Medico (Padova 1384 - Ferrara 1468), nonno di Girolamo Savonarola. Professore a Padova (dal 1434), poi medico di Niccolò d'Este a Ferrara (dal 1440), ha il merito di aver per primo preso in esame la patologia [...] del bacino ristretto e di aver descritto le pratiche balneoterapiche e le acque termali d'Italia. Scrisse: Opus medicinae seu Practica de aegritudinibus de capite usque ad pedes (pubbl. 1479); De balneis ...
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Pittore italiano (n. Padova 1937). Nel 1959 con Chiggio, Costa, Landi, Massironi fondò a Padova il Gruppo N che si proponeva, attraverso un metodo di indagine collettiva, la "demistificazione progressiva [...] del rapporto artista-opera-società"; in seguito ha costituito il Gruppo N 65 con Landi e Massironi. Nell'ambito della ricerca visiva, ai rilievi ottico-dinamici e agli oggetti scomponibili fanno seguito ...
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Scultore (Padova 1559 circa - Pisa 1606), nipote dell'omonimo scultore più noto come Minio. Già nel 1580 lavorava a Venezia, ove un gruppo cospicuo di sue opere nel Palazzo Ducale (Telamoni del camino [...] Vigna (Giustizia e Temperanza, 1592; Mosè; S. Paolo) si ricollegano alla corrente manieristica padovano-toscana della metà del 16º sec., non senza richiami a B. Ammannati. A Padova eseguì tra il 1591 e il 1603, per la chiesa del Santo, una serie di ...
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Pittore e incisore (n. Padova 1482 - m. dopo il 1514), figlio di Gerolamo (n. dopo il 1433 - m. 1522), erudito, notaio e, forse, artista anch'esso. Si formò a contatto con la cerchia umanistica: nel 1498 [...] Concerto; L'astrologo, 1509; Cristo e la Samaritana; Il vecchio pastore, ecc.) traspare la conoscenza della grafica del Mantegna e del Dürer e un costante riferimento a Giorgione. Gli sono stati attribuiti affreschi nella Scuola del Carmine a Padova. ...
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Pittore italiano (Padova 1915 - Calenzano 1991). Allievo a Bologna di V. Guidi, ha sentito anche l'influsso del tonalismo morandiano. Ha accolto nella sua ricerca suggestioni materico-informali. ...
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Pittore (Padova 1813 - Venezia 1899). Paesista, abbandonò la tradizione della veduta fantastica di maniera per lo studio diretto del vero. Da lui discende la scuola paesistica veneta della seconda metà [...] del sec. 19º ...
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Pittore (m. Padova 1450), d'origine tedesca noto solo come collaboratore del cognato A. Vivarini: l'Incoronazione della Vergine a S. Pantaleone (1444) e la Madonna in trono nell'Accademia di Venezia (1446). ...
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Architetto (Padova 1508 - Vicenza 1580). Lavorò prima a Padova, come tagliatore di pietra, nella bottega di B. Cavazza da Sossano (1521), e poi (dal 1524) a Vicenza, nella bottega in Pedemuro dell'architetto [...] e scultore G. di Giacomo da Porlezza e dello scultore G. Pittoni. Nel 1537 era ancora tagliatore di pietra nella costruzione della villa di Cricoli di proprietà di G. G. Trissino, che divenne il suo protettore ...
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Medaglista e scultore (Padova 1500 - ivi 1570). Le sue medaglie, rappresentanti celebri personalità del suo tempo, presentano sul verso soggetti classicheggianti desunti da antiche monete romane, delle [...] quali fu anche abile imitatore. Tra le medaglie firmate, una di Giulio III ...
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Storico dell'arte (Padova 1899 - Milano 1968); prof. univ. dal 1939, ha insegnato storia dell'arte medievale e moderna a Pavia. Ha pubblicato volumi e saggi sui Bassano, sull'arte bolognese, sull'architettura [...] romanica, e sulla pittura e scultura medievali ...
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padovano
agg. e s. m. – 1. agg. a. Di Pàdova, città del Veneto: il dialetto p. (o, come s. m., il padovano), il dialetto veneto parlato a Padova. b. Razza p., razza italiana di polli, con abbondante ciuffo sul capo, mantello argentato, dorato,...
patavino
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Patavinus, der. di Patavium «Padova»], letter. – Sinon. di padovano, spec. in denominazioni e in contesti di tono aulico: l’università p.; Memorie p.; i monumenti p.; Accademia p. di scienze, letteratura...