Generale (Arbois, Giura, 1761 - Parigi 1804). Ufficiale d'artiglieria, prese parte alla Rivoluzione; segnalato da Saint-Just a Robespierre, ottenne il comando dell'armata della Mosella e del Reno (1793). [...] e Menin preparò la vittoria decisiva di Fleurus (1794). Fra il dicembre 1794 e il gennaio 1795, occupò interamente i PaesiBassi. Tornato a Parigi, gli fu dato dalla Convenzione il titolo di "salvatore della patria" (1795). Ma, esaltato dalla propria ...
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Uomo politico e storico belga (Bruges 1786 - ivi 1859), assai legato alla cultura toscana per un lungo soggiorno in Italia (1811-23), che gli permise di raccogliere il materiale per le sue opere più notevoli [...] de Prato, 3 voll., 1825); dal 1828 leader dell'alleanza liberale e cattolica e dell'opposizione belga contro il re dei PaesiBassi, Guglielmo I, fu condannato ed espulso dal Belgio (1829); ma con la rivoluzione di Bruxelles (1830) divenne membro del ...
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Uomo d'arme (Genova 1569 - Castelnuovo Scrivia 1630); al servizio dell'arciduca Alberto, governatore dei PaesiBassi, si oppose validamente a Maurizio di Nassau. Nonostante qualche insuccesso iniziale, [...] l'esercito, fece capitolare Ostenda (1604); dopo questo successo, Filippo II di Spagna lo nominò comandante supremo dei PaesiBassi. S. riprese la campagna contro Maurizio di Nassau e portò quindi la guerra nel cuore stesso delle Province Unite ...
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Generale e uomo di stato inglese (Parigi 1673 - Londra 1721). Intrapresa la carriera delle armi, militò in Piemonte, poi in Fiandra con Guglielmo III (1694-95). Eletto ai Comuni (1701), proseguì tuttavia [...] segretario di stato (1714-17). Alla guida della politica estera, nel 1717 negoziò la triplice alleanza con la Francia e i PaesiBassi (cui accesse nel 1718 anche l'Austria), e fu tenace oppositore della Spagna di G. Alberoni. Creato conte nel 1717 ...
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Uomo politico inglese (n. 1532-33 - m. Cornbury 1588); figlio del duca di Northumberland, fu educato assieme al giovane Edoardo VI. Nel 1553, in seguito alla morte di Edoardo, partecipò con i familiari [...] contro W. Cecil, assumendo un atteggiamento ultra-protestante. Nel 1585 comandò una spedizione di soccorso agli insorti dei PaesiBassi che ebbe il suo episodio militare più importante nella battaglia di Zutphen (1586) e terminò nel 1587 con una ...
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Fratello (Ajaccio 1778 - Livorno 1846) di Napoleone Bonaparte. Per ingiunzione del fratello sposò (1802) Ortensia Beauharnais, che egli non amò mai. Nominato (1806) re d'Olanda, cercò di atteggiarsi a [...] da qui gli attriti col fratello, che lo aveva elevato al trono per avere nei PaesiBassi un docile esecutore della propria volontà. Fu pertanto dimesso dal comando dell'esercito del Nord (1809), e poi (1810) costretto ad abdicare. Postosi col titolo ...
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Generale e uomo politico spagnolo (1508-1582). Valoroso e ambiziosissimo, ritenuto il più capace generale di Carlo V, divenne, con l'avvento di Filippo II, influente consigliere. Governatore di Milano [...] le truppe spagnole nella guerra contro Paolo IV e il duca di Guisa, nell'Italia meridionale. Inviato nel 1567 nei PaesiBassi in agitazione contro il dominio della Spagna e contro il cattolicesimo, si rese famoso per la sua repressione implacabile e ...
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Uomo politico (Barcellona 1528 - Bruxelles 1576); di nobile famiglia catalana, ricoprì cariche diplomatiche e militari. Comandante in seconda della flotta spagnola, partecipò alla battaglia di Lepanto [...] l'arcivescovo s. Carlo Borromeo per aver difeso i diritti del re, incorse nella scomunica. Nominato governatore dei PaesiBassi (1573-76), sebbene avesse adottato una politica meno autoritaria del suo predecessore duca d'Alba, concedendo l'amnistia ...
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Musicista e compositore (Genova 1782 - Nizza 1840). Virtuoso di fama leggendaria, P. è considerato il padre della moderna tecnica violinistica, che arricchì di fondamentali innovazioni. Talento precoce, [...] 'inverno 1831 suonò per la prima volta a Parigi, ove il successo sorpassò ogni previsione; poi fu a Londra, nei PaesiBassi, nella Francia settentr., di nuovo in Gran Bretagna (1833 e 1834). Rientrato in Italia, suonò ancora qualche volta a Piacenza ...
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Pittore e incisore inglese (Londra 1775 - ivi 1851). T. occupa senza dubbio un posto di rilievo tra i più significativi paesaggisti di ogni tempo, sebbene la continua sperimentazione nella tecnica dell'acquerello, [...] schizzi, bozzetti ad acquerello o a olio che cadenzano i suoi continui viaggi (dopo il 1802 anche in Svizzera e Francia, nei PaesiBassi, in Germania e in Italia) e lo studio degli antichi maestri (in primo luogo N. Poussin e C. Lorrain, ma anche i ...
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Paese frugale
loc. s.le m. (usato specialmente al pl.) Nella lingua dei giornali, Paese del Nord Europa che preme per tenere il bilancio europeo al livello più basso possibile. ♦ “Mi aspetto trattative difficili sul bilancio Ue". Così il cancelliere...
basso1
basso1 agg. [lat. tardo bassus]. – 1. a. Poco elevato dal suolo o da altro livello, sia rispetto ad altre cose determinate, sia rispetto all’altezza ordinaria delle cose dello stesso genere: un ragazzo b. e tarchiato; b. statura, inferiore...