione governativa. Come pacifista, fu contrario nel 1935 al programma di riarmo britannico e all'applicazione delle sanzioni all'Italia; trovandosi ...
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PAGANI, Herbert Avraham Haggiag
Carlo Bianchi
PAGANI, Herbert Avraham Haggiag. – Cantante, autore e interprete di canzoni, disc-jockey, disegnatore, incisore e artista assemblatore, scrittore e attivista [...] anni diede alle stampe e recitò in pubblico altri scritti sulla questione ebraico-palestinese, accorati appelli alla pacificazione: la Lettera al colonnello (Gheddafi), Gli ebrei del sole, la Lettera ai fratelli.
La prematura scomparsa, avvenuta ...
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Scrittore tedesco (Butzbach, Assia, 1902 - Magonza 1963). Si affermò col romanzo Jahrgang 1902 (1928), denuncia delle tristi esperienze della gioventù in tempo di guerra; fecero seguito, sulla stessa linea [...] di critica sociale d'ispirazione marxista e pacifista, Frieden (1930) e Das Gut im Elsass (1931). Nel 1933 fu costretto a emigrare in Svizzera, dove scrisse un altro romanzo di grande successo, Der letzte Zivilist (1935), ancora avverso al regime ...
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Sociologa, politologa ed economista statunitense (Boston 1867 - Cambridge, Mass., 1961). Professore di politica economica e scienze sociali al Wellesley College dal 1896, si impegnò nella promozione di [...] riforme sociali tese a migliorare le condizioni di vita degli immigrati. Pacifista convinta, durante la prima guerra mondiale fu tra le promotrici della Women's International League for Peace and Freedom (1918), di cui fu dapprima segretario (fino al ...
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Red scare
(ingl. «paura rossa») Nome di due campagne contro il radicalismo di sinistra negli Stati Uniti. La prima, accentuatasi tra il 1919 e il 1920, rappresentò lo sviluppo delle iniziative per soffocare [...] il dissenso neutralista e pacifista durante la Prima guerra mondiale. Promossa dal procuratore A. Mitchell Palmer, prese di mira immigrati anarchici, socialisti e comunisti con l’intento di prevenire una replica della rivoluzione bolscevica negli ...
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Organizzazione politica nata in Italia negli anni 1970. Formata da PdUP per il comunismo, Avanguardia operaia e altri gruppi minori (dal 1976 anche Lotta Continua), si costituì in partito nel 1978. Portavoce [...] radicale e di rivendicazioni espresse dal mondo giovanile e dai nuovi movimenti (pacifista, ecologista ecc.), dopo la fuoriuscita della componente eco-pacifista, accentuò la propria caratterizzazione in senso operaista. Nel 1991 si sciolse per ...
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Attivista cattolica nord-irlandese (n. Belfast 1944). Di famiglia proletaria, dopo l'inizio del conflitto tra cattolici e protestanti (autunno 1968) si è dedicata alla predicazione della non violenza. [...] Nell'agosto 1976 ha fondato, insieme a B. Williams, l'organizzazione pacifista Women for Peace, subito ribattezzata Community for Peace People. Per le attività svolte in questo movimento le è stato attribuito, insieme a B. Williams, il premio Nobel ...
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Dimessosi l'8 aprile 1938 da presidente del consiglio, si fece strenuo sostenitore in seno alla SFIO (Section Française Internationale Ouvrière) della necessità di resistere alla Germania, opponendosi [...] così alla tendenza pacifista di Paul Faure. Il 10 luglio 1940 votò a Vichy contro la concessione dei pieni poteri a Pétain, che il 10 settembre lo fece internare a Bourrassol e più tardi tradurre davanti alla Corte di Riom. Deportato in Germania, fu ...
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pacifista
s. m. e f. e agg. [dal fr. pacifiste, der. di pacifique «pacifico1»] (pl. m. -i). – Seguace, assertore del pacifismo: è un p. convinto; un corteo di pacifisti. Come agg., di o dei pacifisti, pacifistico: movimento p.; una manifestazione...
Pacifica
s. f. Epidemia influenzale provocata da un virus proveniente dalle coste del Pacifico, diffusasi nell’inverno 2007-2008. ◆ da ieri anche Milano è entrata ufficialmente nel «girone» dell’influenza. Il ceppo isolato a Milano è il tipo...