Scrittore greco (sec. 3º a. C.). Compose un trattato sulle divinità egizie sotto forma di una lettera di Alessandro Magno a Olimpiade, in cui, con una razionalizzazione analoga a quella propria delle dottrine [...] di Evemero, fa degli antichi re dei benemeriti dell'umanità. Gli apologisti cristiani se ne valsero per combattere il paganesimo. ...
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Scaldo islandese (n. Vatnsdabr 965 circa - m. in naufragio presso Iona, Irlanda, 1007 circa). Il re norvegese Oláff Tryggveson lo soprannominò "il difficile" per le difficoltà sollevate prima di farsi [...] battezzare. In onore del re morto in battaglia, H. compose un poema encomiastico, di cui restano frammenti interessanti per il rilievo psicologico che vi acquista il conflitto fra paganesimo e cristianesimo. ...
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Panegirista latino (n. 340 - m. dopo il 402). Figlio di Lucio Aurelio Aviano Simmaco, che ebbe importanti cariche pubbliche e grandi onori a Roma e a Costantinopoli, fu educato da retori gallici e compose [...] uno per il figlio, il cesare Graziano; fu poi (373) proconsole d'Africa. Come senatore (383) e fiero difensore del paganesimo e della tradizione romana, fu in polemica con s. Ambrogio che si opponeva alla ricollocazione nella Curia dell'ara della dea ...
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YMIR
Bruno Vignola
. Nella mitologia sistematica nordica è il gigante primitivo, il primo essere vivente, poi ucciso dagli dei Odino, Vili e Ve, i quali con i pezzi del suo immane corpo formarono il [...] , ch'egli avrebbe prodotti dal proprio corpo, appartiene certo alle figurazioni cosmogoniche posteriori all'età del paganesimo comune, sorte probabilmente sulla base di alcuni elementi germanici e nordici, dalle speculazioni orientali diffusesi col ...
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Poeta ceco (Kolín 1864 - Praga 1942). Visse (1889-1918) a Vienna, poi (1919-24) fu ispettore generale dell'esercito cecoslovacco. Dopo alcuni volumi di poesie (raccolte e rielaborate in Confiteor, 1887; [...] 1894; Golgata, 1901), per cercare infine, sempre più attratto dal culto della forza e della ragione, i suoi ideali nel paganesimo dell'antichità e del Rinascimento (V záři helénského slunce "Nella luce del sole ellenico", 1906; Jed z Judey "Il veleno ...
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Scrittore finnico (Lapinlahti, Kymi, 1861 - Helsinki 1921). Paesaggi, ricordi d'infanzia, contrasti tra il buon tempo antico e il mondo moderno formano l'argomento principale dei suoi numerosi bozzetti [...] ibseniano, mentre il suo capolavoro Panu (1897) ritrae, sullo sfondo del paesaggio nordico, gli ultimi echi della lotta tra cristianesimo e paganesimo. Scrittore fecondo e vario, A. ha contribuito più di ogni altro a creare la prosa finnica moderna. ...
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Scrittore africano di lingua sotho (Khojane, Lesotho, 1875 o 1877 - Teyateyaneng, Lesotho, 1948). Studiò presso una scuola di missionarî protestanti francesi; dopo alterne vicende durante la guerra boera, [...] della narrativa africana, l'opera fu oggetto di dure critiche (respinta dagli editori missionarî per sospetta apologia del paganesimo, fu pubblicata, con gravi mutilazioni, a distanza di quindici anni) che forse determinarono il radicale abbandono da ...
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Poeta, narratore e filosofo russo (Pietroburgo 1866 - Parigi 1941). Assieme alla moglie, la poetessa Zinaida Gippus, raccolse intorno a sé, nella sua casa di Pietroburgo, i seguaci delle nuove correnti [...] . si propone di illustrare con esempî storici il cammino dell'umanità verso il futuro "regno dello spirito", sintesi di paganesimo e di fede cristiana. Sulla teoria dei tre regni, variante mistica della triade hegeliana, s'imperniano, per esempio, le ...
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La Vita e le Laudes Constantini
Presentazione e analisi di testi problematici
Davide Dainese
Al di là dei problemi che le opere di Eusebio di Cesarea convenzionalmente note come De vita Constantini [...] Alessandrino (prot. 1,6,4-1,8), Taziano (orat. 36): cioè la maggiore antichità e dunque la maggiore autorevolezza del paganesimo, cui Eusebio controbatte, in linea con la tradizione, che il Logos adorato dai cristiani è niente meno che il Logos ...
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VANI
Bruno Vignola
. Con questo nome (ant. nordico vanir; ted. Vanen o Wanen; cfr. wanum "splendente", aggettivo che ricorre nel poema sassone Heliand) si designa nelle canzoni mitiche dell'Edda e nella [...] e primitive degli Asi, bellicosi e moralmente più evoluti, la quale rappresenta certo un motivo posteriore all'epoca del paganesimo comune, taluni ravvisarono un'imitazione di motivi cristiani, cioè la caciata di Eva connessa col primum civile bellum ...
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paganesimo
paganéṡimo (ant. paganésmo, paganismo) s. m. [der. di pagano; cfr. lat. paganismus]. – 1. a. La religione dei pagani, con riferimento alle concezioni politeiste del mondo greco-romano, spec. considerate in opposizione al cristianesimo;...
pagano
agg. e s. m. (f. -a) [lat. paganus, quindi propr. «abitante del villaggio», e più tardi «pagano»; il mutamento di sign. potrebbe essere dovuto al fatto che l’antica religione resistette più a lungo nei villaggi che nelle città; secondo...